Dopo la figuraccia dell’altro ieri e le pose sorridenti da bimbo furbo al cospetto
del leader della Lega Nord Salvini, il Presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro
Cardamone prova a distogliere l’attenzione dei catanzaresi ergendosi a professorino
della coerenza e della giustezza politica. Caro Presidente Cardamone, capisco che
l’arte del distogliere l’attenzione è diventata per lei una necessità politica,
ci siamo abituati. Non c’era bisogno della discesa dell’eroe dei vulcani. I suoi
attacchi concentrici e sguaiati contro altre Istituzioni lasciano trasparire una
pochezza di contenuti pari alla inadeguatezza dell’azione amministrativa del gruppo
di cui lei rappresenta il “la mascotte ” del capo. Il suo tentativo di attaccare
a testa bassa ci consegna, purtroppo, uno svilimento istituzionale del ruolo che
immeritatamente ricopre. Se non fosse per il fatto di sentirmi orgogliosamente catanzarese,
derubricherei la sua doppia funzione di “mascotte ” e di Presidente del Consiglio
a mera rappresentazione teatrale del famoso film di Antonio Albanese “Qualunquemente”.
Purtroppo le sorti della mia Città e il suo morire lentamente non mi consentono
di ridere e di sorridere per le sue uscite da Ultras della peggior destra, da qualche
giorno innamorata del più bieco leghismo anti meridionalista dei vari Salvini, Bossi
e Borghezio. Io mi chiedo se dopo lo show dell’altro ieri non ha pensato, oltre che
a dare il benvenuto al suo nuovo capo politico, di fargli fare un giro per la nostra
città. Conoscendo il suo alto senso delle Istituzioni, ho motivo di credere che
lo abbia fatto e abbia accompagnato il suo nuovo amico “felpato” nei quartieri della
città facendogli notare lo stato della pulizia delle strade o la dignità strutturale
dei cimiteri cittadini. O forse gli ha fatto vedere come funziona la raccolta differenziata
in città e il decoro dei cassonetti che arredano le vie del capoluogo della Calabria.
O, meglio, lo ha accompagnato su Corso Mazzini a fare shopping nei tanti negozi “aperti”
del centro storico. Ne sono sicuro, avrà fatto tutto questo facendo terminare la
visita in felpa al suo illustre ospite facendogli visitare lo stato di assoluta vivibilità
dei quartieri della periferia sud. Caro Presidente Mascotte, la smetta di scimmiottare
il leghismo becero e razzista, la smetta di attaccare il mondo pensando che i catanzaresi
abbiano l’anello al naso. Pensi ad esercitare il suo ruolo istituzionale, se ci riesce.
E, infine, in quanto a trasversalismi guardi a destra del suo scranno in Consiglio
e faccia opera di rimembranza, si accorgerà che chi oggi tenta di fare il sindaco
della repubblica marinara catanzarese è lo stesso che fino a qualche anno fa era
nella parte sinistra dell’aula rossa. Questo è trasformismo. Si concentri di più
su Catanzaro e faccia in modo di non offendere oltremodo i catanzaresi per le sue
nuove amicizie e per l’inadeguatezza conclamata del ruolo che riveste. Nel frattempo,
a ridare un po’ di dignità alla nostra Città ci penserà qualcun altro che, purtroppo,
non frequenta Palazzo De Nobili.
A presto!

Vitaliano Caracciolo (Circolo PD Santa Maria)