Giuseppe Sculli, quando Locri era rappresentata in Serie A

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La stagione è pressoché terminata, almeno a livello nazionale ed europeo. Per la prima volta, però, i più importanti club del mondo dovranno continuare a correre anche nella prima parentesi estiva con il mondiale loro riservato. Per il nostro Paese ci saranno due squadre a dare battaglia: Inter e Juventus. Due team che superscommesse.it posiziona tra le favorite confrontando le loro quote nel Mondiale per club. Un calcio estivo diverso da quello cui si era abituati fino all’anno scorso, quando le amichevoli e i ritiri sulle montagne la facevano da padroni, attendendo agosto per la ripresa delle ostilità. Un pallone più lento, fatto di campioni e ottimi giocatori, che in qualche modo hanno lasciato il segno nelle squadre di appartenenza. Tra questi, ce n’è uno che arriva dalla locride. È Giuseppe Sculli, ala destro o sinistra e seconda punta classe ‘81. Piede destro, 178 centimetri. Una promessa che per alcuni tratti della sua carriera ha fatto parlare di sè il calcio italiano. Anche quello della Nazionale U21.

La gavetta: dal Crotone al Messina

Il talento non tarda mai a farsi notare. E nel 1996 Sculli entra nell’orbita della Juventus, la Vecchia Signora degli anni d’oro: finalista in Champions, vincitrice dello Scudetto, della Supercoppa Europea e dell’Intercontinentale. Troppo poco spazio in una squadra di fenomeni. Giuseppe sbarca a Crotone in prestito, e ci resta per due stagioni, biennio 2000-2002. Colleziona 51 presenze e otto reti in Serie B. Dal 2003 inizia un percorso frammentato in Serie A. Rimbalza di anno in anno da una società all’altra: Modena (31 partite e otto gol), Chievo (18, due), Brescia (28, zero) e Messina (34, due). Il rendimento è altalenante e proprio con i siciliani retrocede in B nel 2005-2006. Ma il talento resta a galla e Giuseppe passa al Genoa di Gian Piero Gasperini, che lo aveva allenato nel settore giovanile bianconero.

Tra Genoa e Lazio

Sculli resta nella città della Lanterna per cinque stagioni, dal 2005 al 2011. Colleziona 125 presenze e 22 reti e partecipa con quattro gol alla promozione del Grifone in Serie A nel 2006. Memorabile anche  il gol del 17 settembre 2009, al debutto nelle coppe europee. Giuseppe va subito a segno contro lo Slavia Praga. È il momento della crescita. Il futuro inizia a prendere forma e Genova lo aiuta a compiere il salto di qualità. Il grande momento arriva a gennaio 2011, quando si materializza il sogno della squadra di blasone. Firma per la Lazio. Quella con i biancocelesti è una stagione in cui il ragazzo di Locri segna quattro reti in 24 partite. 

Ma il sogno si incrina con il rientro a Genova nell’anno successivo. Tre gol in 17 gare. Il Grifone si salva all’ultima giornata. Giuseppe ha 31 anni e il tempo del grande salto è solo proiettato nel passato. Dal 2012 in poi rimbalza tra Genoa e Lazio, con l’esperienza intermedia a Pescara dove segnerà il suo ultimo gol, nel 2013. è tempo di resoconti. A carriera finita, nel 2019, Sculli guarda indietro con qualche rimpianto. Forse avrebbe potuto ambire a palcoscenici migliori, nonostante lo score reciti 81 reti in 372 partite. E i grandi ricordi del bronzo olimpico e dell’Europeo under 21 nel 2004.

<h2> Palmares: Bronzo olimpico ed Europeo U21 nel 2004

Il ragazzo di Locri conquista il suo primo titolo internazionale alle Olimpiadi di Atene nel 2004: medaglia di bronzo nella finale di Salonicco contro l’Iraq. È l’Italia U23 dei giovanissimi Chiellini, De Rossi, Gilardino e Pirlo. Ma quello è un anno fortunato per gli azzurri. Con la maglia U21 Giuseppe conquista anche l’oro agli Europei di Germania 2004. Decisiva è la finale di Bochum contro Serbia e Montenegro: un 3-0 che porta sul gradino più alto del podio il collettivo di Gentile. Infine, l’argento ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi nel 2001. Tre ricordi indelebili. Tre ricordi che meritano un posto nella sua memoria.