Muore a 12 anni in Calabria dopo aver atteso l’ambulanza per due ore, si indaga per omicidio colposo

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Una tragica sera d’estate si è trasformata in tragedia ad Amaroni, piccolo centro del Catanzarese. Carlotta La Croce, dodici anni appena compiuti, era rientrata quel giorno dalla Svizzera, dove viveva con la famiglia, per le vacanze nella sua terra d’origine. Erano da poco passate le 22 di sabato 26 luglio, quando la bambina ha accusato un dolore alla schiena irradiato all’addome e una perdita di sensibilità agli arti inferiori mentre si trovava nella zona delle giostre.

Riportata a casa in braccio, Carlotta è stata subito trasportata dai genitori al Pronto Soccorso di Soverato. Lì i medici hanno effettuato una prima valutazione e disposto un trasferimento urgente all’ospedale di Catanzaro per approfondimenti neurologici e per eseguire una risonanza magnetica.

Ambulanza attesa per due ore: il primo nodo della vicenda

Il nodo centrale dell’inchiesta si concentra sul trasporto sanitario. Il mezzo del 118 destinato al trasferimento si trovava a Maida, a oltre un’ora di distanza. I genitori, notando che le gambe di Carlotta stavano diventando violacee, hanno chiesto più volte una soluzione alternativa, ricevendo però solo rassicurazioni da parte del personale, che avrebbe minimizzato la situazione.

A peggiorare le cose, secondo la denuncia, ci sarebbe stato anche il diniego di utilizzare un’ambulanza del 118 proveniente da Catanzaro, vuota e di ritorno da un altro servizio, che si sarebbe offerta di effettuare il trasporto. Ma anche questa possibilità sarebbe stata respinta dal Pronto Soccorso, e il mezzo è rientrato a Catanzaro senza pazienti, mentre la famiglia aspettava.

Quando finalmente l’ambulanza da Maida è arrivata a Soverato, Carlotta è stata caricata e trasportata d’urgenza all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. In Pronto Soccorso è stata visitata da un neurologo e successivamente condotta nel reparto di Pediatria. Ma proprio lungo il tragitto nei corridoi, la situazione è precipitata.

Secondo il racconto dei genitori, Carlotta ha manifestato difficoltà respiratorie e convulsioni. La madre ha immediatamente allertato il personale, che ha somministrato ossigeno. Ma ogni tentativo si è rivelato vano: la bambina ha smetto di respirare e poco dopo è morta.

La Procura indaga: accertamenti e autopsia

Sulla vicenda la Procura di Catanzaro ha aperto un fascicolo, affidato alla pm Francesca Del Cogliano. È già stata iscritta una notizia di reato e domani, martedì 30 luglio alle ore 10, sarà affidata a Isabella Aquila l’autopsia sul corpo della bambina. I genitori, assistiti dall’avvocato Arturo Bova, hanno nominato come consulente di parte la dottoressa Katiuscia Bisogni.

L’obiettivo è fare piena luce su eventuali responsabilità sanitarie nella catena di soccorsi. A preoccupare la famiglia non è solo la tempistica del trasferimento, ma anche il mancato utilizzo di mezzi alternativi, compresa l’ambulanza del 118 che si trovava già sul posto e che non è stata autorizzata a intervenire.