Ospedale Vibo Valentia, dimissioni ginecologo Mangialavori, ecco l’opinione di Anna Murmura

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Sono del 17 maggio le dimissioni del Dott. Vincenzo Mangialavori da primario del reparto di Ginecologia dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia; un ospedale che registra forti criticità come tutta la sanità vibonese, calabrese e italiana in generale. Il mio pensiero da nostalgica della prima repubblica (e non sono la sola, ma mi fanno compagnia spesso anche rappresentanti della sinistra più estrema fortemente antagonista, ai tempi,dei governi della prima repubblica) corre a Tina Anselmi, una donna di grande valore e spessore; la sua figura si lega soprattutto all’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, un fiore all’occhiello italiano che gli incauti amministratori delle cosa pubblica della seconda repubblica stanno cercando di smantellare a favore della sanità privata.
Ma, torniamo al nostro medico e al nostro ospedale. Da cittadina semplice, ma attenta mi hanno molto c olpito tre dichiarazioni che il Primario ha ri lasciato a giornali e che io riprendo integralmente da alcune testate consultate on-line:
“Riguardo invece alle mie dimissioni desidero chiarire che sono frutto di una riflessione maturata da tempo. Appena insediato, ho protocollato agli uffici preposti le richieste di attrezzature che potessero consentirci di erogare prestazioni sanitarie efficienti ed adeguate.Nonostante innumerevoli sollecitazioni, tali richieste sono a tutt’oggi rimaste inascoltate. Lascio questo incarico con grande amarezza, ma con la coscienza pulita e orgogliosa di chi ha sempre lavorato con dedizione e competenza, agendo sempre nel totale rispetto dei pazienti, dei colleghi e della professione che svolgo con onore e fierezza da più di trent’anni.”
“Da tempo si sono aggravate criticità gestionali e strutturali che rendono impossibile proseguire nell’attività con serenità e in sicure “La mia scelta è il risultato inevitabile di una situazione gravissima che da troppo tempo non trova soluzioni.”
Queste dichiarazioni sono a mio avviso molto importanti perché vengono da un medico in servizio presso l’ospedale Jazzolino e mi hanno “favorevolmente” impressionato; siamo infatti, abituati a sentire parole ben diverse da chi lavora e opera nella sanità vibonese: le criticità vengono spesso sminuite e ridimensionate, oppure,come è avvenuto in questi giorni,si esulta per i conti in ordine.
Ma, la realtà è un’altra, purtroppo: i pazienti non vengono seguiti adeguatamente e sono spesso costretti ad emigrare per motivi sanitari,i posti letto si riducono sempre di più, le guardie mediche sono al collasso per carenza di personale e i medici di base arrancano. Finalmente un medico, un primario ce lo dice o con chiarezza e con coraggio; io ho apprezzato di Mangialavori soprattutto il fatto di dire la verità, quella verità che altri cercano di nascondere sotto il tappeto come le domestiche poco volenterose.
Però,adesso mi aspetto che alle parole e alle dimissioni seguano i fatti; i fatti perché lui è un medico e, dal quel che sentito dire, anche bravo e coscienzioso nel Suo lavoro. Si unisca alla protesta di noi cittadini che ogni fine mese siamo davanti all’ospedale per chiedere il rispetto dei nostri diritti, esca allo scoperto con denunce precise pubblicando sulla stampa tutte le richieste fatte ai commissari e, soprattutto, le risposte ottenute se ce ne sono state, dimostri di essere non solo un bravoginecologo(credo questo sia un fatto acclarato), ma anche capace di scendere in campo per curare il malato più grave della nostra provincia“la sanità pubblica”. Abbiamo bisogno del contributo di tutti per uscire dalla triste empassein cui ci troviamo e soprattutto dei medici, degli infermieri e del personale sanitario in generaleperché da soli non si va da nessuna parte; sarebbe un grandissimo risultato se semplici cittadini, personale sanitario, politici (al di là dello schieramentodi appartenenza) si unissero insieme per portare avanti l’importante “operazione” di salvare la sanità vibonese.
Dottore Mangialavori io so che Lei non mi deluderà, ma tornerà al suo posto efarà apriportapresso i sui colleghidi un movimento di rivolta per costruire una nuova sanità pubblica a Vibo Valentia e nellasua provincia.
Anna Murmura- cittadina attenta