L’Editoriale del Direttore. Il sindaco di Cittanova, “Mi sento abbandonato e avvilito”: basta con i provocatori seriali violenti dei social. Lo Stato deve dare una risposta forte e decisa!

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Atteso che condanniamo ogni forma di violenza fisica e verbale, considerandola altresì una forma di vigliaccheria dell’incapacità umana nel confrontarsi civilmente con la società formata nella maggior parte da persone perbene. E, a proposito di ciò, senza alcuna paura di essere smentiti, siamo anche noi persone perbene.

Detto ciò, non è più umanamente concepibile né ammissibile un ulteriore deroga alla tolleranza di “soggetti violenti”, sia nella realtà, ma soprattutto in quella che sta diventando una cloaca quali sono i social.

Siamo stati particolarmente colpiti dalle parole del sindaco di Cittanova Domenico Antico nel suo video di scuse per quanto è accaduto ieri, ma tralasciando la questione della “violenza” che noi condanniamo fermamente in ogni sua forma, ma è pur vero che dopo tanti anni di molestie, stalkeraggio alla fine anche i santi perdono la pazienza. E ci ha fatto riflettere l’affermazione “forte”, “mi sento abbandonato e avvilito”. Un grido di aiuto che non deve rimanere assiomaticamente inascoltato!

Come testata giornalistica riceviamo quotidianamente minacce via social e altri turpiloqui per utilizzare un eufemismo, ma ciò non è più tollerabile. Da oggi ogni insulto sarà immortalato in un “screenshot” e inviato alle forze dell’ordine.

Questa società non ha bisogno di provocatori social che utilizzano una veemenza violenta con l’arroganza tipica appunto dei “violenti”, sia nel linguaggio che nelle azioni quotidiane. Siamo stati zitti ed abbiamo subito ogni angheria da parte di soggetti che addirittura sono arrivati davanti alla nostra Redazione con atteggiamenti esecrabili che non ci appartengono. Ora basta!

Il nostro quotidiano è stato sin dalla nascita esempio di democrazia e di libertà dando voce a tutti, nessuno escluso, e quindi non meritiamo simili trattamenti violenti che ledono la nostra tranquillità di fare il nostro lavoro.

Il sindaco Antico ha ragione nel chiedere aiuto allo Stato perché si sente abbandonato, in quanto a Cittanova da vent’anni c’è un provocatore seriale che martella incessantemente con un linguaggio forbito a mo’ di stalking tutti i primi cittadini che si sono susseguiti. Lo Stato dov’è? Eppure le leggi ci sono e noi lo sappiamo perché di provvedimenti per molestie e stalking li abbiamo sempre riportati, condannandoli fermamente.

È arrivato il momento di chiudere questa brutta partita a Cittanova (e non solo), ridando fiducia allo Stato, ma soprattutto confidando nell’azione repressiva dello stesso a favore di persone perbene, sia istituzionali, giornalisti e comuni cittadini.