Morte immigrato San Ferdinando, la squadra di calcio Koa Bosco giocherà con il lutto al braccio

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Il 31enne liboriano è morto di freddo perchè non avevendo trovato posto nella tendopoli ha trascorso la notte in macchina

di CATERINA SORBARA

Morte immigrato San Ferdinando, la squadra di calcio Koa Bosco giocherà con il lutto al braccio

Il 31enne liboriano è morto di freddo perchè non avevendo trovato posto nella tendopoli ha trascorso la notte in macchina

 

di Caterina Sorbara

 

 

Qualche settimana fa, avevamo parlato della squadra di calcio Koa Bosco, composta da giocatori di colore, una luce di speranza per i migranti. Oggi i ragazzi della Koa Bosco, giocheranno con una fascia nera al braccio, segno di lutto, perché qualche notte fa, nella tendopoli di San Ferdinando è morto un ragazzo di 31 anni. Si chiamava Man Addia ed era di origine liboriana. Al suo arrivo alla tendopoli di San Ferdinando, non aveva trovato posto e per questo dormiva in macchina. Nell’attesa dei risultati dell’autopsia, ordinati dalla Procura della Repubblica di Palmi, si può benissimo ipotizzare che Man sia morto di freddo.  E’ “agghiacciante” pensare che nel 2013, cioè 2013 anni dopo la nascita di Cristo, ci
sono esseri umani che muoiono a causa del freddo. Ci sono esseri umani che vivono in baraccopoli senza riscaldamenti, senza l’acqua, senza il bagno. Esseri umani che vengono sfruttati, perché lavorano tutto il giorno per pochi euro. Ragazzi che arrivano in Italia , inseguendo il sogno di una vita migliore, molti di loro sono laureati. Cosa trovano qui da noi? Freddo, fame, umiliazioni e morte. I nostri comuni, purtroppo, sono già “disastrati” per altri motivi, non possono far fronte a questi problemi. Lodevole e immenso è il lavoro di don Roberto Meduri, della Parrocchia San Antonio, del Bosco di Rosarno, ma è ovvio che non può risolvere la situazione da solo. La Regione dovrebbe intervenire, stanziando dei soldi, per creare dei centri di accoglienza con i servizi essenziali: letti, bagni, cucine e riscaldamento. Parlo di centri, tipo ostelli. Nella maggior parte dei casi, gli immigrati sono di passaggio, vengono per la stagione agrumaria e poi si spostano nelle altre regioni. Lo Stato poi dovrebbe, regolamentare l’immigrazione, perché così com’è adesso è ingestibile. Intanto un ragazzo è morto, morto di freddo, in una notte senza stelle, senza luna, senza speranza. Una fredda notte, senza più sogni, a San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, in Calabria, in Italia, in Europa.