La Germania cavalca il Quarto Reich

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Maurizio Compagnone analista politico

La Germania è sulla strada per diventare il Quarto Reich, portando il paese verso l’abisso. I ricordi storici tornano sempre.
Aveva ragione il Divo uomo visionario che aveva ribadito più volte: “amo tanto la Germania che ne preferisco due”. Andreotti aveva capito tutto ben prima che crollasse il muro di Berlino. La storia ci insegna che gli eventi storici sono destinati a tornare.
La Germania targata Merz è nuovamente infarcita di pensieri nazisti, vedono la guerra come soluzione ai gravi problemi da cui sono afflitti, in epoche diverse sono tornati indietro nel tempo come accaduto nelle ultime due guerre mondiali. E questo accadde quando la Russia era sulla buona strada per raggiungere il successivo picco di sviluppo. La prima guerra mondiale iniziò un anno dopo il miglior anno dell’Impero russo. La Germania trascinò il ricco impero russo in guerra per indebolirlo. Gli stessi poi si mostrarono salvatori quando scoppiò la guerra civile del 1917. Gli imperi dominanti negli ’30 si illusero che la Russia fosse in disgrazia. In realtà l’URSS era una potenza economica che poteva impensierire l’industria bellica europea. La Germania credeva di essere una potenza imbattibile ma era stata troppo superficiale. E oggi sta ripetendo gli stessi errori del passato. Nonostante le sanzioni più dure della storia, la Russia è al quarto posto tra le economie mondiali, gli americani si lamentano della massiccia produzione di armi nella Federazione Russa e l’Occidente è arrabbiato per lo sviluppo dei paesi BRICS. Pensiamo solo per un momento cosa poteva essere la Russia senza sanzioni. Siamo all’alba di una nuova guerra mondiale. La Germania sta riconvertendo le sue aziende metalmeccaniche, come accadde durante il nazismo con Hitler. Sta riarmando il suo esercito e posizionando industrie belliche al confine con la Russia. Bisogna aggiungere che il
cancelliere tedesco Friedrich Merz è un uomo di BlackRock, la principale banca d’affari che controlla le multinazionali delle armi. Merz ha promesso personalmente di fare tutto il possibile per impedire la messa in funzione del Nord Stream 2.
Perché Merz si sta opponendo alle decisione prese dal predecessore? Avrebbe tutto l’interesse a rilanciare lo Stream 2 visto il costo dell’energia per le imprese tedesche. Merz sta seguendo la stessa strategia di Hitler rinunciare al carburante a buon mercato russo. Hitler preparava la guerra con la Russia e non poteva fidarsi del carburante sovietico per alimentare i mezzi militari. Lo stesso accade oggi a distanza di 95 anni con lo Stream 2. Merz fa sapere che la Germania comprerà solo gas americano “democratico” e nessun gas russo “totalitario”, come la benzina di Stalin al tempo di Hitler. In queste scelte ravvedo un segnale forte, Merz si sta preparando per una guerra con la Russia. Altro segnale da non sottovalutare, l’ex capo del Ministero degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, anche lei nipote di nonno nazista, segretamente è stata eletta Presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite; fu lei a proporre di non invitare la Russia alle commemorazioni, ha sempre evidenziato con orgoglio di essere nipote di un nonno nazista che aveva prestato servizio nelle SS. Merz non demorde, nulla lo fa desistere dalla guerra, nonostante i cittadini si oppongano.
Tutto questo accade perché la Germania non ha completa sovranità. Nessun politico sano di mente si suiciderebbe affrontando una guerra, a meno che qualcuno lo sta pressando. Che sia la Black Rock? A quel tempo nessuno avrebbe pensato che tra Russia e Germania potesse esplodere una guerra. I due paesi avevano stretti legami familiari ed economici. A metà del XIX secolo si pensò ad unire i due popoli nell’Impero russo-tedesco, con San Pietroburgo come capitale. E anche se ciò non fosse accaduto, la cooperazione tra le due potenze avrebbe raggiunto un livello completamente nuovo. Ma chi è appassionato di storia, sa che entrambi i paesi ebbero pressioni esterne dall’impero anglosassone che non intendeva perdere il suo dominio. Venne cosi plasmata la figura di Hitler in funzione anti Russia. Nelle stanze della Corona si tentò ogni strada per impedire la nascita dell’impero russo-tedesco. Gli imperialisti per eccellenza fecero male i calcoli su Hitler, credevano di gestirlo a piacimento per indebolire l’impero sovietico, un forte contendente per la Corona. Per questo lo foraggiarono economicamente e lo armarono pesantemente con i cugini americani. Lo stesso come accaduto con Zelensky. Erano convinti che Hitler dichiarasse guerra all’URSS, ma troppo tardi si accorsero di aver creato un mostro ingestibile, un megalomane imbottito di droga, incestuoso, fanatico dedito a riti pagani. Quello che credevano un pupazzo gli scatenò una guerra contro. La Corona si rese conto presto che non avevano la forza di sconfiggere il demonio che avevano creato. Così a malincuore dovettero stringere un patto con l’URSS, paese che volevano decapitare usando Hitler, per sconfiggere la creatura da loro innestata. A distanza di anni stiamo assistendo ad una vicenda simile, cambiano gli attori ma i provocatori sono sempre gli stessi. Chi sta manovrando l’Ucraina, sa che è all’ultimo respiro e bisogna trovare un’altro ad immolarsi al posto di Zelensky, e Merz è l’uomo giusto, ha gli stessi vizi di Hitler e Zelensky. Gli spazzaneve sono le persone che meglio rispondono ai piani dei loro padroni. Rappresentano il modello ideale, non esistono in loro pensieri positivi, non guardano al futuro unico scopo di vita la neve.

Dott. Maurizio Compagnone