Omicidio Vinci, eseguiti sei fermi nel clan Mancuso
Giu 25, 2018 - redazione
Il fermo immagine tratto dal Tg1 mostra vigili del fuoco e inquirenti sul luogo dove un uomo di 42 anni, Matteo Vinci, è morto a Limbadi, nel Vibonese, nello scoppio dell'auto che stava guidando, 09 aprile 2018. Ferito gravemente il padre di Vinci, Francesco, di 70 anni. L'ipotesi che viene fatta dai carabinieri è che a provocare lo scoppio sia stata una bomba collocata nel vano portabagagli della vettura. ANSA/FERMO IMMAGINE TG1 +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++
E’ in corso dalle prime luci dell’alba in Limbadi un’operazione antimafia dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia e del ROS che stanno eseguendo sei provvedimenti di fermo a carico di altrettanti esponenti della famiglia Mancuso di Limbadi. I fermi sono scaturiti dalle indagini condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catanzaro, a seguito dell’omicidio di Matteo Vinci avvenuto il 9 aprile us in Limbadi, mediante la deflagrazione di un ordigno esplosivo dell’auto su cui era a bordo assieme al padre rimasto gravemente ferito. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia in via Pellicanò 19 alla presenza del Procuratore GRATTERI.
Questi i nomi dei sei fermati:
Vito Barbara (’90)
Domenico Di Grillo (’47)
Lucia Di Grillo (’89)
Rosina Di Grillo (’81)
Rosaria Mancuso (’55)
Salvatore Mancuso (’72)