Laureana di Borrello, “Uniti per il Progresso”: “dal consiglio comunale straordinario emergono scelte sbagliate, costi crescenti e gravi responsabilità”

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Il gruppo consiliare Uniti per il Progresso interviene sul consiglio comunale straordinario del 18 dicembre 2025, nel quale sono emerse, ancora una volta, criticità amministrative che ricadranno direttamente sulle tasche dei cittadini.

In apertura dei lavori, il gruppo ha chiesto formalmente di ottenere risposta alle nove interrogazioni presentate, riguardanti temi di particolare rilevanza e urgenza quali ambiente, lavori pubblici, bonifica di aree abbandonate e lasciate all’incuria, nonché problematiche di carattere igienico-sanitario. Su questo punto si è registrato un secco rinvio alle risposte scritte, che il gruppo di opposizione attende da circa un mese e sulle quali  continuerà ad avanzare istanze per fare piena luce sulle gravi carenze amministrative più volte denunciate.

Altra questione scottante, affrontata in apertura dei lavori, è stata la scelta della Giunta di collocare le colonnine per la ricarica delle auto elettriche nella centrale Piazza Giovanni Paolo II. Una decisione definita dal gruppo Uniti per il Progresso insensata e lesiva del decoro urbano, poiché la piazza è storicamente destinata al mercato domenicale, alle manifestazioni pubbliche ed è luogo di incontro per ragazzi e bambini.

Il Sindaco Alberto Morano ha giustificato la scelta sostenendo che quello spazio sarebbe il più idoneo e arrivando ad affermare che, essendo vicino alla scuola, le colonnine dotate di tettoia con pannelli fotovoltaici potrebbero fungere da pensiline per gli alunni in attesa del pulmino. Un’affermazione che l’opposizione ha ritenuto grave, fantasiosa e contraria alle norme di sicurezza, oltre che sintomatica del tentativo di giustificare una decisione su cui anche la popolazione manifesta un netto dissenso, come dimostra la raccolta firme in corso per chiederne lo spostamento.

Diversa, invece, la vicenda relativa alla frazione di Stelletanone, dove per la collocazione delle colonnine in Piazza Santa Maria della Minerva, a seguito di una richiesta urgente avanzata dall’opposizione, l’Amministrazione ha comunicato che non verranno allocate nello spazio inizialmente individuato, riconoscendo che si sarebbe snaturata la funzione dell’unica piazza idonea a ospitare eventi socio-culturali.

Tra i temi di maggiore rilievo all’ordine del giorno, l’approvazione di ulteriori debiti fuori bilancio derivanti da sentenze e accordi giudiziali. L’opposizione ha stigmatizzato con forza la mancata costituzione in giudizio dell’Ente in procedimenti rilevanti, nonostante il Comune sostenga ogni anno il costo di un avvocato incaricato proprio di tutelarne gli interessi. A ciò si aggiunge la tardività dell’approvazione di debiti sorti in epoche precedenti, segno di una gestione superficiale e poco trasparente.

Di particolare gravità la questione legata al servizio di nettezza urbana, che preannuncia una vera e propria stangata sulle bollette TARI 2026. Nonostante il contratto sia scaduto nel settembre 2023, si continua a procedere con proroghe reiterate che hanno prodotto un aggravio di spesa di circa 100.000 euro solo nel 2025. Su questo punto, Uniti per il Progresso ha chiesto formalmente la trasmissione degli atti alla Corte dei Conti, per valutare eventuali danni erariali, e all’associazione nazionale anticorruzione (ANAC), per verificare la correttezza dell’operato amministrativo, considerato che  non risulta effettuata alcuna indagine di mercato finalizzata alla riduzione dei costi. Inoltre, a fronte di un bando di gara andato deserto per ben due volte, l’opposizione ha chiesto di apportare le necessarie correzioni, al fine di evitare di ritrovarsi anche nel 2026 con un servizio precario e oneroso.

«Questo consiglio straordinario – dichiara il gruppo Uniti per il Progresso – ha confermato un modo di amministrare fatto di rinvii, improvvisazione, proroghe costose e scelte calate dall’alto.  Continueremo a vigilare, informare i cittadini e contrastare decisioni che danneggiano l’interesse pubblico».