La dura replica. Taurianova, Caso Carrozza-Radu, il sindaco Biasi al Pd: “Basta sciacallaggio, il Comune ha fatto più di quanto poteva”
Ago 06, 2025 - redazione
«Pur di recuperare il terreno perduto nella lotta per la visibilità mediatica che i 5 Stelle gli hanno sottratto, sono pronti a propalare disinformazioni a piene mani per mettere in cattiva luce, da soli ormai, il Comune di Taurianova e strumentalizzare così la sofferenza dei signori Carrozza-Radu al cui fianco dicono di combattere: peccato che né agli uffici, né agli organi istituzionali dell’Ente, sia mai pervenuta una nota o una qualche sollecitazione formale firmata Muraca o Marafioti, squallidi bacchettatori per conto del Pd in una vicenda umana e sanitaria che invece merita umano rispetto e serietà istituzionale».
Arriva a stretto giro e senza appello la replica che il sindaco di Taurianova, Roy Biasi, riserva all’attacco del consigliere regionale Giovanni Muraca e del consigliere comunale Simone Marafioti, che era intervenuti con un comunicato stampa a doppia firma in merito al caso dei coniugi taurianovesi – lei immobilizzata da una gravissima patologia irreversibile che la fa comunicare solo attraverso una macchina, lui malato pur essendone il caregiver – al centro nei giorni scorsi di una interrogazione parlamentare della deputata calabrese Vittoria Baldino che correttamente non chiamava in causa il Comune, bensì l’Asp di Reggio Calabria.
«A differenza del recente atto ispettivo della loro compagna di coalizione – prosegue piccata la dichiarazione di Biasi – i due esponenti del Pd, pur di chiamare in causa inesistenti colpe e insensibilità della nostra amministrazione, rivolgono accuse a vanvera che, in questo caso, mi costringono a intervenire per difendere l’operato dei nostri assistenti sociali, che da ultimo proprio nel gennaio scorso hanno vergato una puntualissima relazione trasmessa all’Asp per illustrare lo stato e gli obiettivi del progetto individuale creato dal Comune e pagato con fondi propri e dell’Ambito sociale territoriale di cui Taurianova è capofila. Siamo riusciti a portare a 8 le ore giornaliere in cui, compresi il sabato e la domenica, è assicurata l’Assistenza domiciliare integrata e l’abbiamo fatto esentando la famiglia dalla compartecipazione economica prevista in questi casi per legge, cioè facendo assumere al Comune tutti gli oneri del caso».
Biasi passa poi a dettagliare, pur nella doverosa tutela dei dati sensibili che riguardano i concittadini coinvolti in questa storia dolorosa, gli altri interventi effettuati per aiutare i coniugi.
«L’Ente – prosegue Biasi – attraverso una cooperativa accreditata si occupa anche di coordinare e monitorare il servizio, adattandolo progressivamente nel tempo alle esigenze della signora e arrivando al massimo delle ore programmabili. Negli anni abbiamo attinto alle risorse messe a disposizione da più fonti, dal Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza, alla Quota Servizi Fondo Povertà fino al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, in uno sforzo che come si vede ha unito dovere istituzionale, umanità e una certa caparbietà degli uffici, senza cioè risparmiare sull’attenzione che il caso richiede, e anzi destinando quando è stato possibile un aiuto economico a favore del caregiver principale della signora, ovvero suo marito visto che il figlio della coppia vive fuori regione».
Il primo cittadino conclude ricordando le misure alternative per la cui opportunità tecnica e umana congegnata, pur nella comprensione di quella che è una legittima richiesta della famiglia, non si può che esprimere un plauso ai professionisti che lavorano per il Comune e per l’Ats 3 che, invece, inopinatamente vengono additati nel vivo di un attacco politico che sa di sciacallaggio mascherato, da parte degli esponenti del Pd, con le sembianze di bonaria sollecitazione.
«Il Comune non ha mai trascurato la condizione dei due concittadini e, quindi, non può essere messo alla berlina da quei politici che non sanno, o fanno finta di non sapere, che stiamo rispettando al massimo la volontà del signor Carrozza che pur essendo malato a sua volta rigetta le ripetute proposte fatte dagli esperti che indicano soluzioni alternative: dall’attivazione del servizio di Assistenza domiciliare integrata, con la possibilità di una valutazione da parte dell’Unità di Valutazione Multidimensionale (Uvm), che avrebbe consentito l’inserimento di servizi di assistenza infermieristica specifici per la gestione delle condizioni di salute della signora, fino ad arrivare al suggerimento dell’inserimento temporaneo della signora in una struttura per un ricovero transitorio, per offrire un supporto al caregiver e garantire un periodo di recupero e sollievo per il marito. Rispettiamo la scelta fatta dalla famiglia, che continua a rivendicare il diritto all’assistenza domiciliare, ma al contempo chiediamo che sul caso non si accendano riflettori mediatici e politici che fanno sparare nel mucchio, che non tengono conto che più di quanto fatto il Comune non può fare e che a elezioni regionali imminenti fanno apparire in città figure che non si sono mai viste pronte a strumentalizzare, con l’appoggio di chi invece avrebbe il dovere e la possibilità di documentarsi personalmente, la sofferenza dei signori Carrozza-Badeu a cui continueremo a riservare sempre il massimo rispetto».