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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Elezioni, tutti i risultati: a Corigliano sfida tra Geraci e Torchiaro. A Isola vince Bruno, Acri boccia Trematerra

Elezioni, tutti i risultati: a Corigliano sfida tra Geraci e Torchiaro. A Isola vince Bruno, Acri boccia Trematerra

I risultati definitivi dei 40 comuni calabresi impegnati nel voto. La curiosità del comune di Roccaforte del Greco: era stato sciolto per mafia e c’era un solo candidato, ma ha votato l’11% degli elettori e non c’è il quorum

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Elezioni, tutti i risultati: a Corigliano sfida tra Geraci e Torchiaro. A Isola vince Bruno, Acri boccia Trematerra

I risultati definitivi dei 40 comuni calabresi impegnati nel voto. La curiosità del comune di Roccaforte del Greco: era stato sciolto per mafia e c’era un solo candidato, ma ha votato l’11% degli elettori e non c’è il quorum

 

 

Si chiude senza ballottaggio la sfida di Isola Capo Rizzuto: il candidato di centrodestra Bruno ha superato il 50% e vince già al primo turno. Carolina Girasole, sindaco uscente e vittima di numerose intimidazioni, ex Pd poi candidata in parlamento con Monti ha chiuso al terzo posto con meno del 14%. Davanti a lei anche Damiano Milone che ha raccolto circa il 30%. Significativo il dato dell’affluenza: ha votato oltre l’78,87% dei cittadini – record regionale – al termine di una campagna elettorale segnata da numerose minacce.

Sorprende anche il dato parziale da Acri, dove a metà scrutinio, Luigi Maiorano, sostenuto da Gino Trematerra che è sindaco uscente e segretario regionale dell’Udc, al momento è fuori dal ballottaggio con il 25% dei voti. In testa il candidato di centrosinistra Cristofaro con il 39%, seguito da quello di centrodestra Tenuta con il 35%.

A Corigliano, il terzo dei comuni con più di 15mila abitanti, a metà scrutinio appare chiaro che si andrà a un ballottaggio. E non poteva essere altrimenti, visto che a contendersi la poltrona di sindaco ci sono 12 candidati. Il più votato è stato di gran lunga Giuseppe Geraci, che viaggia attorno al 41% forte di un sostegno non ufficiale di diversi esponenti del centrodestra locale. Se la vedrà con Giovanni Antonio Torchiaro, esponente di Pd e Sel fermo al 17%. Ma se il logo del Pdl al primo turno è andato a un altro candidato (Triolo, fermo attorno al 4%), anche il centrosinistra si è presentato frazionato e al secondo turno ci sarà da capire quali saranno gli equilibri. L’esponente del M5S Sapia, intanto, viaggia attorno al 7%.

A Castrolibero dilaga il candidato sindaco Giovanni Greco: ampio vantaggio per lui alla fine dello scrutinio su Ninni Urso (secondo). Staccati Manna e Bilotta. Nella adiacente Marano Marchesato la vittoria è andata a Eduardo Vivacqua.

Gioiosa Ionica ha scelto Fuda come sindaco: superati, nell’ordine, Loccisano e Scali. Definitivo il dato di Locri, dove Giovanni Calabrese conquista una vittoria su Antonio Cavo che non è mai stata in discussione durante lo scrutinio. Seminara (Reggio Calabria) ha scelto Piccolo. Definitivo il dato di Canna, il paese più a nord della Calabria: Giovanna Panarace batte Paolo Stigliano per poco meno di 40 voti. A Bonifati il sindaco eletto è Mollo. A Parghelia, nel Vibonese, Maria Brosio, vittima di diverse intimidazioni che si era dimessa qualche mese fa, è stata riconfermata dalle urne. Vince a Dinami Maria Ventrice, che raccoglie il 62%.

Nel crotonese, a Petilia Policastro, vince l’esponente di centrosinistra Nicolazzi, che supera l’uscente Fera e la grillina Caruso. Anche a Strongoli, l’attuale sindaco Lighi è stato sconfitto dallo sfidante Laurenzano. L’unico uscente riconfermato nella provincia di Crotone è a Savelli, dove Franco Spina vince ancora, superando Salvatore Barbaro e il grillino Giuseppe Scarpino. E l’unico paese nel quale non si è affermato il candidato di area Pd è Scandale, dove il sindaco sarà Pingitore. A Cerenzia le urne sorridono a Concetta Lacaria.

A Cardinale, comune catanzarese che usciva da un commissariamento, ha vinto Giuseppe Marra in una contesa tra 4 candidati. Il sindaco eletto a Badolato è invece l’uscente Giuseppe Nicola Parretta, che per poco non doppia Antonio Cunsolo. Sempre nel Catanzarese, vince poi Giuseppe Leto per 70 voti a Santa Caterina allo Ionio. A Curinga, eletto Domenico Pallaria – vincitore anche nel 2010 e dimessosi per crisi della maggioranza nel 2012 – che supera per appena 12 voti Vincenzo Serrao. Stalettì sceglie Concetta Stanizzi.

In provincia di Cosenza, a San Martino di Finita vince le elezioni Armando Tocci mentre a Serra d’Aiello l’eletto è Caruso, con 222 voti. Mauro Santoro indosserà invece la fascia tricolore a Terravecchia, Lucia Papaianni a Paterno Calabro, Giacomo De Marco a Maierà. A San Lucido Roberto Pizzuti ha conquistato la contesa con poco più di 900 voti, il 23% di un corpo elettorale che si è diviso tra 5 candidati.

L’ex consigliere regionale Leopoldo Chieffallo ha vinto a San Mango d’Aquino sull’uscente Buonocore. A Gasperina Gregorio Gallello vince con oltre duecento voti di vantaggio su Alessandro Macrina. A Gerocarne, nel Vibonese, stravince Papillo con una percentuale larghissima. Santa Caterina conferma ancora Leto, Guardavalle sceglie Giuseppe Ussia.

Il nuovo sindaco di Magisano, in provincia di Catanzaro, è Lostumbo col 96%. Numero ampi anche per Stefano Repace a Fiumara, nel Reggino: supera Vincenzo Bellè con l’85%. A Scandale, nel Crotonese, il sindaco sarà Iginio Pingitore.

A Polia Bova nell’ultima sezione scrutinata sorpassa Lorè e conquista la fascia tricolore. Cosoleto, nel Reggino, premia Gioffrè con il 59%: sindaco uscente, conferma in sostanza il risultato del 2008 e la sua lista prende 373 voti. Sconfitto Giuseppe Carbone, sindacalista, presidente della Palmese calcio, neo promossa in Eccellenza: la sua lista prende 249 voti.

I primi risultati definitivi sono arrivati dalla piana di Gioia Tauro. A Candidoni vince Cavallaro, a Serrata Salvatore Vinci, il candidato (sindaco uscente) con 469 voti ha surclassato l’avversario candidato di una lista civetta, Giuseppe Salvatore De Marco, ha conquistato solo 12 preferenze.

ROCCAFORTE SENZA SINDACO – Si complica invece la situazione di Roccaforte del Greco: il candidato unico Giuseppe Minnella, sostenuto da una lista civica e proveniente da ambienti di destra, non è riuscito a centrare l’elezione perché non si è raggiunto il quorum dei votanti. L’affluenza si è fermata appena all’11,68% (minimo registrato in tutta Italia) nel comune che era chiamato alle urne dopo lo scioglimento per infiltrazione mafiosa.

 

L’AFFLUENZA – Chiude con un significativo segno meno il riscontro della partecipazione degli elettori. In Calabria ha votato il 63,41 per cento degli aventi diritto, con un calo di cinque punti percentuali rispetto alla precedente tornata elettorale. Ci si trova al di sotto della media nazionale (67,44%), ma rispetto al resto della Penisola – dove c’è stato un crollo di presenze alle urne di circa nove punti – la flessione è stata meno significativa.

 

CATANZARO – Urne chiuse nei quaranta comuni calabresi al voto per le elezioni amministrative. La prima giornata è giunta al termine con una dato di affluenza assolutamente negativo: oltre otto punti in meno rispetto all’ultima tornata. La dissaffezione alla politica si è palesata nella giornata di domenica, quando il borsino dell’affluenza ha segnato sempre un segno meno, anche se sembrava in leggerissimo recupero nel rilevamento delle 19. Ed invece i dati di fine giornata sono drammatici rispetto alla partecipazione popolare: in Calabria hanno votato il 45,73% degli aventi diritto contro il 53,58% precedente. Il caso più eclatante è quello della provincia di Reggio Calabria, dove sono andati a votare il 40,90% contro il 50,29%, ben dieci punti in meno. Non è andata meglio nella provincia di Vibo Valentia, dove la tendenza è identica: 36,84% contro il 46,39%. Male anche la provincia di Cosenza: 45,01% contro il 54,90%. Seguono la provincia di Catanzaro, con il 45,39% contro il 50,26% e quella di Crotone, 54,26% contro 57,45%. Gli elettori potranno votare ancora nella giornata di lunedì dalle 7 alle 15.
AFFLUENZA ORE 19

Il rilevamento dell’affluenza alle 19 evidenzia un calo degli elettroi in Calabria. Rispetto al dato delle 12, però, cambia qualcosa, considerato chesi mostrano realtà in maggiore ritardo e altre che tengono la media. Complessivamente in Calabria, alle 19, hanno votato il 33,84% degli aventi diritto (il dato precedente era del 37,83) con un calo di poco inferiore ai quattro punti. Le province con il dato peggiore sono quelle di Reggio Calabria (29,66% contro il 37,09%) e Vibo Valentia (27,24/ contro il 34,95). Decisamente meglio nella provincia di Crotone, dove hanno votato il 40,29 per cento contro il 43,35% del dato precedente. Positivo il dato della provincia di Catanzaro, l’unica a segnare un lieve aumento degli elettori rispetto al passato: 34,62% contro il 34,46%. Infine Cosenza, dove hanno votato il 33,09% contro il 37,51. 

Anche il rilevamento dell’affluenza alle 19 evidenzia un calo degli elettroi in Calabria. Rispetto al dato delle 12, però, cambia qualcosa, considerato chesi mostrano realtà in maggiore ritardo e altre che tengono la media. Complessivamente in Calabria, alle 19, hanno votato il 34,77% degli aventi diritto (il dato precedente era del 38,11) con un calo di poco inferiore ai quattro punti. Le province con il dato peggiore sono quelle di Reggio Calabria (29,66% contro il 37,09%) e Vibo Valentia (27,24/ contro il 34,95). Decisamente meglio nella provincia di Crotone, dove hanno votato il 40,29 per cento contro il 43,35% del dato precedente. Molto positivo il dato della provincia di Catanzaro, l’unica a segnare un aumento degli elettori rispetto al passato: 35,07% contro il 34,33%. Infine Cosenza, dove hanno votato il 34,97% contro il 37,54.

AFFLUENZA ORE 12

È in calo l’affluenza alle urne per il rinnovo di 40 consigli comunali della Calabria. Alle 12 ha votato il 10% degli aventi diritto rispetto alle scorse elezioni amministrative quando, alla stessa ora, l’affluenza si era attestata al 14,08%. La provincia in cui si è votato di meno è quella di Vibo Valentia dove le urne sono aperte in quattro comuni. Alla rilevazione delle 12, nel vibonese, l’affluenza, si attesta all’8,40% rispetto all’11,16% delle scorse amministrative. In provincia di Cosenza si vota in 13 comuni e l’affluenza al momento è del 9,47% (15,85%). Seguono i nove comuni della provincia di Catanzaro, con un’affluenza del 10,59% (13,52%), gli otto comuni reggini con il 9,05% (11,36%). In provincia di Crotone l’affluenza è poco al di sotto rispetto alle scorse amministrative e si attesta al 12,16% (12,24%).
IL VOTO

Sono 40 i Comuni al voto in Calabria per la tornata elettorale in programma domenica 26 e lunedì 27 maggio. Tra questi, tre sono quelli che superano i 15mila abitanti: Acri e Corigliano (in provincia di Cosenza) e Isola Capo Rizzuto (Crotone). In questo caso, il turno di ballottaggio è in programma per il 9 e 10 giugno. Il comune più piccolo è quello di Serra D’Aiello con 549 abitanti, quello più popoloso è Corigliano Calabro con 38.501 abitanti, entrambi in provincia di Cosenza. A San Luca, in provincia di Reggio Calabria, la convocazione dei comizi elettorali è stata annullata dopo lo scioglimento dell’ente per presunte infiltrazioni mafiose. Caratteristica di questa tornata elettorale è, per la prima volta, l’introduzione della doppia preferenza di genere nei comuni superiori ai 5mila abitanti. Sarà, dunque, possibile esprimere due preferenze (un uomo e una donna), mentre le liste sono state predisposte con l’obbligo di presentare una percentuale di donne (3 su 10 nei centri superiori ai cinque mila abitanti).