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Voragine in Via Pizi a Gioia Tauro: pericolo quotidiano ignorato

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Di Clemente Corvo

Il cuore pulsante di Gioia Tauro nasconde una cicatrice profonda che nessuno sembra voler medicare. In Via Pizi, non lontano dall’ufficio postale centrale, una voragine si è spalancata, minacciando l’incolumità dei cittadini e mettendo a dura prova la pazienza di chi abita in una delle vie più trafficate della città. Il pericolo è palpabile: la strada, percorsa ogni giorno dai portalettere in moto, si è trasformata in un campo minato. Le piogge hanno aggravato la situazione, trasformando semplici dislivelli in vere e proprie trappole urbane. Eppure, nonostante le segnalazioni ripetute e l’appello alla responsabilità, il tratto di strada giace nell’abbandono. Le domande della comunità si accavallano come le onde del mare in tempesta: Quanto costerebbe al Comune di Gioia Tauro riparare questo tratto di asfalto? Perché non si fa affidamento sulla manodopera degli impiegati comunali? E soprattutto, perché le legittime preoccupazioni dei cittadini vengono trascurate? In un mondo ideale, i progetti ambiziosi di rinnovamento urbano avrebbero il loro posto, ma la realtà cruda e spietata è che qui si lotta per la sicurezza quotidiana. Non si tratta di chiedere la luna, ma di garantire il diritto alla sicurezza per quei coraggiosi che quotidianamente si avventurano in quel tratto di strada per assicurare che la posta raggiunga la sua destinazione. La fotografia della voragine è uno scatto che vale più di mille parole di denuncia: testimonia l’urgenza di un intervento e l’indifferenza di chi dovrebbe agire. La voragine di Via Pizi è una metafora amara di un problema più grande, quello di una comunità che si sente trascurata dai suoi amministratori. È tempo che le parole lascino il posto alle azioni. Prima che l’inerzia si trasformi in tragedia, è fondamentale che le autorità di Gioia Tauro ascoltino l’appello dei suoi cittadini e mettano in sicurezza Via Pizi. Perché la continuità di un servizio essenziale come la consegna della posta non può e non deve essere messa a rischio da una strada dissestata, che è diventata ormai un simbolo di trascuratezza. La sfida è aperta: riparare la voragine non è solo un dovere amministrativo, ma un atto dovuto nei confronti della comunità. Non è più tempo di promesse, è il momento di agire.