Istituto Comprensivo “Pentimalli Paolo VI Campanella” di Gioia Tauro: articolo concernente il successo conseguito al “Giffoni film festival 2025”
Lug 24, 2025 - redazione
Allo storico e tanto atteso evento internazionale “Giffoni film festival 2025” – che in questa 55° edizione ha visto il coinvolgimento significativo della Regione Calabria e del Partner Culturale della “Calabria Film Commission” – ha spiccato il protagonismo partecipativo dell’Istituto Comprensivo “Pentimalli Paolo VI Campanella” di Gioia Tauro, che il 23 luglio si è distinto grazie alla presentazione di un grandioso progetto pedagogico e culturale che trova la sua ragione di essere nel cortometraggio eloquentemente denominato “Un nuovo volto per Polsi”. Quest’opera, frutto dell’iniziativa didattica più propriamente intitolata “Alla scoperta del volto di Polsi”, rappresenta non solo il culmine di un percorso formativo e creativo, ma anche il simbolo di un impegno scolastico costante e capace di coinvolgere attivamente studenti e docenti in una riflessione profonda sul territorio, la cultura e l’identità. La straordinaria e apprezzata realizzazione del cortometraggio – strutturalmente organizzato all’insegna di una feconda sinergia collaborativa con l’Istituto Comprensivo “San Luca Bovalino” – ha avuto come sua magistrale regista l’artista Angelica Artemisia Pedatella e ha registrato il contributo della nota compagnia teatrale “BA17”. La manifestazione è stata istituzionalmente impreziosita dalla partecipazione dell’Assessore alla Cultura della Regione Calabria — Dott.ssa Caterina Capponi — e dei Dirigenti Scolastici dei due summenzionati istituti calabresi coinvolti nella realizzazione del progetto: il Prof. Domenico Pirrotta, per la già indicata Scuola “Pentimalli Paolo VI Campanella”, e la Dott.ssa Daniela Perrone, per l’Istituto “San Luca Bovalino”. Il Giffoni Film Festival si è confermato, pertanto, come uno dei più autorevoli appuntamenti cinematografici internazionali rivolti alle giovani generazioni. A renderlo tale è stata, ancora una volta, la sua capacità di porre i ragazzi al centro dell’esperienza culturale, non come meri fruitori passivi di contenuti, ma come attori attivi di un processo educativo fondato sull’interazione, sull’ascolto e sulla condivisione. Durante la giornata, intensamente vissuta all’interno del programma ufficiale del Festival, gli allievi sono stati tra l’altro coinvolti in una pluralità di attività formative e culturali: dalle proiezioni cinematografiche agli incontri con autori, registi e artisti, passando per i dibattiti e i momenti di confronto collettivo. In questo ampio e denso contesto, l’esperienza del cortometraggio “Un nuovo volto per Polsi” ha senz’altro rappresentato un esempio emblematico di come il linguaggio filmico possa trasformarsi in veicolo di educazione valoriale, promuovendo il rispetto delle radici culturali, la riflessione su tematiche sociali e la valorizzazione dell’identità territoriale di appartenenza. La ricaduta educativa dell’evento si è manifestata, dunque, in una molteplicità di direzioni. Innanzitutto sul piano cognitivo, dal momento che l’esperienza ha stimolato il pensiero critico, incoraggiato l’analisi narrativa e al contempo sollecitato la comprensione di fenomeni complessi attraverso forme simboliche e visive. In secondo luogo sul piano emotivo e relazionale, favorendo tra gli allievi l’esercizio delle forme dell’empatia, il riconoscimento delle emozioni proprie e altrui e il dialogo interpersonale. Infine sul piano creativo e progettuale, consentendo ai ragazzi di esplorare nuove modalità espressive attraverso lo sviluppo di competenze trasversali, utili sia in ambito scolastico che nello svolgimento della vita quotidiana. L’esperienza vissuta al Giffoni Film Festival 2025, tuttavia, si è configurata anche come un vero e proprio laboratorio educativo interdisciplinare, in cui il cinema si è creativamente fatto linguaggio pedagogico, spazio di cittadinanza attiva e strumento privilegiato per l’educazione alla complessità contemporanea. Una prospettiva di senso, questa, pienamente incarnata e rappresentata dal cortometraggio “Un nuovo volto per Polsi”, la cui azione simbolica e narrativa ha inteso mettere in discussione le ragioni di un impianto culturalmente pregiudiziale, che troppo spesso ha associato lo stesso contesto geografico e culturale polsiano all’esclusiva presenza e influenza fenomenologica della ‘Ndrangheta. Il filmato ha invece inteso offrire una narrazione del tutto alternativa, appunto per questo autentica e rigenerativa, fondata su un consapevole processo di decostruzione simbolica e culturale del territorio, volto a contrastare stereotipi sedimentati e visioni non raramente distorte. Una nuova e audace dimensione interpretativa, questa, che è stata significativamente riassunta dalle parole del Dirigente Scolastico Prof. Domenico Pirrotta, che a margine della proiezione – oltre a esprimere le vive congratulazioni all’ideatrice, Prof.ssa Francesca Moricca – ha voluto sottolineare il valore dell’iniziativa, elogiando “il coraggio interpretativo e l’impegno degli allievi, i quali partendo da Gioia Tauro hanno creduto fortemente nel progetto, facendolo proprio e trasformandosi in veri e propri portatori di un messaggio di speranza. Attraverso questo cortometraggio – ha aggiunto il Preside – i nostri studenti non solo hanno dato voce a una narrazione nuova e autentica su Polsi, ma hanno anche lanciato un segnale forte e simbolico per tutta la Calabria: un invito a guardare oltre i pregiudizi, riscoprire il valore profondo del territorio e a credere nella possibilità del cambiamento. Agli allievi della Scuola “Pentimalli Paolo VI Campanella” va per tutto ciò il merito di aver contribuito a proporre un linguaggio evocativo del cinema, incoraggiando in questo modo un diffuso percorso di riappropriazione collettiva del patrimonio identitario polsiano, restituendone la complessità storica e antropologica e promuovendone una lettura emancipata rispetto alle narrazioni egemoniche legate alla criminalità organizzata. In tal senso – ha concluso il Dirigente Domenico Pirrotta – l’opera proposta all’evento internazionale “Giffoni film festival 2025” si configura come un dispositivo educativo trasformativo, capace non solo di valorizzare la memoria storica e le altezze della dimensione spirituale del luogo, ma anche di attivare processi di riflessione critica, coscienza civica e responsabilità etica. Il potenziale formativo dell’iniziativa risiede in definitiva nella sua capacità di coniugare educazione al patrimonio, educazione alla legalità e formazione identitaria, aprendo nuovi orizzonti di senso e di appartenenza in modo particolare per le nuove generazioni”.