L’esponente del clan  prelevava dal commerciante diverse pietanze del valore

complessivo di gran lunga superiore all’importo corrisposto che era pari solo ad euro 50,00

In un caso specifico, corrispondeva all’incirca 5 euro prelevando,  10 Kg di parmigiana

Successivamente,   prelevava pietanze per 15 persone corrispondendo al

Ristoratore un importo inferiore a quanto dovuto pari solo ad euro 40,00

In tal modo si procuravano un ingiusto profitto con pari danno della persona offesa

Un affiliato della cosca Piromalli, minaccia il commerciante , ecco la conversazione;

asserendo che non lo avrebbe lasciato in pace (“siediti…” sono arrivati altri cristiani… “lasciali

stare” gli ho detto io “… stai qua! tua mamma mi ha detto che tu sei un deficiente, storto, di

lasciarti stare, ma non ti lascio in pace…””quando viene qualcuno, non qualcuno che tu pensi

che li prendi pari che sono fatti tuoi e noi non ci interessa niente” gli ho detto “a mio compare

Nicola”…») lo costringeva a consegnare all’uomo del clan , in diverse occasioni, le pietanze

richieste dal predetto in modo gratuito o comunque chiedendo un importo inferiore al valore della

merce prelevata