Iran: agiremo se gli Usa torneranno nel Golfo

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Ieri nuovo test missilistico, sarebbero in grado di colpire Israele e le basi Usa

Iran: agiremo se gli Usa torneranno nel Golfo

Ieri nuovo test missilistico, sarebbero in grado di colpire Israele e le basi Usa

 

 

(ANSA) TEHERAN  – Il capo delle forze armate iraniane ha detto che l’Iran agirà se una portaerei americana tornerà nel Golfo. Il generale Ataollah Salehi, citato dall’agenzia Fars, ha detto “ho consigliato, raccomandato e avvertito loro (gli americani, n.d.r) sul ritorno della loro portaerei nel Golfo persico, perché non abbiamo l’abitudine di avvertire più di una volta”. Il 29 dicembre l’Iran aveva reso noto che una portaerei americana era stata identificata nella zona delle manovre militari navali iraniane nei pressi dello stretto di Hormuz. La portavoce della 5/a flotta Usa (di stanza in Bahrein), Rebecca Rebarich, aveva spiegato lo stesso giorno che la portaerei Uss John C. Stennis e l’incrociatore lanciamissili Uss Mobile Bay “hanno compiuto un passaggio di routine programmato attraverso lo stretto di Hormuz”. Le due navi americane avevano fatto una sosta nel porto di Jebel Ali, negli Emirati arabi uniti, prima di attraversare lo stretto di Hormuz verso il mar d’Arabia, dove dovevano apportare uno sostegno aereo alle forze della Nato in Afghanistan.

L’Iran ha effettuato ieri con successo il lancio di prova di un missile balistico a lungo raggio nel corso delle esercitazioni navali che sta compiendo nel Golfo Persico: lo ha dichiarato l’agenzia ufficiale iraniana Irna. “Abbiamo collaudato un missile terra-mare chiamato Qader, che è riuscito con successo a distruggere bersagli predeterminati nel Golfo” Persico, ha scritto l’Irna citando il portavoce delle manovre navali iraniane, l’ammiraglio Mahmud Mussavi. Poche ore prima Mussavi aveva annunciato il lancio di prova del Qader (Capace) e di un altro missile balistico a lungo raggio, il Nour. Il collaudo era già stato annunciato e poi smentito due giorni fa.
Da 10 giorni (dal 24 dicembre) l’Iran sta conducendo un’esercitazione navale nel Golfo Persico, dopo aver minacciato la chiusura dello Stretto di Hormuz, passaggio obbligato di tutte le rotte petrolifere dal Golfo, in un crescendo di tensione con l’Occidente. In questi giorni Teheran ha annunciato e poi smentito almeno una volta il lancio-test dei suoi missili balistici a lungo raggio – in grado di colpire Israele e le basi Usa – e ieri ha annunciato il collaudo avvenuto di un missile terra-aria.

DIFESA USA, DISPIEGAMENTO IN GOLFO CONTINUERA’ – Gli Stati Uniti continueranno a dispiegare le loro navi da guerra nel Golfo. Lo ha detto il comandante Bill Speaks, un portavoce della Difesa Usa, alla Reuters dopo che l’Iran ha minacciato di agire se una portaerei americana tornerà nel Golfo. “Si tratta di movimenti regolarmente programmati e in accordo con i nostri impegni a lungo termine per la sicurezza e la stabilità della regione e in sostegno alle operazioni in corso”, ha detto Speaks. “La Marina militare – ha aggiunto – opera in base alle convenzioni marittime internazionali per mantenere un costante stato di alta vigilanza per assicurare un continuo e sicuro flusso del traffico marittimo in acque fondamentali per il commercio globale”.