Marafioti, “Gravi irregolarità nella gestione del Consiglio Comunale di Taurianova: violato il diritto dei consiglieri e il principio di imparzialità della Presidenza del Consiglio”

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In qualità di consigliere comunale di opposizione, ritengo doveroso denunciare pubblicamente quanto avvenuto nelle ultime due sedute del Consiglio Comunale di Taurianova, dove si è assistito ad episodi che ledono gravemente la regolarità dei lavori e il rispetto delle prerogative dei consiglieri. Ricostruiamo i fatti in maniera limpida ed oggettiva. Durante la prima convocazione del Consiglio, la seduta è stata interrotta per mancanza del numero legale NEL CORSO DELLA FASE PRELIMINARE, PRIMA CHE QUESTA FOSSE DICHIARATA CONCLUSA. È quindi evidente che, ai sensi del regolamento comunale, la fase preliminare NON POTEVA CONSIDERARSI TERMINATA, non essendo mai iniziata la trattazione dei punti all’ordine del giorno. Nonostante ciò, nella successiva seconda convocazione, il Presidente del Consiglio, Raffaele Scarfò, ha arbitrariamente deciso di non consentire lo svolgimento dei preliminari, sostenendo che essi sarebbero già stati esauriti nella prima seduta. Una decisione infondata e contraria al regolamento, poiché i preliminari NON SI SONO CONCLUSI.

A rendere la vicenda ancora più grave è il fatto che, durante la prima convocazione, NON E’ STATO EFFETTUATO L’APPELLO COME RICHIESTO DAL SOTTOSCRITTO – durante la fase preliminare – per accertare la MANCANZA DEL NUMERO LEGALE, e che il Sindaco Roy Biasi, dunque, è intervenuto SENZA TITOLO nel corso dei preliminari, prendendo la parola in violazione delle consuetudini consiliari e facendo credere, in modo strumentale, che la fase fosse terminata SOLO PERCHE’ AVEVA PARLATO PER ULTIMO.
Il Sindaco, all’interno del Consiglio Comunale, è un consigliere come gli altri: non gli è riconosciuto alcun diritto di parola privilegiato né facoltà di concludere i preliminari. L’atteggiamento del Presidente Scarfò, SIA IN PRIMA CHE IN SECONDA SEDUTA, si è rivelato non solo in contrasto con i principi di corretto funzionamento dell’assemblea, ma anche palesemente privo di imparzialità, come imposto dal suo ruolo di garante del Consiglio.
La sua condotta è apparsa prevaricante e orientata a tutelare le posizioni del Sindaco Biasi, anziché assicurare un dibattito libero, ordinato e rispettoso delle regole. Un comportamento che conferma una linea politica e istituzionale ormai consolidata: quella di un’amministrazione che piega le regole alla propria convenienza, dimenticando che le istituzioni si fondano sulla trasparenza e sul rispetto delle norme.

Noto che alcuni consiglieri di maggioranza illuminati stanno citando il regolamento, il quale stabilisce che la seconda convocazione deve trattare “gli argomenti rimasti da discutere”.
Quello che non capiscono, purtroppo, è che in prima convocazione i preliminari non erano stati conclusi – NON SI E’ PASSATI AL PRIMO PUNTO ALL’ORDINE DEL GIORNO –  E DUNQUE RIENTRAVANO CHIARAMENTE TRA LE QUESTIONI DA TRATTARE NELLA SECONDA. Perciò, ometterli ha significato privare i consiglieri del loro diritto di intervento e di controllo politico, alterando il corretto equilibrio democratico dell’aula. E’ inutile, oltre che patetico, notare che la maggioranza adesso SI APPELLI PROPRIO AL REGOLAMENTO SENZA ESSERE IN GRADO DI INTERPRETARLO, ADDIRUTTURA TENTANDO DI MISTIFICARE LA REALTA’.

Come rappresentante della minoranza, non accetterò che il Consiglio Comunale venga trasformato in un luogo dove le regole sono opzionali e l’arbitrio diventa prassi. Non accetterò che l’aula dei taurianovesi venga vilipesa proprio da chi indossa la fascia. Soprattutto non accetterò che i mistificatori della maggioranza, che MAI HANNO FATTO UN INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE IN QUESTI 5 ANNI, adesso si autoproclamino giuristi, grandi esperti di leggi e regolamenti, ma SOLO SUI SOCIAL, perche’ IN AULA NON HANNO MAI FATTO SENTIRE LA LORO VOCE.
Il Presidente del Consiglio e il Sindaco dovrebbero ricordare che il rispetto delle procedure non è un dettaglio burocratico, ma il fondamento della legalità democratica. Chiederò che l’accaduto venga formalmente verbalizzato e sottoposto al vaglio a chi di competenza, e mi riservo di promuovere ogni iniziativa utile a ripristinare la corretta applicazione del regolamento e la piena dignità del ruolo consiliare.

Constatato che anche la legge e il regolamento comunale danno torto alla maggioranza, ancor più grave è il piano morale e politico su cui questa vicenda si colloca. Dopo aver per anni imposto il proprio modus operandi autoritario, ostacolando il confronto e spesso ricorrendo a toni aggressivi verso i consiglieri di minoranza, oggi la maggioranza compie un ulteriore passo indietro, tentando di mistificare e strumentalizzare la realtà dei fatti. Molti cittadini di Taurianova hanno potuto vedere e ascoltare in presenza lo svolgimento della seduta: sanno bene come sono andate le cose.
Eppure, la maggioranza tenta di riscrivere quella realtà, diffondendo brevi spezzoni video manipolati e ritagliati all’occorrenza, nel tentativo di costruire una narrazione favorevole, lontana dalla verità.
Un comportamento che offende non solo l’intelligenza dei cittadini, ma il senso stesso della democrazia. Ancora più grave è l’aver strumentalizzato questioni di sensibilità sociale, arrivando perfino a tirare in ballo le persone DIVERSAMENTE ABILI per piegare il dibattito politico a logiche di propaganda.
Una scelta MORALMENTE INACCETTABILE, tanto più perché l’episodio oggetto di strumentalizzazione riguarda uno scivolone, a mio giudizio involontario, PROPRIO DI UN CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA, NON DELL’OPPOSIZIONE COME VOGLIONO FAR CREDERE.
Continuare a ripetere falsità, alterare i fatti e usare temi delicati come arma politica per “avere un po’ di ragione” in una vicenda che li smentisce su ogni fronte è fuori da ogni logica morale e civile. La verità non ha bisogno di montaggi, tagli o interpretazioni: i fatti parlano da soli, e chi tenta di manipolarli rivela la propria debolezza politica e istituzionale.
La città di Taurianova merita un confronto vero, onesto, trasparente, non una rappresentazione distorta dei fatti, soprattutto merita un Consiglio Comunale ed un’amministrazione che si rispetti, in tutti i sensi.

Simone Marafioti – Consigliere Comunale