Nel cuore dell’Aspromonte: un’entusiasmante escursione entomologica nella biodiversità alla scoperta di farfalle, api e della preziosa Rosalia alpina
Lug 25, 2025 - redazione
Si è conclusa con grande successo l’escursione entomologica organizzata dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, dalla Società Entomologica Italiana e dal Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. L’iniziativa ha registrato la partecipazione di quasi cinquanta appassionati provenienti da diverse regioni d’Italia, accompagnati da entomologi esperti della Società Entomologica Italiana.
L’itinerario ha interessato alcune delle aree più suggestive del Parco Nazionale dell’Aspromonte come Monte Nardello (ex base USAF), Materazzelli e Montalto, offrendo ai partecipanti l’opportunità di osservare un’eccezionale varietà di specie, tra cui farfalle, apoidei (api e bombi), coleotteri e ditteri.
Momento clou della giornata è stata la visita a un sito di particolare pregio naturalistico, la cui ubicazione non viene divulgata per ragioni di tutela, dove i partecipanti hanno potuto osservare centinaia di esemplari di “Rosalia alpina”, raro coleottero cerambicide protetto a livello europeo. La straordinaria bellezza di questa specie, caratterizzata da eleganti livree azzurre e nere, ha suscitato emozioni uniche ai presenti, rafforzando la consapevolezza dell’importanza di preservare habitat così delicati e preziosi.
“Questa escursione rappresenta un modello virtuoso di sinergia tra istituzioni – ha dichiarato Renato Carullo, commissario del Parco Nazionale dell’Aspromonte -. La significativa presenza di specie protette, e in particolare della rara Rosalia alpina, costituisce la più concreta testimonianza dell’efficacia delle nostre politiche di tutela ambientale”.
Marco Poiana, direttore del dipartimento di Agraria, ha evidenziato come l’Aspromonte si confermi un eccezionale laboratorio naturalistico: “L’iniziativa odierna ha consentito di documentare un’incredibile varietà biologica, coniugando in modo esemplare il rigore scientifico con una efficace attività di divulgazione”.
Per il presidente della Società Entomologica Italiana, Marco Bologna: “L’osservazione diretta di questa ricchezza entomologica, con la straordinaria Rosalia alpina come emblema, ribadisce l’urgenza di preservare tali ecosistemi. Esperienze come questa sono fondamentali per sensibilizzare la comunità sul ruolo cruciale degli insetti”.
Particolarmente emozionato il professore Orlando Campolo, che si è occupato dell’organizzazione a livello locale, che ha voluto ringraziare tutti i collaboratori: “Un grazie speciale va al dottor Michele Ricupero, al dottor Carlo Giusto e al dottor Stefano Scalercio per il loro prezioso contributo scientifico e organizzativo. Senza il loro impegno questo successo non sarebbe stato possibile. I risultati hanno superato ogni nostra previsione. L’adesione entusiastica del pubblico e l’eccezionale biodiversità osservata rappresentano la testimonianza più autentica del valore inestimabile di questo territorio. Questa memorabile giornata segna solo l’inizio di un percorso di valorizzazione che intendiamo portare avanti congiuntamente.”
L’evento ha dimostrato il crescente interesse per l’entomologia e la tutela ambientale. Le istituzioni organizzatrici si augurano di poter replicare presto iniziative simili per continuare a diffondere la cultura scientifica e la consapevolezza ecologica.