banner bcc calabria

Vicenda Pedemontana, entra in scena Molochio

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Il consigliere comunale Caruso: “Lo spostamento a valle del tragitto ha decretato la morte del paese”. Il rappresentante di “Amo Molochio” risponde ad un manifesto murale del consigliere provinciale D’Agostino e ricostruisce le vicende relative al rapporto tra l’arteria e il comune di Molochio

Vicenda Pedemontana, entra in scena Molochio

Il consigliere comunale Caruso: “Lo spostamento a valle del tragitto ha decretato la morte del paese”. Il rappresentante di “Amo Molochio” risponde ad un manifesto murale del consigliere provinciale D’Agostino e ricostruisce le vicende relative al rapporto tra l’arteria e il comune di Molochio

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Con riferimento al manifesto apparso per le vie cittadine,
datato 25/07/2013, a firma del consigliere provinciale, sig. D’Agostino
Francesco e recepiti i numerosi malcontenti da parte di cittadini, è
doveroso da parte mia e di chi condividerà il mio pensiero, ricordare a
tutti i molochiesi e al sig. D’Agostino, che nel giorno in cui la casta
provinciale, con il supporto dei Sindaci dei comuni interessati, decise a
tavolino di assassinare definitivamente Molochio, il consigliere
provinciale era già stato consacrato con pieni poteri nelle “stanze dei
bottoni” della Provincia.

Si legge su una pagina di Approdonews.it in data 01 Agosto 2013: “Soldi
che erano stati destinati alla Provincia di Reggio da specifico Decreto del
Ministero delle Infrastrutture ………. su mia precisa richiesta e dopo
positivi confronti presso la Provincia, si è deciso di destinare, in misura
consistente, alla Piana e, nello specifico, alla Pedemontana”. Infatti,
nonostante i soldi fossero stati già destinati dal Ministero dello sviluppo
economico, il tragitto della pedemontana passante da Molochio subì un
brusco dietro front con deviazione del tracciato che, pur passando nelle
basse vallate del Marro (territorio di Molochio), venne dirottato verso la
cittadina pianigiana di Taurianova (comune non montano); per poi risalire
attraverso il torrente Razzà in direzione Cittanova.

Ma se la pedemontana era stata concepita per fare uscire i comuni
montani dall’eterno isolamento perché mai dirottarla su Taurianova? Ciò
visto e traendo spunto da un antico detto: “Mentre a Roma si delibera,
Sagunto è espugnata”, possiamo con serenità affermare che il proclamato
impegno per il territorio di Molochio, da parte del consigliere provinciale
D’Agostino, è stato così vano a tal punto da produrre come risultato la
subdola morte del nostro paese. Nessuno saprà mai quanto poteva dare al
nostro territorio e alla nostra Molochio una così importante arteria
stradale. Uno sciacallaggio “politico” (così per dire) dove la vergogna ha
ceduto il passo alla normalità, dove lo scandalo non fa più notizia, dove
il menefreghismo della compagine capeggiata da Alessio Beniamino ha
assuefatto il fervore del riscatto (vedi deliberazione di Consiglio
Comunale del 15/12/2007), riducendo il già vessato cittadino molochiese
allo scoramento più nefasto.

Nel ringraziare comunque il sig. D’Agostino per l’interessamento
dimostrato, non credo che le coscienze più nobili di questo paese e di
coloro i quali avevano riposto fiducia in quest’ultimo, potranno
esprimerGli i complimenti per aver calpestato la dignità dei cittadini
molochiesi, del nostro territorio e il futuro dei nostri figli. Cinema,
spettacoli e varietà, pagati con soldi pubblici come anticipo della
campagna elettorale, non può essere il biglietto da visita dell’uomo
politico se da Molochio anche gli autobus hanno difficoltà al transito.
Danni inestimabili, laddove neanche i sacrifici d’investimento nella
propria casa, a queste condizioni, mai un ritorno di costo avranno. Il
diritto-dovere politico ed istituzionale dell’assessorato provinciale al
ramo deve essere anche quello di monitorare costantemente la nostra
Borbonica mulattiera, cioè la SP 31, per elargire ai cittadini che vivono
nel disagio, senza pretese d’inchini e di ricambi elettorali, la dignità di
sentirsi “cittadini”.

Non siamo secondi a nessun altro cittadino della fascia pre-aspromontana
per spreco di danaro per la manutenzione delle auto e a ciò che ne consegue
dalla stessa. Ma se Atene piange Sparta non ride, e così anche il
Presidente del Provincia Giuseppe Raffa, dopo aver promesso mari e monti ai
molochiesi; a tutt’oggi stiamo ancora aspettando quante di quelle promesse,
il vento per niente riuscirà a spazzare. Promesse espresse durante il
convegno “Viabilità e Turismo Montano” svoltosi a Molochio il 25 Ottobre
2011 e durante il ballottaggio elettorale presso il Centro Sociale di
Molochio.
Duecentoventimila euro (220.000,00 euro) ma era questo l’impegno preso con
i molochiesi caro sig. Presidente Raffa? Stesso discorso anche per
l’attuale assessore provinciale alle attività produttive Domenico
Giannetta, a pochi giorni dal convegno.

Chiacchiera dopo chiacchiera e sperando che il molochiese resti il
solito “bevitore di assenzio” o meglio dire il cittadino meno stimato della
piana, quando nell’aria il ritorno alle urne si fa sempre più forte,
Molochio e i suoi fondali divengono oggetto di pasturazione da parte dei
soliti volponi della politica, prima di lanciare gli ami. Tuttavia, mentre
il Sindaco di S. Giorgio Morgeto e il consigliere D’Agostino discutono a
suon di rivendicazioni su ciò che loro hanno (e noi abbiamo perso),
riusciranno i nostri eroici protagonisti della politica che conta ad
agganciare Molochio con la vicina Cittanova e contestualmente alla
pedemontana prima delle amministrative regionali? Dopo le promesse Molochio
resta ancora in attesa dei fatti.

Ismaele Ottavio Caruso, consigliere comunale Amo Molochio