Gli affondi di Lino Polimeni contro il presidente Roberto Occhiuto. Il conduttore televisivo: “promesse tradite e moralità dimenticata “

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L’IMPERATORE DELLA CALABRIA: ROBERTO OCCHIUTO, PROMESSE TRADITE E MORALITÀ DIMENTICATA.

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha ormai guadagnato, ironicamente, il titolo di “imperatore della Calabria” per il modo in cui ha gestito incarichi e promesse elettorali. Nominare come dirigente generale del Dipartimento Risorse Umane a Marina Patrizia Petrolo, moglie di un indagato, Antonio Daffinà, già vicino a lui, non è solo una questione di opportunità, ma anche di moralità dimenticata. Prima delle elezioni si chiedono voti a tutti, ma poi al governo si dovrebbero ricordare le promesse e la trasparenza.

E non è solo questo: Occhiuto ha tradito non solo i calabresi, ma anche i consiglieri regionali e gli accordi politici presi. Ha tradito Pino Galati, ha tradito Rosario Succurro e ha evitato di far entrare molte persone con lo scivolamento, tradendo così gli accordi regionali per pura convenienza. Prima di chiudere, dunque, parliamo di promesse elettorali tradite, di consiglieri e accordi regionali traditi, e di una moralità che sembra ormai un ricordo lontano.

Il presidente Occhiuto, facendo così, non sta forse sfidando anche la magistratura e la procura di Catanzaro? È questa la Calabria che vogliamo? La verità di Lino Polimeni, senza paura.