Maltempo: anziana muore all’Elba, due dispersi a Matera

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Piena Po lascia Torino ma fiume continua ad essere attentamente monitorato. Cota ha chiesto lo stato di calamità naturale per il Piemonte. Giornata di lutto in Liguria. Prima stima danni e’ di oltre 200 mln

Maltempo: anziana muore all’Elba, due dispersi a Matera

Piena Po lascia Torino ma fiume continua ad essere attentamente monitorato. Cota ha chiesto lo stato di calamità naturale per il Piemonte. Giornata di lutto in Liguria. Prima stima danni e’ di oltre 200 mln

 

 

(ANSA) Altra vittima del maltempo: una donna è morta a Marina di Campo, all’isola d’Elba. Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, la donna, una anziana di 81 anni, sarebbe stata travolta dalla furia dell’acqua mentre si trovava nella sua abitazione.

I vigili del fuoco sono intervenuti in un appartamento allagato in via Fattori, dove diversi testimoni avevano segnalato la presenza della donna. Quando i pompieri sono riusciti ad entrare nell’abitazione, però, per l’anziana non c’era più nulla da fare. I vigili del fuoco stanno ora effettuando una serie di verifiche e di interventi di soccorso anche in altre case di Marina di Campo, allagate dopo le forti piogge.

Potrebbe essere stata una caduta all’origine della morte della donna. L’anziana aveva problemi di deambulazione e potrebbe essere caduta nell’acqua che aveva invaso la sua casa. I soccorritori hanno riscontrato anche una ferita alla testa. Aveva 81 anni ed era in grado di muoversi solo con l’aiuto di un sostegno. L’abitazione della donna è al piano terreno nella zona centrale del paese ed è stata invasa dall’acqua. In alcune abitazioni del centro elbano il livello dell’acqua in seguito all’esondazione del fosso degli Alzi ha raggiunto il metro di altezza.

Ci sono anche 4-5 feriti a Campo nell’Elba tra le persone soccorse stamani per il maltempo. Due di questi, secondo quanto si apprende, sarebbero gravi: uno sarebbe stato colpito da ictus. Numerosi i salvataggi, tra cui quello di una disabile che vive allettata che è stata trasportata all’ospedale di Portoferraio. Per sfuggire al fiume di acqua, fango e detriti che ha invaso le strade di Campo, alcuni sono saliti sui tetti delle auto, altri sugli alberi: tra questi una donna, poi salvata da alcuni volontari e assistita da un medico del 118 che è arrivato sul posto calandosi da uno degli elicotteri che stanno operando sulla zona. Per far defluire l’acqua è stato necessario abbattere parte di alcuni muretti. Per molte ore la forza del mare ha respinto l’acqua del fosso degli Alzi che ha trascinato alla foce auto e cassonetti dell’immondizia.

La piena del Po sta superando senza problemi Torino, anche se il fiume continuerà ad essere attentamente monitorato nelle prossime ore. Ci sono infatti altri punti critici, sui quali si stanno concentrando le attenzioni dei tecnici del dipartimento della Protezione civile: si tratta di Isola San Martino, nei pressi della confluenza del Po con il Tanaro – dove la piena del fiume dovrebbe passare attorno a mezzogiorno – e il ponte della Becca, dove l’arrivo è previsto in serata. Il grande fiume, dicono i tecnici, al momento sta comunque continuando a ricevere senza particolari criticità i suoi affluenti, gonfiati dalle piogge. Precipitazioni che proseguiranno anche nelle prossime ore sia sul Piemonte sia sulla Liguria di ponente. Piogge che preoccupano e che potrebbero ulteriormente compromettere territori già duramente colpiti nei giorni scorsi.

Permane l’allerta in gran parte del Piemonte, dove la notte ha concesso una breve tregua. A Torino il Po non è esondato ai Murazzi e sono stati riaperti due ponti sulla Dora, il ponte Bologna, che collega via Bologna a corso XI Febbraio, e il ponte di piazza Fontanesi (lungo Dora Voghera), zona della città che ieri destava grande preoccupazione. Le previsioni peggiori non si sono verificate, ma questo non significa che l’emergenza sia cessata. Il colmo di piena del Po sta transitando a Torino con valori vicini all’ elevata criticità. Nelle prossime 12 ore la perturbazione si avvicina nuovamente alla Liguria di ponente e al Piemonte meridionale causando una nuova un’intensificazione delle precipitazioni. Fenomeni diffusi e intensi sono previsti su tutta la regione con valori localmente forti sul Cuneese e basso Torinese, fino ad intensificazione dei fenomeni nell’arco alpino nella notte. Nelle prossime ore transiterà la piena del Tanaro da Alessandria con livelli prossimi alla soglia di attenzione confluendo poi nel Po. Nel torinese la piena del Po transiterà fino alla confluenza con la Dora Baltea determinando livelli vicini all’elevata criticità, successivamente raggiungerà le pianure del Vercellese e fino alla confluenza con il Sesia e il Tanaro con livelli di moderata criticità. L’ultimo bollettino diramato dalla Regione Piemonte che, attraverso la sala operativa della Protezione Civile sta portando avanti da giorni un monitoraggio costante 24 ore su 24, rileva che nelle ultime 12 ore sono state registrate precipitazioni localmente forti sulle zone delle Valli dell’Orco,Lanzo, Sangone,Valli Varaita, Maira, Stura di Demonte, e nella pianura Torinese e colline; moderate e deboli nel resto del Piemonte. La quota della neve si è tenuta nella notte fra i 1800-1900m. I livelli idrometrici lungo l’asta del Tanaro rimangono su valori di moderata criticità, il colmo di piena è transitato da Asti con livelli di attenzione. Da segnalare nel Cuneese i livelli ancora prossimi all’elevata criticità nello Stura di Demonte e a Fossano, senza però ulteriori incrementi.

PO: ALLERTA PROTEZIONE CIVILE PER PIACENZA E PARMA – La Protezione civile dell’Emilia Romagna ha attivato a mezzogiorno la fase di preallarme per la piena del Po nel Piacentino e nel Parmense. Sulle base delle previsioni dell’Aipo e dell’Arpa, nel tardo pomeriggio-sera di oggi si prevede il superamento del secondo livello alla sezione di Piacenza (altezza 6 metri); il transito del colmo di piena alla stessa sezione è confermato per la mattinata di domani, con un’altezza di circa 6,70 metri. Il superamento del secondo livello si manterrà fino a tutta la giornata di mercoledì. I livelli idrometrici “potranno determinare l’ingressione di acqua nelle aree golenali aperte”.

COTA, CHIESTO STATO CALAMITA’ NATURALE PIEMONTE – Il governatore del Piemonte, Roberto Cota, ha chiesto lo stato di calamità naturale per la regione fortemente coinvolta nell’ondata di maltempo. Il presidente Cota spiega che “la situazione è al momento stazionaria e non ha comportato particolari problemi soprattutto grazie allo straordinario lavoro del nostro sistema di Protezione Civile”. Tuttavia “l’ondata di piena del Po è passata da Torino, ma preoccupa ancora a valle. Siamo comunque in allerta perché sono previste altre forti precipitazioni per le prossime 12-24 ore. Occorre ora valutare con estrema attenzione il fronte delle frane, sul quale siamo ovviamente preoccupati”. . E “per questo – conclude Cota – chiediamo che venga al più presto finanziato il piano per il dissesto idrogeologico, già sottoscritto tra Regione e Ministero all’Ambiente. Oggi la Giunta ha deliberato la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale”
TORNA IL SOLE SU GENOVA, OGGI GIORNATA DI LUTTO – Bandiere a mezz’asta e un momento di raccoglimento, con sospensione delle attività lavorative, a mezzogiorno. Genova celebra così la giornata di lutto cittadino per le vittime dell’alluvione. E, mentre prova a fatica a rimettersi in piedi, con le scuole ancora chiuse e il traffico che riprende a fatica per le limitazioni nelle zone colpite dalla tragedia, si prepara a piangere i suoi morti. Alle 10 di questa mattina, in forma privata, nella chiesa di Santa Margherita di Marassi, si svolgeranno i funerali di Angela Chiaramonte, l’infermiera di 40 anni travolta dalla furia del Fereggiano. Dopo le piogge dei giorni scorsi, e l’acquazzone della scorsa notte, è tornato il sole sul capoluogo ligure.

E’ stata prorogata di altre 24 ore, dalle 18 di oggi alle 18 di domani, l’allerta meteo 2 sulle province liguri di Imperia e Savona e su Genova. Scende invece al livello 1 l’allerta sul Levante e sullo Spezzino. Una nuova perturbazione, secondo le previsioni dell’Arpal, sta infatti portando sulla Liguria nuove piogge, che in alcuni casi saranno di forte intensità. La decisione di prorogare l’allerta meteo su buona parte della Liguria è stata resa nota dall’assessore alla Protezione civile della Regione Liguria, Renata Briano, al termine di una riunione nella sala operativa regionale. La nuova “banda perturbata” porterà, secondo le previsioni, precipitazioni diffuse e persistenti, in particolare sul Ponente Ligure, dove si avranno piogge elevate e di forte intensità. Sul Levante, invece, le precipitazioni saranno generalmente moderate e creeranno una situazione meno critica. Per la mattinata di domani, martedì, si prevede la possibilità di temporali forti, con una possibile attenuazione della pioggia sul Levante, mentre a Ponente si potranno avere piogge residue che persisteranno anche nel pomeriggio. Il mare sarà tra molto mosso e agitato con rischi di mareggiate sulla costa imperiese.

Si ricomincia a lavorare, con un occhio al cielo e il timore di nuovi rovesci, nei comuni colpiti dall’alluvione dello scorso 25 ottobre. “C’é un accordo con la Prefettura – spiega il vicesindaco di Brugnato, Corrado Fabiani -. Se non piove si deve lavorare, altrimenti qui si rischia la paralisi. Questa mattina ha riaperto l’ufficio postale. Da domani, se tutto va bene, riapriranno le scuole”. Intanto, cresce l’attesa delle oltre mille persone obbligate giovedì scorso ad abbandonare le proprie abitazioni proprio per l’allerta meteo. In molti quelli che, forse per scarsa informazione, già da questa mattina si sono recati nei territori alluvionati per tentare di riprendere possesso delle proprie abitazioni ma sono stati fermati da protezione civile e forze dell’ordine.

CORPI FRANCIA, 2 COMPATIBILI CON DISPERSI VERNAZZA – Due dei tre corpi ritrovati sulle coste francesi del Dipartimento del Var potrebbero essere le vittime disperse a Vernazza, nelle Cinque Terre, dopo l’alluvione del 25 ottobre scorso. I dispersi sono Giuseppe Giannoni di 60 anni, Sauro Picconcelli di 51 anni e Giuseppina Carro, 81 anni. Una nota arrivata a La Spezia dal centro di Cooperazione interforze descrive i tre cadaveri: il primo, recuperato a Cap Nardiere il 3 novembre, è un maschio di circa 50 anni mentre il 5 novembre, a Cap Taillat, è stato trovato il cadavere di una donna all’apparenza anziana, ma la cui identificazione sarà difficilissima perché il corpo è completamente sfigurato e privo delle mani. E’ invece praticamente escluso che il terzo corpo, recuperato a Le Lavandou il 4 novembre, possa appartenere a una delle vittime di Vernazza: il cadavere infatti apparterrebbe a un uomo di circa 35 anni ed aveva ancora addosso gli abiti: pantaloni caki, scarpe di cuoio nero con i lacci, t-shirt nera e calzini. Sul cadavere è stato trovato un orologio, e un mazzo di chiavi nella tasca dei pantaloni. Nelle prossime ore sono attese sia le foto dei cadaveri che i rilievi dattiloscopici per ulteriori comparazioni.

LIGURIA, PRIMA STIMA DANNI ALLUVIONE OLTRE 200 MLN – Superano i duecento milioni di euro i danni ai privati provocati dall’alluvione di Genova. E’ la prima stima fatta dall’assessore alla Protezione civile della Regione Liguria, Renata Briano, a margine del vertice dei parlamentari liguri in corso a Palazzo Tursi. “Ai danni di Genova si somma un miliardo di euro di danni per l’alluvione in provincia della Spezia – sottolinea Briano -. Stiamo lavorando per attivare il fondo di solidarietà europeo”. “Oggi con i parlamentari liguri – aggiunge l’assessore ligure – abbiamo fatto il quadro dei danni e delle difficoltà che la Liguria sta vivendo. Spero che nel maxi emendamento discusso a livello nazionale, il Parlamento e il governo inseriscano misure per l’emergenza alluvione in Liguria. La quantità di fondi necessaria è enorme, dovremo intervenire subito e imparare a convivere con il rischio ambientale a causa della fragilità del territorio ligure”.

PROTEZIONE CIVILE, ANCORA PIOGGE INTENSE AL NORD – Ancora maltempo in Italia, con piogge intense al nord e, da domani, temporali sulle regioni meridionali del paese. E’ quanto si legge in un ulteriore allerta meteo del Dipartimento della Protezione civile. “Un vortice centrato tra le isole Baleari e la Sardegna, in movimento verso levante, prolungherà l’attuale fase di maltempo sul Nord del Paese e, da domani, interesserà nuovamente le regioni meridionali”, sottolinea il Dipartimento della protezione civile, che ha emesso un ulteriore avviso di avverse condizioni meteorologiche, “che integra ed estende quello diffuso nei giorni scorsi e che prevede la persistenza di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale di forte intensità, sulle regioni settentrionali, sulla Toscana e sulla Sardegna”. A partire dalle prime ore di domani, 8 novembre, “le precipitazioni interesseranno anche le regioni meridionali del Paese. I fenomeni potranno essere accompagnati da frequente attività elettrica e forti raffiche di vento”. Lo scenario meteorologico, afferma la Protezione civile, prevede un’attenuazione delle precipitazioni e della nuvolosità al Nord a partire da mercoledì, mentre piogge e temporali interesseranno le regioni meridionali fino alla giornata di venerdì. Il Comitato operativo presso il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a “seguire con attenzione, in contatto con le prefetture, le Regioni e le locali strutture di protezione civile, l’evolversi dei fenomeni meteorologici avversi”.

DUE DISPERSI A MATERA, RICERCHE CON ELICOTTERO – Un elicottero dei Vigili del fuoco sta sorvolando a Matera la zona del torrente le cui acque, ieri sera, hanno travolto un’automobile sulla quale si trovavano un uomo di 87 anni, Carlo Masiello, e la figlia Rosa, di 44, di Altamura (Bari), che sono tuttora dispersi. Alle ricerche partecipano anche una squadra di Vigili del fuoco che sta scandagliando il fondo del torrente a partire dal punto dove, la notte scorsa, è stata individuata la vettura, piena di fango e detriti. L’auto non è stata ancora rimossa perché è necessario che la zona dove si trova sia raggiunta da un trattore in grado di estrarla dal fango e sollevarla. Carlo e Rosa Masiello avevano partecipato ad una gita insieme a numerose altre persone: quando la pioggia, ieri pomeriggio, ha cominciato a cadere con intensità, tutti hanno deciso di tornare ad Altamura. L’automobile guidata dal marito di Rosa Masiello, però, per uno smottamento della strada che stava percorrendo, è scivolata in un canale che si getta poi nel torrente ed è stata travolta: l’autista ha fatto in tempo a mettere in salvo solo due nipotine ma non ha potuto impedire che la corrente portasse via la vettura su cui erano ancora la moglie e il suocero.

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