Padre uccise il figlio in Calabria, disposta perizia psichiatrica per Di Cello

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Francesco Di Cello, l’uomo di 64 anni che la mattina del 2 maggio a Lamezia Terme uccise il figlio Bruno di 36 anni, sarà sottoposto a perizia psichiatrica.
    A disporre l’esame è stato il gip di Lamezia Terme Francesco De Nino, a seguito della richiesta della procura.

Al termine dell’incidente probatorioè stata disposto la nomina dell’esperto di psichiatria, Stefano Ferracuti, perché valuti la capacità di intendere e di volere dell’uomo al momento dell’omicidio, oltre alla capacità di affrontare coscientemente il giudizio.
    I difensori, del sessantaquattrenne Renzo Andricciola e Giuseppe Spinelli hanno nominato un proprio consulente di parte, Gregorio Cerminara.

Il giudice ha fissato l’udienza il 22 luglio.
    Ferracuti, entro il 15 luglio dovrà depositare l’elaborato peritale. Francesco Di Cello, che già nelle prime ore del delitto e successivamente davanti al gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia, aveva ammesso tutte le sue responsabilità, si trova rinchiuso nel carcere di Catanzaro. La morte di Bruno Di Cello fu causata da un colpo di pistola esploso in viso al termine di una giornata intensa di tensione e liti all’interno della famiglia. Una situazione maturata a causa di continui litigi in un contesto di disperazione e di forte tensione domestica, di contrasti legati allo stile di vita della vittima e alle ripetute richieste di denaro avanzate nei confronti dei familiari. (Ansa)