Stavo riflettendo sul concetto di “Ufficio Stampa” nel contesto istituzionale. E sull’uso che si fa di questa parola, come fosse una scelta arbitraria, ignorando in molti casi che ci sono delle norme da rispettare e quindi, delle leggi che regolano l’utilizzo della cosiddetta “comunicazione istituzionale”. Che non è un ufficio virtuale con una “postamail ambulante casareccia”, stile “bancarella” dove partono le mail a tutte le testate giornalistiche, ma un luogo reale ben strutturato con delle regole precise da seguire e disciplinate da ben tre leggi nazionali e un regolamento di attuazione. Ovvero la Legge 150/2000, il suo Regolamento Dpr 442/2001, il Dlgs 29/1993 con alcuni principi sul lavoro inglobati dal Dlgs 165/2001.
Perché tratto questo tema? Appunto per una questione di regole, che seppur non condivido nella sostanza, in quanto è noto il pensiero della mia contrarietà a ogni albo giornalistico in quanto “retaggio del fascismo”, e solo per mantenere carrozzoni inutili che nulla hanno a che fare con il concetto reale di giornalismo, perché pagare delle cifre esose per un tesserino da pubblicista (inutile), è imbarazzante. La libertà di parola e di opinione è regolata dall’art. 21 della Costituzione Italiana. Nei fatti uomini come Beppe Alfano e Peppino Impastato, facevano giornalismo di inchiesta, trucidati dalla mafia, ma mai iscritti in nessun albo. Ma questo è un altro discorso.
Ora, prendiamo un Ente a caso, il primo che viene per la testa, sia per la sua immensa mole di programmazione (del “cambiamento”. Così nascosta e ben celata, non sia mai qualcuno rubasse l’idea), e cioè il Comune di Taurianova. Siccome “abbiamo” notato che da quando c’è uno Staff, il quale (giustamente) prevedeva anche il compito della “comunicazione”, così c’era scritto nel bando, e che della sua “virtuosità” non vi è traccia di alcun resoconto scritto né consegnato ai Consiglieri (e a dire il vero nessuno chiede nulla, ma tanto che ce ne frega. C’è il dissesto finanziario? Embè, le cose importanti sono altre, chi verrà dopo vedrà). Ho notato che da allora c’è un indirizzo mail con la dicitura “ufficiostampa@comune.taurianova.rc.it”, dove vengono inviate alle varie testate giornalistiche delle comunicazioni istituzionali. Così mi sono incuriosito, tanto da andare a cercare nel sito istituzionale dov’è ubicato tale ufficio e chi è il “Coordinatore (o Capo Ufficio Stampa)” con gli eventuali “collaboratori”, così come stabilito dalla L. 150/2000 e dal (Regolamento) Dpr 442/2001. Non ho trovato nulla se non un “Urp” che fa capo alla segreteria generale, ma come dicono le norme già menzionate, è tutta un’altra cosa, con una diversa funzione istituzionale di comunicazione (e c’è un articolato dedicato in merito). Ma tracce dell’Ufficio Stampa, niente. Sarà qualche altro espediente “nascosto” di grande rilievo che prima o poi uscirà dal cilindro di questo oramai acclarato “cumbiamento” della città? Mancano ancora due anni, ne sono trascorsi più di tre, c’è tempo. Allora imperterrito, sono andato a sbirciare dove dovrebbe essere in natura (istituzionale), ovvero nel “Peg (Piano Esecutivo di Gestione) 2018-2020”, approvato con Delibera di GC n. 155/2018. Nisba, non c’è nemmeno lì. Dove diavolo sarà andato a finire? Cercarlo in giro avrei poche possibilità, il web è immenso e anche la fantasia a volte, e arrendersi è da stolti o incapaci, seppur conscio che l’archeologia non è il mio forte. Sarà annidato in qualche algoritmo “cumbiano”? Lo scrivo solo a titolo informativo, perché all’art. 9 comma 4 “I coordinatori e i componenti dell’ufficio stampa non possono esercitare, per tutta la durata dei relativi incarichi, attività professionali, nei settori del radio-televisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche”. Eventuali deroghe possono previste dalla contrattazione collettiva di cui al comma 5 e “sono affidate alla contrattazione collettiva nell’ambito di una speciale area di contrattazione, con l’intervento delle organizzazioni rappresentative della categoria dei giornalisti (…)”.
Dove sei ubicato “ufficiostampa@comune.taurianova.rc.it”? A meno che non sia qualcuno “esterno”. Ma se fosse così, occorrerebbe applicare i criteri del Dlgs 165/2001 (art. 7 comma 6), e su questo sia l’Anac (delibere di Consiglio), che la Corte dei Conti (deliberazione 337/2017), si sono espresse in maniera chiara e precisa! Ma senza nulla a pretendere e solo a titolo di curiosità, dov’è?
Don Chisciotte senza Mancia
(GiLar)