di Carmelo Nicotera
Si è conclusa con una sconfitta agrodolce la splendida cavalcata degli Allievi della Reggina Calcio. Come spesso accade nelle migliori trame cinematografiche, il finale di questo lungo percorso calcistico ha lasciato l’amaro in bocca in tutti gli sportivi della provincia reggina che coltivavano la speranza di un sogno: cucire sulla maglia amaranto il primo scudetto della sua storia. Troppo forte la compagine piemontese del Novara per i talenti in erba della società di Lillo Foti. Dopo una prima frazione di gioco conclusasi in parità, nella ripresa si è assistito alla travolgente predominanza fisica e tecnica dei piemontesi che hanno legittimato con un netto 3 a 0 la mole di gioco prodotta sul prato verde. Lo scudetto finisce a Novara; l’onore e l’orgoglio, però, fanno ritorno a Reggio Calabria.
“Onore ed orgoglio” è dunque il titolo della pellicola girata nei vari campi d’Italia dai campioni del domani cresciuti al Sant’Agata. La regia del lungometraggio è opera del tecnico taurianovese Domenico Zito, abile stratega della tattica, capace di inculcare nei suoi calciatori i valori della disciplina, della lealtà, del rispetto dell’avversario, ma – cosa ben più importante – ha permesso loro di dare libero sfogo alle proprie peculiarità tecniche, restituendo quel tocco di romanticismo, di magia, a quella che è la vera essenza del calcio: la gioia di rincorrere un pallone senza l’assillo, la smania, di dover vincere a tutti i costi. Attori protagonisti, invece, sono tutti gli Allievi della Reggina, quei ragazzi che hanno trascinato nel vortice della passione migliaia di appassionati di questo gioco. Hanno scritto una pagina indelebile nella storia centenaria della squadra dello Stretto; hanno profuso impegno, lacrime e sudore per il raggiungimento di un obiettivo; hanno restituito credibilità ad un sistema ormai improntato esclusivamente al successo, alla ricerca di un miglior contratto remunerativo, all’imperante obbligo di arrivare alla celebrità. Domenico Zito ha scritto la sceneggiatura di questo fantastico kolossal Made in Reggio Calabria. L’Oscar alla recitazione, all’interpretazione del calcio, spetta di diritto al gruppo di professionisti che ha rubato la scena a giocatori più affermati e blasonati. I loro gesti tecnici, la coesione del gruppo, la voglia di competere con avversari più blasonati, sono le immagini più belle, la locandina di presentazione di questa splendida trama a tinte amaranto.
I titoli di coda, purtroppo, accompagnano la delusione e l’amarezza per un traguardo sfiorato. Sul megaschermo della storia della Reggina scorrono i nomi degli atleti, del tecnico, di tutte le componenti che hanno contribuito a cullare il sogno del tricolore al petto. La squadra amaranto – molto probabilmente – cambierà volto, si affiderà ad altri proprietari, chiuderà un ciclo importante che l’ha portata anche nell’élite del calcio che conta. In cima a questi traguardi, un posto d’onore sarà sempre riservato a questo piccolo capolavoro calcistico targato “Zito&Allievi”. La musica di sottofondo è il rotolio di quel pallone sull’erba che inebria chi gode della bellezza di questo sport. Si accendono le luci, la pellicola è finita. Negli occhi rimane il colore della speranza, della passione. Perché vincere non è l’unica cosa che conta.