Sospesa la commercializzazione di 700 medicamenti generici. Lo ha deciso la Commissione
europea, seguendo la raccomandazione emessa in gennaio dalla competente agenzia comunitaria.
I farmaci generici erano stati testati a Hyderabad da una società indiana, la GVK
Bioscience che avrebbe manipolato i dati dell’elettrocardiogramma in alcuni studi
volti a garantire che i farmaci hanno la medesima azione terapeutica dei preparati
originali. Non si tratta di informazioni ritenute essenziali, ma è comunque una
violazione dei protocolli che getta un’ombra sulla validità di tutti i risultati.
Le irregolarità erano state constatate in un’ispezione francese lo scorso anno.
Il bando, è stato deciso il 20 luglio e varrà dal 20 agosto in tutti gli Stati
membri compresa l’Italia. Potrà però essere rinviato fino a due anni per quei medicamenti
la cui scomparsa potrebbe rivelarsi “critica” in mancanza di alternative. Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]” esprime grande preoccupazione,
evidenziando come tra i principi attivi contenuti nei farmaci sospesi spiccano sostanze
che avrebbero potuto causare gravissime patologie fino a diventare letali, tanto
che Francia e Germania, fra gli altri, avevano già provveduto a vietare la vendita
di decine di prodotti negli scorsi mesi.