Marisa Valensise: “Occhiuto al centro della sciagura sulla sanità. Non è credibile “

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Occhiuto si dimette da Presidente della Calabria, ma non dalla sanità: una scelta poco credibile, avallata da un governo suo amico e complice delle nostre sciagure.
Il presidente Roberto Occhiuto ha rassegnato le dimissioni da Presidente della Regione Calabria. Una decisione che, a prima vista, potrebbe sembrare un gesto politico forte, forse anche coraggioso.Ma c’è un dettaglio che fa tutta la differenza: non ha lasciato l’incarico di Commissario ad acta alla sanità calabrese.
E proprio qui casca l’asino.
Perché se davvero l’intento fosse stato quello di un passo indietro trasparente, motivato da scelte politiche o da responsabilità istituzionali, allora sarebbe stato naturale se non doveroso dimettersi da entrambi i ruoli. Ma mantenere il controllo sulla sanità, proprio ora che le elezioni regionali sono alle porte , lascia spazio a più di una riflessione. Anzi, solleva dubbi legittimi.

Il Commissario alla sanità in Calabria, ruolo affidato dallo Stato, ha in mano poteri eccezionali: gestisce risorse economiche enormi, sovrintende alla costruzione di nuovi ospedali con fondi della Protezione Civile, e di fatto decide vita e morte del nostro già fragile sistema sanitario pubblico. Dove ci sono soldi, c’è potere. E trattenere il potere mentre si abbandona (almeno formalmente) la carica politica, suona più come una mossa strategica che una scelta dettata dal bene comune.

Sarebbe stato più credibile, più onesto verso i calabresi, se Occhiuto avesse scelto di dimettersi da tutto. Lasciando spazio a nuove figure, magari a tecnici e professionisti del settore sanitario,capaci di dare slancio a una sanità che, ormai, è al collasso. Perché oggi in Calabria non abbiamo più una sanità pubblica degna di questo nome. I cittadini muoiono ancora per strada, in attesa di ambulanze che non arrivano. Gli ospedali chiudono e i pronto soccorso ridotti a lumicino . E mentre le altre regioni d’Italia garantiscono cure di eccellenza, qui si lotta per sopravvivere.

Noi calabresi non vogliamo più essere cittadini di serie Z,lo abbiamo ribadìto il 10maggio scorso in piazza prefettura a Catanzaro.Vogliamo la dignità di cure adeguate, di servizi efficienti, di una sanità che funzioni. Vogliamo sentirci italiani allo stesso livello di chi vive in Veneto o in Lombardia. E pretendiamo trasparenza da chi governa, da chi gestisce, da chi amministra.

Se davvero il presidente Occhiuto crede di aver fatto tutto il possibile per la Calabria, allora dovrebbe dimostrarlo fino in fondo: lasci anche la carica di commissario alla sanità. Solo così potremo credere che le sue dimissioni non siano l’ennesimo calcolo politico, ma un atto di responsabilità.

Fino ad allora, restano solo domande. E una profonda, legittima, sfiducia.