Vincenzo Speziali, “Spiego anche attraverso la stampa, ai cittadini, la valenza del progetto di Renzi e la mia adesione ad Italia Viva”
Apr 08, 2024 - redazione
D: Vincenzo Speziali, lei, democristiano a tutto tondo, coerente con la sua storia, è contento dibessere approdato -come da noi anticipato in esclusiva e secondo notizie certe- nel Partito di Renzi?
R: Ovviamente, ma più di un approdo è un ritrovarsi con gente perbene, politici sublimi, donne e uomini, con cui si può fare squadra e costruire qualcosa. Poi, è notorio quanto io abbia affetto e stima per Matteo Renzi, unico fuoriclasse ed autentico ‘cavallo di razza’, della politica italiana. Non solo nel tempo triste e decadente che viviamo, poiché sennò sarebbe troppo facile primeggiare con molti ‘nani’, ma in riferimento persino ai tempi passati. Ovviamente parlo dei bei tempi democristiani, da dove pure lui proviene e non e` un mistero per nessuno.
D: Lei, ha anche un buon rapporto, con Maria Elena Boschi, giusto?
R: L’On. Maria Elena Boschi è una persona eccezionale, garbata, assolutamente preparata, autorevole come pochi, insomma, un’autentica risorsa, non solo in termini politici, partitici o parlamentari, bensì istituzionali. Pochi hanno il suo valore, benché non si può dimenticare la competenza dell’On. Luigi Marittin, così come quella dell’On.Davide Farone o della Sen. Raffaella Paita. In più, ricordo sempre le battaglie a favore di dignitosa dinamicità civile, nell’ambito della legislazione sul lavoro, pur modulata alla nostra contemporaneità, quindi rapportata ad una sdregolata incertezza, dovuta al capitalismo finanzanziario e non a quello economico, che ha visto protagonista l’ex Ministro Teresa Bellanova. Quest’ultima si è sempre cimentata e con abnegazione encomiabile in e nel merito, ma purtroppo, proprio la stessa Bellanova, in luogo ad una falsa narrazione, è stata costantemente mistificata ed avversarta.
D:Cosa dovrebbe fare per lei un parlamentare europeo?
R: Più volte ho ribadito che suddetto ruolo è fondamentale per il rilancio di ogni area depressa, quale è ancora, purtroppo, il nostro Mezzogiorno d’Italia, abbandonato al suo triste destino, negli anni che vanno dal 1994, fino al 2014, allorquando cominciò ad operare il Governo Renzi, che difatti mise in piedi iniziative positive e concrete, non certo il ‘metadone sociale’ del Reddito di Cittadinanza, made in ‘Cinquestalle’ (proprio ‘Cinquestalle’, non Cinquestelle). Bisogna pensare e operare per l’ntero Sud Italia, facendo si che diventi una piattaforma territoriale integrata, capace di offrire un’area territoriale interconnessa per lo sviluppo economico, agroalimentare, turistico, culturale (riattivando il concetto dei famosi ‘giacimenti culturali’, per l’appunto). In più difendere ruolo e prerogative del porto di Gioia Tauro, così come potenziare e ammodernare con l’utilizzo di ogni fondo, tutte le infrastrutture che sono state inziate e oggi si vedono monche, quasi fossero cattedrali nel deserto (ne è un esempio la Bovalino/Bagnara). E poi il ruolo di parlamentare eletto, perciò non cooptato, può dare autorevolezza nel rappresentare le giuste istanze dei cittadini, cioè i loro diritti acquisiti e le lecite aspettative. Ma la cosa più importante, rimane quella che chi come me dovesse andare a Bruxelles o a Strasburgo, deve contare su una rete di conoscenze consolidate, per quanto concerne i ‘meccanismi complessi’ e, quindi deve contare su amicizie vere con coloro i quali saranno ai vertici delle Istituzioni UE. Io so e tutti sanno i rapporti che ho e quanto posso efficacemente produrre, in base alla vera conoscenza dei vari dossier.
D: Desidero farle una domanda non solo politica, bensì personale. Lei ha sempre avuto un rapporto forte con l’On.Cesa e ha militato storicamente e coerentemente nell’UDC dopo la dissoluzione della storica Democrazia Cristiana, ma adesso ‘rompe’ il sodalizio proprio con Cesa. Ci vuol dire qualcosa in merito?
R: Vorrei evitare di tornare su questo argomento, poiché ormai è un capitolo chiuso! Certo, ho dolore, un grandissimo dolore, pur se non ne ho colpa e posso dirle -anche al netto di evidenze e testimoni- come eravamo d’accordo circa il fatto che io ‘aprissi la strada’ non a me personalmente, bensì all’intero Partito, verso il ‘campo giustobe naturale’, ovvero quello a guida di Matteo Renzi, con cui per altro lo stesso Pier Ferdinando Casini ha un ottimo rapporto personale e guarda con attenzione. Poi, si sono inserite logiche perversamente personalistiche, tra l’altro di gente come questo Patricello, il quale ogni volta si candida il liste diverse e mai, dico mai, si è visto in Calabria, da quando circa vent’anni fa è stato eletto la prima volta, ne` mi risulta essersi interessato al nostro territorio. Invece, tal costui si è interessato ad altro e presto o tardi potremmo avere un qualche riscontro. Insomma, parliamo di uno aduso a fare ‘l’invasore’ (ovviamente politicantemente, essendone politicante), non solo dei Partiti a cui non appartiene, bensì nei vari territori del Collegio, di cui poi, puntualmente, si disinteressa, salvo cercare al momento delle elezioni, la questua elettorale. Non glielo consentiro` affatto, anzi ho già detto, informalmente ad amici personali -poiché ho dei rapporti umani con tanti- i quali alcuni si ritrovamo nella Lega, che saranno i buoni ultimi ad essere destinatari circa il prossimo ed inevitabile ‘tradimento’, del soggetto. Non mi meraviglierei, difatti, che a breve, qualora fosse eletto -e ripeto qualora!- li possa abbandonare, dopo che tutti loro, gli hanno portato in dote il quoziente, per farsi mantenere il suo effimero scranno a Strasburgo.
D; Alcuni passaggi sull’On. Patricello, non li ho capiti. Li vuole spiegare?
R: Trattasi di questioni politiche e poi come ripeteva Giulio Andreotti, il tempo è galantuomo ed io aggiungo la storia è nobildonna. Poi per altri aspetti non sono io il soggetto preposto, benché come ho detto in altre occasioni, all’On.Cesa, integerrimi interlocutori, al servizio delle istituzioni, pure all’estero, hanno espresso un doveroso e reale punto di vista e qui mi fermo.
D: Non vuole dire altro?
R: Non ne vedo la ragione e non è argomento di intervista!
D: Lei però era d’accordo con la prospettiva dell’alleanza con la Lega?
R: Al pari del mio amico On.Vito Bonsignore, ero d’accordo per un’alleanza -momentanea, ripeto momentanea!- pur che sia, visto che non era e non mi pare oggi ancor di più praticabile, il sodalizio Forza Italia/UdC, per ragioni di intercorse ‘frizioni’ tra l’On.Tajani e l’On.Cesa. Tutto ciò, ormai non è affar mio, epperò poteva valere fino alla generosa e coraggiosa ‘chiamata’ del Presidente Matteo Renzi, il quale ha dimostrato disponibilità, verso chiunque fosse realmente moderato ed europeista. Il tutto, anche assieme all’On.Maria Elena Boschi -e di ciò ne sono testimone diretto- poiché ne avevamo parlato, pure con l’On. Cesa, sino a mercoledì 19 Marzo, allorquando io stesso sali` a Roma, per incontrarci, sebbene separatamente, anche perché loro si erano intravisti in Aula alla Camera. Poi, persino al netto delle testimonianze di tutti i miei familiari in Libano, mia moglie in primis, sempre mi si diceva di andare avanti su questa strada e così ho fatto, poiché sono convinto circa Matteo Renzi e della validità di suddetta proposta, la quale è per noi, a cominciare da me, quella naturale e coerente. Ad ogni buon fine, ho la soddisfazione, oggi più che mai, di esere parte di un grande progetto, che avrà successo e rappresenta una certezza per i cittadini.
D: C’è Amarezza da parte sua?
R: Lei si riferisce all’UdC e a Cesa, oppure a quel piccolo e residuale manipolo da caravanserraglio mediorientale?
D: Certamente a Cesa. È così o no?
R: No, pur se preferisco derubricare il tutto con il termine ‘disilluso disincanto’. Vorrò sempre bene a Lorenzo Cesa, poiche` trentaquattro anni non si cancellano -tanto, difatti, è il tempo da quando lo conosco- epperò, nonostante io abbia un buon concetto personale e persino un affetto amicale verso Matteo Salvini, la nostra storia democristiana, popolare, europeista e moderata, non ci può fare intruppare ‘interna federationis’ in un Gruppo Parlamentare Europeo, dove siedono Marine Le Pen e gli estremisti neonazisti tedeschi di AfD (Alternative für Deutschland). È roba da far rivoltare lo stomaco ai vivi come Pier Ferdinando Casini (il quale è, tra l’altro, il Presidente Onorario dell’Internazionale Democristiana e già Presidente della medesima), oppure il sottoscritto, così come il Presidente del PPE Manfred Weber o Amine Gemayel, attuale leader della stessa Internazionale DC, senza dimenticare tutti i veri democristiani. Al tempo stesso, purtroppo e con dolore, si rivolteranno nella tomba, Aldo Moro e Alcide De Gasperi, per non parlare poi di Mariano Rumor, Flaminio Piccoli ed Emilio Colombo, i quali sono stati persino loro alla guida della DC italiana, dei Governi del nostro Paese e gli ultimi tre financo dell’Internazionale Democristiana.
D: Lei, sta parlando bene sul piano personale di Salvini, ma politicamente cosa pensa?
R: Ne parlo bene sul piano personale, poiché è veramente, almeno secondo il mio modesto giudizio, un uomo perbene, però la politica è un’altra cosa. Precisamente, è sentimento, ma non si fa con i sentimenti. Purtroppo, l’ho capito solo adesso, a cinquant’anni e dopo ben trentaquattro di impegno costante. Intendiamoci, non me ne adonto, poiché ho quindi dimostrato la mia vera indole che tale resterà, cioè quella di un uomo vero, affidabile e per il quale allorquando si dà la propria parola, ciò ha un valore, personale, etico e morale, quindi non me la rimangio mai e poi mai e mai sarà il contrario. Ciò premesso, proprio in virtu` di quanto ho detto adesso e di quanto ho illustrato poc’anzi, pur sapendo perfettamente che l’intimo sentire di Salvini lo porta ad essere alquanto differente dagli estremisti neonazisti, l’esistente configurazione dei suoi alleati è quella da me illustrata, perciò la forma prevale sulla sostanza, in modo plastico ed incontrovertibile. Mi si opporrà che la Lega bossiana ha radici antifasciste, epperò la compagnia di giro europeo, ha fatto sì che tale matrice sia stata totalmente annacquata, se non completamente annullata, magari sull’altare di un fallace calcolo, il quale si rivelerà fallimentare.
D: Cosa accadrà adesso con simile divaricazione tra i democristiani?
R: Ma quale divaricazione? Tutti siamo a favore di Renzi -a cui rinnovo amicizia, stima e riconoscenza- mentre gli altri sono dei singoli, pochissimi singoli. Ho dovuto patire dolori indicibili a fronte di indecorosi ricorsi exstragiudiziali (che ancora persistono) o di deferimento agli organi di garanzia interni e il tutto ha dilaniato e infangato, una bellissima storia politica, quale è stata quella Democristiana. Potrei chiedere in che riunione di Direzione o di Consiglio Nazionale sia stato deliberato l’accordo con la Lega (apparentemente ad usum ‘patricelliani’…è sempre bene stigmatizzarlo), ma servirebbe a farmi soffrire ancora di più. Poi l’ho già detto, voglio bene a Lorenzo Cesa, epperò in cuor mio resto basito, nonostante un mio decoroso e dignitoso silenzio, il quale mi porta alla massima latina ‘nihil commentari’ (nessun commento). Ovviamente e parimenti, chiederò al PPE e all’IdC una presa di posizione, consistente, in varie tappe, in primis nella censura, poi con la sospensione ed infine l’espulsion. Già in settimana, non io, ma altri e autorevoli personaggi esteri si esprimeranno in tal senso. Io comunque la mia scelta l’ho fatta -lo ribadisco- non solo convintamente e in ossequio al nostro ambito naturale, ma pure sulla base di quanto si era concordato
D: Dica la verità come fa sempre, lei è contento di stare con Renzi, anzi sotto sotto lo ha sempre voluto.
R: Le rispondo sinceramente si! Sono felice, soddisfatto e sereno, poiché con Renzi e la Boschi e pure con gli altri amici, mi troverò bene. Anzi, non vedo l’ora di iniziare, dalla campagna elettorale sino all’impegno di Partito.
D: Organizzerà quindi un incontro pubblico, per ufficializzare il suo ingresso?
R:Certamente, in politica si fa così. Prima e per di più correttamente, faremo una riunione che avverrà entro una decina di giorni, con gli autorevoli amici, i quali sono Parlamentari e Amministratori Regionali, Comunali e Locali, oltre che Dirigenti politici, poiché nel rispetto assoluto della stagione congressuale che Italia Viva ha celebrato, dovremo trovare il sano innesto su cui siamo però d’accordo. Lo devo a tutti quelli che con onore, decoro, dignità e adamantina loro storia personale, in piena coscienza e con entusiasmo, desiderano concorrere in modo disinteressato ma per spirito di servizio e senso di responsabilità. Poi, vorrei ricordarle che abbiamo a che fare con un fuoriclasse quale è Matteo Renzi, non con improvvidi ed improvvisati neofiti del politicume, i quali mi appaiano alla stregua del Dottor Stranamore.
D: Continuerà a parlare con noi della stampa?
R: Certo e persino dicendo al solito la verità, in quanto la gente e gli elettori devono essere informati. Tra l’altro è un sano e corretto modo di fare campagna elettorale. Io poi, giro e girerò il terrirorio, poiché per quanto conosco bene le lecite necessità, non si finisce mai di apprendere.