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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Vescovo Milito, il Meic chiede solidarietà per il pastore Ma il pastore ne ha per il suo popolo?

Vescovo Milito, il Meic chiede solidarietà per il pastore Ma il pastore ne ha per il suo popolo?
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Il vescovo della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi ha incassato, ovviamente, la solidarietà del MEIC (Movimento ecclesiale di impegno culturale) per essere – a loro dire – oggetto di articoli giornalistici tendenti a screditarlo.

Approdonews è tra le testate che maggiormente hanno dedicato a Mons. Francesco Milito attenzione dopo i fatti di Messignadi, laddove il parroco Antonio Tropea è stato tratto agli arresti domiciliari per vari reati, tra cui quello di prostituzione minorile.

Certamente ci sentiamo tra coloro che il MEIC, presieduto dal docente Salvatore Misiano, definisce “infangatori della figura del pastore”. Eh si, ultimamente la cronaca fedele dei fatti e degli atti della magistrature è “fango”.

Ridefiniamo la situazione:

  • Nell’ordinanza di arresto del Tropea si legge che il vescovo ha consigliato al prete di “evitare di parlare con i carabinieri” perché loro avrebbero potuto redigere un promemoria con il rischio di “far degenerare le cose”;
  • Appena saputo dell’arresto del parroco, l’ufficio comunicazione della diocesi redige un comunicato stampa dove invita i fedeli a pregare per il prete arrestato, salvo correggere il tiro, cioè levando la solidarietà all’indagato, dopo che l’Osservatorio sui Diritti dei Minori aveva definito “allucinante e inaccettabile” il primo comunicato (e il secondo è anche peggiore, aggiungiamo noi);
  • Interpellato a esprimersi, il pastore continua a trincerarsi dietro una coltre di silenzio impenetrabile e – per noi – inaccettabile.

Questi i fatti!

Adesso il MEIC chiede che la popolazione si stringa intorno al pastore: ma il pastore si è stretto alla sua popolazione rimasta disorientata, sbigottita e offesa dagli accadimenti?

Certo, la nota del MEIC un dubbio ce lo ha chiarito: a Roma Papa Francesco rema verso una direzione, nei territori si rema in verso opposto. Non solo: la richiesta di solidarietà al vescovo dimostra soltanto che l’indice di gradimento è piuttosto bassino!

Noi scegliamo di replicare a questo comunicato solidale perché pensiamo che il diritto di cronaca non possa esserci negato, tanto più da note stampa impersonali ed eterodirette, che nulla aggiungono o tolgono alla verità delle notizie che, certo non da soli, abbiamo dato. Se altri organi di informazione ritengono di non sentirsi chiamati in causa e offesi dall’oscura solidarietà espressa, e quindi accettano che una notizia vera venga fatta passare come una notizia tesa a screditare qualcuno, liberissimi di farlo. Noi sentiamo di dover difendere i lettori che non possono essere disinformati.

La Redazione

ECCO LA NOTA DEL MEIC

Il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale, gruppo diocesano “L. Marafioti”, preso atto che la Chiesa di Oppido-Palmi nella persona del suo Vescovo, mons. Francesco Milito, viene frequentemente resa oggetto di articoli giornalistici tendenti a screditare la stessa figura del suo pastore, esprime rammarico per le iniziative di cui sopra . Cercare di infangare chi ha messo a disposizione la propria vita  per servire la Chiesa è un’azione indegna che merita solo biasimo. Adesso basta! Come cittadini e come credenti non possiamo accettare azioni squallide  che hanno come risultato solo quello di avvelenare una opinione pubblica  già tanto scoraggiata dal degrado morale,  sociale, culturale  e politico che ci circonda.  Il MEIC esprime vicinanza e solidarietà a mons. Milito ed invita tutta la popolazione a stringersi intorno alla Chiesa, al proprio pastore ed a tutti i sacerdoti impegnati in una difficile attività pastorale che ha l’unico scopo di  portare le nostre popolazioni ad un’autentica fedeltà al Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo.