Il dramma in Calabria. Bambina di 8 anni annegata in piscina. Tre gli indagati, tra cui l’amministratrice del parco acquatico
Lug 02, 2025 - Giuseppe Larosa
Per la tragedia della bambina di otto anni annegata nel parco acquatico “Santa Chiara” di Rende sono state iscritte nel registro degli indagati tre persone. La piccola Simona Vanessa Szilagyi era di origine romene e stava nella struttura insieme ad alcuni familiari maggiorenni, di colpo mentre si trovava in acqua si è sentita male e per queste prime notizia frammentarie, si fa avanti l’ipotesi di una congestione, ma sarà l’autopsia disposta per oggi a chiarire ogni dubbio in merito ad un evento tragico come la perdita di una vita e per giunta di una bambina di soli 8 anni.
Sulla tragica scomparsa della bambina la Procura di Cosenza, coordinata dal procuratore capo Vincenzo Capomolla, ha aperto un fascicolo e l’iscrizione sarebbe un “atto dovuto” anche per consentire agli indagati di partecipare all’autopsia. Il pm di turno è Bruno Antonio Tridico che ha affidato l’esame autoptico al medico legale Silvio Berardo Cavalcanti. Gli indagati sono l’amministratrice della Marconi Village srl (la societa’ che gestisce il parco acquatico), Maria Candelaria De Rose, il suo convivente Antonio Fusinato e una bagnina. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Giuseppe De Marco, Francesco Turco e Ugo Ledonne.
I FATTI
Così, da una prima e sommaria ricostruzione e secondo alcune testimonianze dei presenti, la bambina sarebbe entrata in piscina percorrendo un metro in acqua, ma a un certo punto avrebbe perso il contatto con il fondo della piscina. Immediati i soccorsi anche da parte di due infermieri non in servizio che erano presenti nella struttura e che hanno cercato di rianimare la piccola, ma senza fortuna e per lei non c’è stato nulla da fare. La struttura è stata sequestrata, mentre le indagini sono coordinate dal capitano della Compagnia dei carabinieri di Rende Andrea Aiello.