Il Sindaco di Polistena, “La comunità Luigi Monti non deve chiudere”

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Siamo solidali e vicini alla Comunità Luigi Monti che attraverso una nota indirizzata a più enti ha prospettato uno scenario irricevibile, ovvero la possibile chiusura della struttura che opera a Polistena da una storia lunga cent’anni.

Polistena e il territorio non possono infatti permettersi di perdere una realtà che nel tempo ha costituito un valido punto di riferimento per generazioni di giovani e minori in difficoltà.

Per tali motivi siamo schierati al fianco Comunità e di tutte quelle persone che vi lavorano e operano animate da sentimenti di solidarietà, cura e amore per tutti gli ospiti. Nei giorni scorsi abbiamo avuto un incontro in Comunità dove, per quanto di competenza dell’ambito, ci siamo impegnati a velocizzare procedure e adempimenti. Ma la Comunità Luigi Monti di Polistena è convenzionata anche con altri ambiti della Calabria per il 50% delle sue attività.

È ora che la Regione Calabria batta un colpo, comprenda che il nuovo sistema di trasferimento dei fondi agli ambiti e, tramite essi, alle strutture convenzionate, non funziona, determinando nella migliore delle ipotesi ritardi inaccettabili nei pagamenti.

Proponiamo a tal proposito, anche attivando un tavolo regionale e con il Forum del Terzo settore, una revisione del sistema di ripartizione delle risorse tra ambiti (attualmente suddivisa in base alla popolazione ed al numero degli ospiti) e maggiori certezze e tempestività nell’anticipazione (almeno bimestrale) delle risorse che diversamente non potrebbero essere liquidate puntualmente alle strutture aventi diritto. Nel recente passato, anche a causa dell’appesantimento della burocrazia e delle stringenti nuove regole per l’accreditamento delle strutture, la casa famiglia delle suore della Carità ha interrotto la sua missione solidaristica al servizio dei più deboli. Non possiamo permettere che questo accada per i frati concezionisti della Comunità Luigi Monti.

Per tali motivi l’Amministrazione Comunale di Polistena, oltre a chiedere l’istituzione di un tavolo regionale, sosterrà qualunque forma di agitazione e protesta che nei prossimi giorni si intenderà portare avanti a tutela del territorio.