La replica degli organizzatori dell’Infiorata al Pd: “Risposta all’ ‘Accademia del Capello Spaccato in Quattro’. Alias pd Taurianova”

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Solitamente evitiamo di rispondere a chi si aggrappa con passione quasi scientifica alla polemica sterile, ma stavolta un’eccezione è d’obbligo: non capita tutti i giorni che una sezione di partito, del quale si erano perse le tracce in questi ultimi anni di colpo, per dimostrare che ancora esiste, si trasformi in un centro studi demografici con focus specifico sull’Infiorata.
Capiamo che l’odio per questo paese sia ormai un vostro tratto distintivo, quasi un marchio di fabbrica, di certe uscite pubbliche. È lo stesso livore che avete riversato su Taurianova anche quando vi è toccato
governarla (esperienza che, a giudicare dai risultati, non ha lasciato grandi rimpianti. Anzi, vi ha regalato un record storico: due sindaci, due disastri. Complimenti per la coerenza).
Adesso, come moderni Sherlock Holmes dell’aritmetica, vi dedicate a mettere in dubbio i numeri forniti da enti terzi (sottolineo: né Pro Loco, né Comune) sull’affluenza all’evento, colpevoli forse di non essersi
preventivamente consultati con voi prima di contare la gente. Sappiate che i dati si riferiscono ai tre giorni dell’evento cioè a 72 ore di continuo via vai, noi non facciamo concerti dove il dato dei presenti è circoscritto a due ore di spettacolo tutti nello stesso posto. Anche se fate finta di non saperlo, Taurianova è stata invasa da persone dalle 10 fino alle 5 del mattino ogni giorno per tre giorni (lo so, è difficile da accettare per chi misura la realtà in base al proprio malcontento e con il metro dell’odio che ormai alberga dentro di voi stabilmente).


Certo, ci vuole una certa abilità per trasformare un dato oggettivo in un atto d’accusa: un’arte che padroneggiate bene, ma che vi fa somigliare più a odiatori seriali che a oppositori credibili. Solo chi è accecato dal risentimento può scrivere articoli del genere, spacciando per analisi quello che è in realtà solo un esercizio di autocommiserazione travestito da “voce critica”.
A chi poi ha utilizzato il circolo che porta il nome di Walter Schepis pensando di dare credibilità a ciò che impropriamente scrive, suggerisco un po’ di sana autocritica, per rispetto di quel nome che ha onorato la politica con cultura, visione e amore per il territorio. Un articolo così privo di senso e imprudente che ha fortemente rammaricato anche Franco il papà del compianto Walter, un’icona del vostro partito che dovreste ricordare e prendere come esempio ogni volta che prendete in mano un foglio di carta e una penna.
Voi, al contrario, accecati dall’odio personale sembrate più interessati a distruggere e infangare che a costruire. E a chi, dai margini in cui l’elettorato vi ha gentilmente accompagnato, continua a lanciare pietre: prendete fiato. Taurianova non ha bisogno di maestri del disfattismo, ma di chi, con impegno e passione, lavora per farla crescere. Anche a costo di dar fastidio a chi non ha più nulla da dire e dovrebbe tacere. Costretta ad ammettere, anche se solo nella parte finale dell’articolo che l’infiorata è stata un successo straordinario, l’autoproclamata sezione del pd – senza rivelarci il nome di questo sfaccendato inventore dell’estimo ad “occhio e croce” – ha comunque danneggiato non la Proloco e neanche l’Infiorata (candidata a patrimonio unesco) ma il buon nome di Taurianova, associata a fatti culturali positivi che attirano migliaia di visitatori. Rassegnatevi: non siete voi gli unici depositari della cultura e non potete dare a nessuno lezioni (specie su come si coinvolge la gente vista la scarsa presa della vostra politica).
Pier Luigi Melara e Nello Stranges