“La pochezza delle sue argomentazioni sono il segno evidente che ella non ha giustificazioni da portare a suffragio del suo operato e arrampicandosi sugli specchi ripropone pretesti triti e ritriti che nel tempo si sono sgonfiati miseramente”
Vicenda Raineri, Laruffa ribatte al sindaco di Polistena
“La pochezza delle sue argomentazioni sono il segno evidente che ella non ha giustificazioni da portare a suffragio del suo operato e arrampicandosi sugli specchi ripropone pretesti triti e ritriti che nel tempo si sono sgonfiati miseramente”
Riceviamo e pubblichiamo:
Al Signor Sindaco
e p. c. Al Segretario Generale
Al Revisore dei Conti
Comune Polistena
Al Sig. Procuratore della Repubblica
P a l m i
Oggetto: Controreplica alla sua nota, prot. 9885 del 23.07.2014, sulla vicenda relativa alla Ripartizione Servizi Gare e Contratti
Premesso che ella, invece di rispondere alle puntuali osservazioni che, nella 1^ e nella 2^ interrogazione del Gruppo di Minoranza, che ho l’onore di rappresentare come da mandato dei cittadini polistenesi, persevera nel tentativo di denigrare i firmatari delle interrogazioni ed in particolare il sottoscritto, attraverso “farneticazioni” che la dicono lunga sulla correttezza degli atti compiuti dall’Amministrazione comunale da ella diretta, nel tentativo di sviare gli argomenti posti.
La pochezza delle sue argomentazioni sono il segno evidente che ella non ha giustificazioni da portare a suffragio del suo operato e arrampicandosi sugli specchi ripropone pretesti triti e ritriti che nel tempo si sono sgonfiati miseramente.
Tenta di assegnare i suoi attuali comportamenti, fatti di clientelismi, favoritismi. “figli e figliastri” – come abbiamo letto su un noto quotidiano – all’attività limpida e cristallina dell’Amministrazione precedente, che ha operato nel solo interesse della nostra Polistena e dei polistenesi.
E’ appena sufficiente andare a rileggersi quegli atti per comprendere che non un contratto, un accordo, un certificato, una scrittura, ecc. possano risultare illegittimi, tant’è che l’unico episodio, quello orchestrato ad arte a fini elettorali, si è chiuso con l’assoluzione del sottoscritto, come da richiesta del P.M., “perché il fatto non sussiste”.
Cosa assolutamente diversa può dirsi, invece, della sua gestione e della sua persona che, in poco più di quattro anni, avrebbe già accumulato diverse denunce – incriminazioni ed altre si preannuncerebbero all’orizzonte. Probabilmente è ella che deve stare attento alle conseguenze dei suoi atti e pensare, forse, che quelle famose “chiavi” a cui fa riferimento potrebbero essere utilizzate nei suoi confronti.
Considerato che ella cita due episodi sui quali, secondo la sua perversa interpretazione, sarebbero coinvolti alcuni miei stretti parenti, non mi sottraggo alla sua strumentalizzazione:
• Ella ha fatto di tutto perché la cooperativa “Idea”, che fa capo alla Comunità Luigi Monti di Polistena abbandonasse la gestione del Parco della Liberazione, alla quale era stata assegnata per dare uno stimolo in più ai giovani ospiti assegnati alla Comunità.
• Successivamente ha ritenuto più utile, invece di dare un aiuto a chi socialmente ne aveva più bisogno, “i giovani della Cooperativa”, indire un appalto pubblico, per fare cassa, al quale ha partecipato, tra gli altri, la ditta “CRD”, della quale è titolare la Sig.ra Corvino Roberta, mia cognata. Il risultato di quell’appalto ha sancito che l’offerta più conveniente per il Comune era quella della ditta “CRD” (forse è rammaricato perché non ha potuto escluderla, pensando probabilmente ad altre soluzioni? – Si mormora che tale siffatta operazione potrebbe essere stata compiuta in qualche altro caso).
• Su Palazzo Avati, sul quale finalmente non afferma più, come ha fatto in questi quattro anni, che io fossi tra i proprietari, tenta di mistificare per intorbidire la chiara verità, così come esplicitata ampiamente, dall’Amministratore della proprietà, Dr. Giovanni Corica, in una lettera inviata alla cittadinanza, della quale le allego copia.
• Credo che dovremmo essere grati alla Società “il Marchese” che ha impedito che Palazzo Avati finisse in mani equivoche e che dopo anni di innumerevoli passaggi tra società finanziarie del Nord, sia ritornato nella disponibilità di concittadini e possa essere aperto all’utilizzo dei polistenesi.
• Mi pare, quindi, che farebbe bene ad evitare di spargere ulteriore veleno su una vicenda sufficientemente chiara e lampante, sulla quale sembrerebbe che la proprietà abbia avviato azione legale a difesa della propria immagine.
• Giusto per completezza d’informazione, ella ha mosso critiche e diffamazioni feroci, all’epoca della mia Sindacatura, contro la nomina del mio portavoce. Le ricordo che quell’incarico è stato svolto, per mero spirito di servizio, tant’è che quel portavoce non ha mai, dico mai, percepito un centesimo di Euro per il lavoro svolto secondo le indicazioni e disposizioni quotidiane del sottoscritto.
• C’è un proverbio che dice, però, “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi” guarda caso ad inizio di quest’anno, uno dei dipendenti del Comune, è andato in pensione per raggiunti limiti d’età. Accade che quell’ex dipendente, sta continuando a svolgere la funzione di suo Segretario particolare, ovviamente senza indennizzo, accogliendo i cittadini ed in sua assenza, coordinare e comunicare le sue decisioni, così come faceva il mio portavoce.
• Invece di perpetuare l’arte della denigrazione continua e sistematica, la SFIDO a raccogliere tutti gli atti ai quali fa riferimento (consulenze plurimilionarie, concorsi – farsa, spese folli ed ingiustificate, incarichi “ad nutum” e quant’altro) per inviarli, con una sua dettagliata relazione di accompagnamento (così avrò materia per poterla poi denunciare per calunnia), alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica competenti.
• Dal momento che discettiamo di trasparenza, mi pare doveroso ribadirle che il sottoscritto ha sempre vissuto del suo lavoro, togliendo tempo agli affetti familiari per dedicarli alla politica; forse ella, che si gloria di fare il politico a tempo pieno, percependo per questo l’intera indennità di Sindaco,
che è esattamente il doppio di quello che percepiva il sottoscritto, deve forse dare qualche spiegazione in più.
• Per quanto riguarda Palazzo Sigillò, infine, sul quale ella continua a mentire sapendo di mentire, avevo preferito zittirmi per non pregiudicare l’apprezzabile petizione on-line del Comitato Civico di tutela del Centro Storico, ma siccome ella non conosce limiti alla decenza, non potrò più tacere, pertanto, per i prossimi giorni, si aspetti una formale presa di posizione chiarificatrice.
• Per ultimo le consiglio di godersi questi ultimi scampoli di legislatura che le restano ancora; la gente sta aspettando con ansia il momento d’entrare nell’urna elettorale per poterle dare il benservito e mandarla a lavorare, dopo aver, purtroppo, assaporato l’amaro calice delle menzogne, delle promesse mancate, dell’inefficienza e del fallimento che ha prodotto in questa legislatura relegando Polistena al ruolo residuale nel quale ella l’ha cacciata. La nostra cittadinanza era abituata a tutt’altro.
Le ribadisco, però, senza voler essere pedante, che ella ha il dovere, per la funzione che svolge, di rispondere in maniera inequivocabile, senza tergiversare, ai quesiti che il Gruppo che rappresento e non solo, le hanno rivolto.
Sulla vicenda del Capo Ripartizione Servizi Gare e Contratti: è’ vero o non è vero che:
Punto D della delibera 203/2011: “il comma 3 del predetto art. 27 del Regolamento di organizzazione, stabilisce che “La responsabilità della presente Ripartizione dovrà essere affidata a personale abilitato ad assistere, rappresentare il Comune dinanzi agli organi giudiziari, almeno di prima istanza”;
Punto H della delibera 203/2011: “all’interno dell’ente non vi sono funzionari idonei a ricoprire tale responsabilità, in quanto nessun dipendente è in possesso della Laurea Magistrale in Giurisprudenza e dell’iscrizione al relativo Albo Professionale”;
Nell’avviso pubblico emanato in data 12.07.2011, si legge: “In relazione alla specificità dell’incarico, gli interessati devono essere in possesso: – omissis – dell’abilitazione all’esercizio della professione forense, con la capacità di poter assumere il patrocinio e la difesa legale del Comune dinanzi agli organi giudiziari almeno di prima istanza” – omissis -.
Articolo 2 del Contratto sottoscritto dal Sindaco e dalla D.ssa Raineri: “(Contratto delle prestazioni e modalità dello svolgimento delle stesse) In generale il contenuto delle prestazioni richieste al Responsabile riguarda la direzione e la cura di tutte le attività in materia……………di servizi legali, così come individuate dall’articolo 27 del vigente regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi, a cui si fa specifico rimando”;
La Delibera n° 02/2014 come dicevamo modifica profilo funzionale e compiti della dipendente in oggetto, infatti, nella parte che riguarda la Ripartizione in questione, come riportato nello “All. A …… Servizio Legale – omissis – Punto 10: Difesa dell’Ente nei giudizi in cui è possibile costituirsi senza assistenza di legale”.
Non crede quindi che la recente modifica di compiti e funzioni, vedi delibera n° 02/2014, stravolge quanto già previsto nell’art. 27 del Regolamento, nella delibera n° 203/2011, nell’Avviso pubblico del 27.07.2011, all’art. 2 del Contratto sottoscritto e getta un’ombra inquietante sulle procedure adottate che potrebbero essere configurate come Abuso d’ufficio, Falso in atto pubblico ed anche Interesse privato in atto pubblico e Favoreggiamento;
Infatti, si ribadisce che potrebbe essere plausibile l’interpretazione secondo la quale la S.V., oltre a non tenere conto delle prescrizioni contenute nei deliberati che prevedevano “l’abilitazione all’esercizio della professione forense, con la capacità di poter assumere il patrocinio e la difesa legale del Comune dinanzi agli organi giudiziari almeno di prima istanza”, avrebbe modificato, dolosamente, i requisiti (delibera n° 2/2014) per eludere i puntuali deliberati già ampiamente esplicitati e sui quali, sapeva benissimo, essere in corso ricorso formale depositato al Tribunale di Palmi;
Il Consigliere Comunale di Minoranza (Prof. Giovanni Laruffa-Capogruppo)