La procura generale ha chiesto al Pm di conoscere la sua posizione

 

 

(ANSA) – CATANZARO – Slitta la deposizione del maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Chiaravalloti nell’ambito del processo di primo grado scaturito dall’inchiesta Why Not, sui presunti illeciti nella gestione dei fondi pubblici, che vede imputate 27 persone. Stamane i sostituti procuratori generali, Massimo Lia ed Eugenio Facciolla, nel corso del processo, hanno reso noto di aver chiesto alla Procura della Repubblica di Catanzaro di conoscere la posizione del sottufficiale dei Carabinieri ma di non aver ricevuto ancora nessuna risposta. Per questo motivo i giudici del tribunale hanno deciso di rinviare la deposizione del militare alla prossima udienza prevista per il 14 novembre. Nei confronti del maresciallo Chiaravalloti si ipotizza che ci sia una indagine dopo che il giudice per le udienze preliminari, Abigail Mellace, aveva chiesto la trasmissione degli atti alla Procura di Catanzaro per valutare se il sottufficiale, durante le indagini, avrebbe commesso delle violazioni. In particolare il Giudice aveva fatto riferimento ai rapporti intercorsi tra Chiaravalloti e Caterina Merante, la principale teste d’accusa e imputata nel processo. Dagli atti inviati alla Procura emergerebbe che la Merante avrebbe indicato al maresciallo dei carabinieri i nomi da inserire in un decreto di perquisizione. Nel corso dell’udienza di stamane sono stati sentiti alcuni lavoratori della Why Not i quali hanno raccontato le attività svolte nell’ambito dei progetti finanziati dalla Regione Calabria con i fondi pubblici.

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