I Carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale sequestrano 70 armi di interesse storico
Nov 29, 2013 - redazione
Sono state individuate nei locali della Galleria Nazionale di Cosenza, presso “Palazzo Arnone”, all’interno di tre casse semiaperte ed incustodite
I Carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale sequestrano 70 armi di interesse storico
Sono state individuate nei locali della Galleria Nazionale di Cosenza, presso “Palazzo Arnone”, all’interno di tre casse semiaperte ed incustodite
Nella mattinata odierna, militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio
Culturale di Cosenza, a seguito di provvedimento emesso dalla Procura della
Repubblica di Cosenza, sequestravano complessive 70 armi, di vario tipo e
genere, individuate nei locali della Galleria Nazionale di Cosenza, presso
“Palazzo Arnone”, all’interno di tre casse semiaperte ed incustodite. L’esame di
tali contenitori consentiva di riscontrare la presenza al loro interno di:
– 33 pistole di varia forma e modello, di cui molte ad avancarica;
– 14 fucili di varia forma e modello, di cui diversi ad avancarica;
– 1 fucile mitragliatore STEN-MK II munito di caricatore;
– 1 pistola mitragliatrice UZI semi automatico, munito di doppio
caricatore;
– 2 sciabole complete di custodia;
– 2 bastoni apparentemente animati;
– 1 bilancino in ottone;
– strumenti vari per la pulizia e l’utilizzo delle armi.
Le immediate indagini avviate da questo Nucleo e coordinate dalla Procura
della Repubblica di Cosenza, nelle figure del Sostituto Procuratore Antonio
Cestone e del Procuratore della Repubblica Dario Granieri, permettevano di
appurare, inoltre, che:
– si trattava di armi cedute nel 2006, dal 10° CE.RI.MANT di Napoli
all’allora Soprintendente B.S.A.E. e valutate da questi di rilevante
interesse storico e perciò destinate al Museo delle Armi, Divise e
Decorazioni dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro;
– sussistevano evidenti contrasti tra l’elenco rilasciato dal 10°
CE.RI.MANT di Napoli e quello trasmesso al Museo delle Armi, Divise e
Decorazioni della Provincia di Catanzaro;
– almeno 6 pistole tra quelle sequestrate non facevano parte dell’elenco
del 10° CE.RI.MANT;
– sia in ordine alla detenzione che allo spostamento delle suddette armi
non vie erano comunicazioni alla competente Autorità di P.S. ;
– allo stato, risultavano mancanti le seguenti armi:
2 sciabole;
2 pugnali di epoca fascista;
8 pistole di vario genere;
2 fucili.
Le ipotesi di reato per cui si procede, a carico di ignoti, vanno dal furto
aggravato, all’uso improprio di beni culturali ed alla detenzione illecita di armi
comuni da sparo e da guerra.