Il lavoro compiuto da magistrati e forze dellordine è eccellente: alla date del 6 settembre 2010, infatti, le confische in Calabria sono state 1532 di cui 1421 immobili e 111 le aziende.
Magarò:” Dobbiamo colpire la ‘Ndrangheta nei suoi interessi”
Il lavoro compiuto da magistrati e forze dellordine è eccellente: alla date del 6 settembre 2010, infatti, le confische in Calabria sono state 1532 di cui 1421 immobili e 111 le aziende.
COSENZA-Dobbiamo colpire la ndrangheta nei suoi interessi. Il lavoro compiuto da magistrati e forze dellordine è eccellente: alla date del 6 settembre 2010, infatti, le confische in Calabria sono state 1532 di cui 1421 immobili e 111 le aziende. Lha affermato il presidente Salvatore Magarò dopo lapprovazione, durante i lavori della Commissione regionale antimafia, del suo progetto di legge sullistituzione dellAgenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali. La legge approvata – aggiunge Magarò – tende a rimuovere gli ostacoli che ritardano lutilizzazione dei beni confiscati alla mafia ed a fare in modo che le ricchezze accumulate illecitamente, siano restituite ai cittadini ed abbiano il più velocemente possibile una destinazione sociale. Lo sostengono autorevolmente magistrati impegnati in prima fila, esperti e forze dellordine: occorre sottrarre alla criminalità i patrimoni di cui sono entrati in possesso seminando il terrore e arrecando un danno enorme alla società. Però, purtroppo, ancora i beni sequestrati trovano unutilizzazione sociale con troppo ritardo e non mancano i problemi burocratici. Ci sono due buoni motivi ha concluso il presidente Magarò per essere soddisfatti. Il primo: abbiamo agito in sintonia con gli auspici del prefetto Mario Morcone, direttore dellAgenzia nazionale per lamministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata; il secondo: oltre alle buone intenzioni, che non sono mai superflue, prevediamo una riserva del 5 per cento dei piani finanziari della Regione sulle opere pubbliche per la riqualificazione dei beni confiscati. In questo modo, il contrasto alla ndrangheta si connota di elementi di concretezza e di sicura efficacia. E ci autorizza a dire che la Regione Calabria è contro la mafia, senza se e senza ma.