Vibo, scoperta piantagione di canapa indiana: due arresti
redazione | Il 06, Set 2010
Centinaia di esemplari di cannabis di oltre due metri e già pronte per la raccolta
ROSARIA MARRELLA
Vibo, scoperta piantagione di canapa indiana: due arresti
Centinaia di esemplari di cannabis di oltre due metri e già pronte per essere raccolte
ROSARIA MARRELLA
VIBO VALENTIA Nuova operazione antidroga a cura degli uomini della stazione Carabinieri di Vibo Marina. I militari della Benemerita, da settimane stanno battendo a tappeto tutto il circondario del capoluogo, avvalendosi anche dellausilio degli elicotteri dell8° elinucleo dellArma, poiché da tempo si erano accorti della vasta piantagione di canapa indiana che era stata abilmente allestita nella frazione di Longobardi. Ed è così che nella tarda mattinata di domenica, i carabinieri hanno tratto in arresto due pregiudicati vibonesi, Salvatore Mantella di 38 anni e Francesco Virdò di 27, i quali sono ritenuti responsabili di coltivazione di sostanze stupefacenti. Ebbene, la vasta piantagione costituita da centinaia di esemplari di cannabis di altezza compresa tra 1,5/2,5 metri, in avanzatissimo stato di maturazione e già pronte per essere raccolte e successivamente smerciate, era stata suddivisa in tre piazzole allestite in un terreno demaniale proprio a ridosso di alcuni alberi secolari, in modo che dallaria fosse praticamente impossibile individuare la coltura data la sua ristretta ampiezza e lasprezza del terreno. E nel tentativo di non farsi notare, i due, andavano e venivano dal loro illegale campo, seguendo una delle molte fiumare presenti in zona, di modo che non lasciassero tracce sul terreno e contestualmente sfuggissero anche al fiuto dei cani. Inoltre, i due avevano realizzato il tutto proprio a pochi metri dalla linea ferroviaria costiera che, con il continuo passare dei convogli, copriva il rumore dei loro passi e delle potature alle piante. Ma i militari della stazione di Vibo Valentia Marina, coordinati dal comandante della Compagnia del capoluogo, il capitano Stefano Di Paolo, grazie ad una serie di foto aeree ed alle mappe di google earth, non solo hanno scoperto la coltivazione – costituita da oltre 400 piante per un peso complessivo ben superiore ai 600 kg ed un valore di mercato prossimo ai 20 mila euro – ma hanno anche trovato il modo di arrivarci percorrendo un altro sentiero sconosciuto agli stessi coltivatori. È così cominciata una vera e propria gara di pazienza tra gli uomini dellArma ed i trafficanti che si è chiusa domenica mattina, dopo giorni di appostamenti ininterrotti dei militari dellArma, svolti sia sotto il sole implacabile sia sotto la pioggia battente, ed i cui i militari non solo non si potevano allontanare, ma nemmeno potevano fare alcun tipo di rumore per non rischiare di essere individuati. Lepilogo è avvenuto allorquando i due pregiudicati, approfittando
del passaggio dellennesimo treno (per nascondere il rumore dei propri passi in avvicinamento alla piantagione), sono finalmente arrivati a destinazione ed hanno cominciato a raccogliere i frutti del loro illegale lavoro. Nel tagliare alcune delle piante più alte, si sono trovati davanti tutti i militari della Stazione di Vibo Marina al completo che, in pochi attimi, li hanno immobilizzati dichiarandoli in arresto con laccusa di coltivazione di sostanze stupefacenti. Dopo gli atti di rito i due sono stati trasferiti nel carcere di Vibo Valentia in attesa delludienza di convalida, proprio mentre tutto il frutto del loro lavoro finiva in fumo davanti ai loro occhi (essendo stato distrutto con il fuoco affinché non ne restasse alcuna traccia). La lotta alla droga degli uomini dellArma non conosce soste come dimostrano i continui risultati che i militari della Benemerita stanno portando e che dimostrano come la presenza dellArma non solo sia visibile ma sia efficace e costante.