L’ALLARME. Ancora truffe ai danni di anziani in Calabria, arrestato un uomo che di fingeva maresciallo dei carabinieri

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È sempre massima l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia di Scalea, con il costante impulso e coordinamento della Procura della Repubblica di Paola, nella prevenzione e repressione di truffe soprattutto se rivolte a quella fascia di popolazione maggiormente esposta al particolare tipo di reato. 

Una riprova di ciò è quanto accaduto nel pomeriggio di mercoledì 4 giugno. Una chiamata giunta sul numero d’emergenza 112 che ha segnalato una probabile truffa in atto nel comune di Orsomarso ha fatto immediatamente attivare un articolato dispositivo composto da autovetture civetta della Sezione Operativa del N.o.r.m. della Compagnia e da pattuglie con colori d’istituto della Stazione Carabinieri di Orsomarso.     

Un’anziana donna di Orsomarso aveva infatti ricevuto una chiamata anonima da un soggetto che, qualificatosi come un Maresciallo dei Carabinieri, le aveva riferito che suo figlio aveva causato un grave incidente a Scalea e che aveva necessità di 8mila € per evitare problemi giudiziari.  

Il nipote e la figlia dell’anziana signora, accortisi della truffa che si stava realizzando, hanno fatto scattare l’allarme allertando i Carabinieri che sono prontamente intervenuti appostandosi nei pressi dell’abitazione in una cornice di sicurezza. Nel corso della conversazione durata ininterrottamente per oltre 2 ore, l’anonimo interlocutore ha ribadito più volte di non agganciare la cornetta del telefono e ha fornito precise istruzioni per far consegnare il denaro contante e altri monili in oro presenti in casa dalla vittima a una terza persona che sarebbe giunta a breve.  

Ed effettivamente dopo un po’ è arrivato un soggetto 51enne originario della provincia di Napoli il quale, mentre si stava avvicinando al cancello dell’abitazione per ricevere il denaro, è stato bloccato dai Carabinieri e condotto in caserma: è stato tratto in arresto in flagranza per tentata truffa aggravata.

Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari pertanto l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza di natura irrevocabile.

Sono stati svolti negli ultimi mesi in molte località dell’alto tirreno cosentino diversi incontri di sensibilizzazione contro le truffe agli anziani dalle Stazioni Carabinieri dipendenti dalla Compagnia di Scalea. L’attenzione deve essere sempre massima soprattutto per impedire truffe e furti nei confronti delle fasce di popolazione più fragili e l’obiettivo è fornire consigli utili per difendersi dai raggiri, i cui autori trovano sistemi sempre più diversificati per agire, molto spesso, come nel caso appena narrato, qualificandosi falsamente quali appartenenti alle Istituzioni o dipendenti di servizi pubblici per acquisire la fiducia delle vittime tirando anche in ballo parenti stretti pur di ottenere denaro.

Piccoli ma importanti accorgimenti che i Comandanti delle locali Stazioni hanno evidenziato al termine delle celebrazioni religiose e nei centri di aggregazione per anziani nei vari comuni.

Nel corso dei vari incontri, a cui ha partecipato un gran numero di persone, sono stati anche consegnati volantini contenenti consigli utili per prevenire le truffe.

Si raccomanda di:  

  • non aprire la porta agli sconosciuti;
  • non fare entrare estranei in casa, soprattutto le persone che vivono da sole;
  • controllare dallo spioncino o aprire con la catenella di sicurezza;
  • prima di far entrare una persona appartenente ad un servizio pubblico come addetti alle società di Poste, Luce, Acqua e Gas o anche alle Forze dell’Ordine, chiedere l’esibizione di un tesserino di riconoscimento;
  • non chiamare le utenze telefoniche fornite dalla persona che si presenta alla porta in quanto potrebbe essere un complice;
  • non consegnare denaro o oggetti preziosi a sconosciuti che si qualificano come funzionari pubblici o privati;
  • limitare la confidenza su internet e al telefono, non diffondendo dati e informazioni personali;
  • invitare con decisione le persone sconosciute, cui è stata inavvertitamente aperta la porta, ad uscire.

Soprattutto, in caso di dubbi, si ribadisce che è necessario chiamare immediatamente il 112.