Primo traguardo, nel 2014: viene inserita nel gruppo delle dieci più interessanti aziende innovative, nell’ambito delle tecnologie verdi, al “Monaco Cleantech Award”; poi, lo stesso anno, il riconoscimento per la migliore presentazione al “Cleantech Summit di Rotterdam”, un altro evento di primissimo piano del settore. Infine, tra qualche giorno, dal 28 al 30 settembre, protagonista della prestigiosa conferenza “Autorenew”, in programma a Berlino.
Stiamo parlando dei successi di CallBatt, lo spin-off dell’Università della Calabria, che ha sviluppato e commercializza una tecnologia innovativa in grado di rendere più efficiente l’accumulo di energia elettrica e la ricarica dei veicoli elettrici.
L’appuntamento tedesco assume un’importanza ancora più particolare rispetto a quanto lo spin-off Unical ha già dimostrato di saper fare, perchè CalBatt presenterà i risultati ottenuti attraverso l’applicazione delle sue tecnologie innovative a fianco dei maggiori produttori di veicoli elettrici (tra cui Ford, Tata Motors e il gruppo Peugeot-Citroen), batterie (Leclanché, GNB) e sistemi per l’accumulo di energia (tra cui Bosch).
Un significativo riconoscimento della tecnologia messa a punto dall’azienda, dunque, ma anche del livello di credibilità che CallBatt ha raggiunto nel panorama europeo e internazionale.
L’evento berlinese, però, è destinato a lasciare una traccia forte nella vicenda imprenditoriale di CallBatt anche per il ruolo assegnato all’amministratore delegato dello spin-off, Gregorio Cappuccino, docente del dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica dell’Università della Calabria, coordinatore del gruppo di ricerca insieme a Francesco Amoroso. Cappuccino, infatti, a dimostrazione del prestigio di cui gode insieme ai suoi collaboratori, è stato chiamato a coordinare i lavori della prestigiosa assise scientifica tedesca.
<Quanto stiamo raccogliendo>, spiega, <è frutto di un’incessante attività che ha visto la società dapprima investire sulla difesa della proprietà intellettuale, con 2 brevetti Italiani ed uno Europeo già concessi, nonchè un brevetto europeo, due statunitensi ed uno giapponese in via di perfezionamento. Ma CallBatt ha puntato con decisione anche sull’espansione commerciale, con un’offerta di prodotti per i segmenti dell’accumulo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e la ricarica dei veicoli elettrici unica nel suo genere. Con l’obiettivo di fornire anche un servizio sul territorio>, continua l’amministratore delegato di CallBatt, <ultimamente abbiamo allargato la nostra offerta introducendo una soluzione per la riduzione del consumo di elettricità necessaria per la ricarica dei carrelli elevatori elettrici (i cosidetti “muletti”), con l’obiettivo di offrire alle aziende calabresi un utile strumento per l’aumento della competività, attraverso una riduzione dei costi legati all’energia>.
Le prime sperimentazioni di questa innovativa soluzione stanno dando incoraggianti risultati:<Basti pensare che la ricarica di un singolo carrello elettrico grava sulla bolletta elettrica di un’impresa per circa 1200 euro/annui e che questo costo, grazie ai caricabatterie dotati della tecnologia CallBatt, si riduce fino a 900 euro. Se a ciò aggiungiamo un allungamento della vita del pacco batterie (che costa mediamente dai 4000 ai 6000 euro) di oltre il 20%, si capisce come gli operatori abbiano tutta la convenienza all’adozione di una tecnologia che garantisce un ritorno nell’investimento nel giro di due/tre anni, ma che – aspetto tutt’altro che secondario – contribuisce anche alla riduzione dell’immissione di CO2 nell’ambiente. In tal senso>, conclude Cappuccino, <le aziende operanti in Calabria potranno avvantaggiarsi di una serie di misure che governo regionale, nazionale e comunità economica europea renderanno disponibili nei prossimi mesi>.