Importante successo per la prima fase del Cittanova Festival delle Tradizioni di Piazza San Rocco

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Con un trionfo di musica, partecipazione e cultura si è conclusa la prima fase del Cittanova Festival delle Tradizioni di Piazza San Rocco, che ha trasformato per più giorni il cuore della città in un palcoscenico vivo, animato e condiviso, capace di richiamare migliaia di cittadini e visitatori.
La manifestazione, che ambisce ad inserirsi tra gli appuntamenti culturali della regione, per destagionalizzare l’offerta turistica e culturale, ha visto susseguirsi eventi di grande spessore e momenti di autentica valorizzazione delle radici popolari.
Cittanova ha ospitato il Tradizionandu Festival, rassegna dedicata alle sonorità popolari del Sud Italia. Un’esperienza che ha fatto risuonare in piazza canti, danze e strumenti che raccontano storie di comunità, identità e appartenenza.
Il cartellone ha inoltre abbracciato i Festeggiamenti Civili in onore di San Rocco, figura da sempre molto cara alla comunità cittadina. Un’occasione che ha unito momenti di devozione popolare e iniziative culturali, mantenendo un legame profondo con “la tradizione della terza domenica di settembre”.
Grande attenzione è stata riservata alla scelta degli artisti e alla qualità dell’offerta musicale. Ogni concerto ha visto alternarsi sul palco ensemble di almeno sei elementi, tra musicisti professionisti, percussionisti internazionali, batteristi, vocalist e interpreti che non si sono limitati a “fare spettacolo”, ma hanno proposto musica vera, radicata nella cultura popolare e al tempo stesso aperta alla contaminazione. Un livello artistico alto e coerente con la missione del festival: valorizzare le tradizioni con strumenti contemporanei e professionali.
La serata di ieri, 22 settembre, ha rappresentato il momento clou dell’intera programmazione musicale. Piazza San Rocco ha accolto due autentici protagonisti della scena musicale italiana e internazionale: Tony Esposito ed Eugenio Bennato. Le loro performance hanno offerto al pubblico un viaggio sonoro indimenticabile, capace di unire ritmi mediterranei, contaminazioni partenopee e atmosfere internazionali. Un concerto che ha scaldato i cuori di una piazza gremita, dimostrando ancora una volta come la musica popolare possa essere allo stesso tempo tradizione, innovazione e linguaggio universale.
Il successo di questa prima fase del festival ha rappresentato, non soltanto un’occasione di intrattenimento, ma uno spunto per costruire un vero motore di sviluppo sociale, turistico ed economico, capace di attrarre visitatori, accrescere il senso di comunità, sostenere le attività commerciali, l’accoglienza e l’immagine positiva del territorio.
In quest’ottica si inserisce anche il prossimo appuntamento con Cittanova Floreale, in programma il 27 e 28 settembre all’interno della splendida Villa Comunale Carlo Ruggiero, che per due giornate diventerà un vero e proprio giardino incantato, con esposizioni botaniche, piante rare, fiori e iniziative dedicate alla natura e al paesaggio.
Le associazioni Il Faro ETS (che in questi ultimi anni ha coordinato i festeggiamenti civili in onore di San Rocco), Lato2 e associazione pro- fondazione Carlo Ruggiero, promotrici e organizzatrici del festival, hanno sottolineato come l’esperienza di quest’anno abbia sancito la nascita di un vero e proprio patto sociale tra realtà diverse ma unite da una visione comune: mettere la cultura al centro della vita comunitaria, costruendo insieme occasioni di crescita, dialogo e sviluppo.
Nel ringraziare l’amministrazione comunale, le forze dell’ordine, la PRO.CIV. per il sostegno logistico e s gli sponsor per quello economico, le associazioni hanno ribadito che il festival non rappresenta soltanto un momento di spettacolo, ma una scelta strategica per rafforzare il ruolo della cultura come strumento di coesione, innovazione e identità condivisa.
Questa prima fase del Cittanova Festival delle Tradizioni di Piazza San Rocco si chiude dunque con un bilancio più che positivo, che conferma Cittanova come punto di riferimento per la promozione culturale e la valorizzazione delle tradizioni calabresi.