Violenze e botte all’ex compagna, “Se non stai con me ti ammazzo”, arrestato un 38enne calabrese nel Reggiano Le conseguenze in caso di “trasgressioni” erano costituite da violenze: schiaffi, calci e, in una circostanza, anche l’utilizzo di una sedia di ferro scagliata dall’uomo che ha colpito la testa della vittima
Atti persecutori aggravati nei confronti dell’ex 39enne, un 38enne calabrese residente a Bibbiano è stato arrestato ieri mattina dai carabinieri di San Polo. Una relazione, quella iniziata tra i due nel dicembre del 2020, costellata di violenze che, per mesi, la donna ha subito passivamente restando in silenzio nonostante la paura e il terrore che viveva. Alla base dei maltrattamenti l’ossessiva gelosia dell’uomo che le impediva di parlare con persone di sesso maschile pretendendo di conoscere ogni suo spostamento.
Le conseguenze in caso di “trasgressioni” erano costituite da violenze: schiaffi, calci e, in una circostanza, anche l’utilizzo di una sedia di ferro scagliata dall’uomo che ha colpito la testa della vittima. Ricorsa alle cure mediche, la donna non aveva mai dichiarato le vere origini delle lesioni ma, con il passare del tempo, ha maturato la decisione che quella relazione malata doveva finire. Ha incominciato ad aprirsi parlando con amici e familiari, ma, quando esternava tali intenzioni al compagno, lui la riempiva di botte minacciandola di morte con frasi del tipo “se non stai con me ti ammazzo”, “ti brucio”, “ti getto su un canale” “ti spacco la testa”.
Una situazione insostenibile per la donna che, oltre ad essere stata costretta a cambiare le sue abitudini di vita e a convivere in un perenne stato d’ansia, aveva maturato anche la decisione di farla finita pur di non vivere tale incubo. Ieri mattina l’epilogo quando la 39enne, tornata a casa, dopo essere stata da un amico proprio per evitare di imbattersi nell’uomo, si è ritrovata dentro casa seduto in cucina il suo compagno che, probabilmente utilizzando una copia delle chiavi, era entrato dentro fraudolentemente.
La donna ha cercato di fuggire, ma è stata presa dall’uomo che, con la forza, l’ha riportata a casa buttandola sul letto e stringendole le mani sul collo. L’amico che l’aveva accompagnata a casa e che stava fuori, accorgendosi di quel che era accaduto, ha chiamato i carabinieri di San Polo che sono arrivati sul posto. I militari hanno trovato la casa in disordine, a conferma della colluttazione tra i due mentre, sul corpo dell’uomo e della donna, sono stati notati i segni di una lite. I due sono stati portati in caserma dove la donna ha trovato la forza per formalizzare la denuncia raccontando mesi di violenze subite mentre l’uomo, vista la flagranza di reato, è stato arrestato.
C’è da aggiungere che, prima dell’arrivo della donna, l’uomo aveva frugato tra gli effetti personali della donna e aveva trovato una lettera in cui la 39enne manifestava tutta la sua sofferenza: lettera che l’uomo, prima di usare violenza sulla donna, ha bruciato e i cui resti sono stati rinvenuti dai carabinieri durante l’intervento.
(Fonte: reggiosera.it)