Se l’emendamento indicato da “Il Quotidiano” per prorogare il termine ultimo per l’approvazione
dei bilanci delle ASP calabresi fosse vero, assistiamo all’ennesima azione di palese violazione
della legge per l’evidente incapacità dei commissari nominati e dello stesso Ministero a
rispettare la norma approvata con il Decreto Calabria. Una volta l’Italia era considerata la “patria
del diritto”, oggi, invece, sembra la “culla delle illegalità diffuse” e risulta manifesta la volontà di
violare ogni norma per aggiustare quello che non si è riuscito a fare! Sono anni che i bilanci
dell’ASP calabresi non riescono a redigersi per la nota mancanza di adeguata documentazione
e per essere stata la gestione molto “leggera”, favorendo anche ed a volte la ‘ndrangheta, tanto
da non riuscire a comprendere cosa sia successo. Ma, intanto, il deficit aumenta e la Calabria è
obbligata a versare somme non dovute e a rinnovare un gravoso mutuo. Danni rilevantissimi
per i calabresi e creati dai tanti incapaci commissari inviati dal Governo. Una situazione
intollerabile che deve portare alla eliminazione del deficit che deve essere sopportato da chi lo
ha creato e, nel contempo, appare indispensabile restituire la sanità ai calabresi, con la
rimozione dei commissariamenti e con la decadenza di chi non è riuscito a fare il proprio dovere
ed ha aggravato la già esistente gravosa situazione. Si è chiesto e si ribadisce che appare non
più rinviabile l’affidamento della ricostruzione della contabilità a nuclei specializzati della
Guardia di Finanza e la individuazione di esperti del settore che possano ripristinare una
evidente legalità calpestata troppe volte.