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TAURIANOVA (RC), SABATO 20 APRILE 2024

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Taurianova, il “Gemelli Careri” arriva al Senato L'Istituto è stato selezionato per la partecipazione all'iniziativa "Un giorno in Senato" organizzata dal Senato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, Università e della Ricerca - Guarda il servizio

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La dirigente scolastica dott.ssa Maria Domenica Mallamaci reggente dell’ Istituto Superiore “G. F. Gemelli Careri” di Taurianova, comunica che il proprio Istituto è stato selezionato per la partecipazione all’iniziativa “Un giorno in Senato” organizzata dal Senato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e della Ricerca.
La Preside esprime, unitamente all’intero corpo docente dell’Istituto, la sua grande soddisfazione per il brillante risultato raggiunto. Va sottolineato, infatti, che la selezione è stata durissima poichè le scuole selezionate sono state solamente dieci su tutto il territorio nazionale.
Il nostro Istituto rappresenterà quindi la Regione Calabria in questa iniziativa.
La proposta di legge presentata dall’Istituto “Gemelli Careri” che ha per titolo “Non fate il loro gioco”, mira ad introdurre norme dirette ad impedire l’accesso ai giochi d’azzardo ai minori ed ai giovani fornendo loro informazioni concrete sulle modalità che le società di giochi utilizzano per sfruttare i bisogni delle persone.
Gli studenti sono partiti dalla considerazione che il gioco d’azzardo non diverte e provoca seri danni al portafoglio. Nella relazione illustrativa è stato sottolineato, riprendendo una vecchia metafora dell’inizio del 900, che il gioco d’azzardo si può definire “la tassa del cretino” oppure, nella migliore delle ipotesi, una tassa occulta pagata proprio dalle classi più povere.
Gli articoli di legge dovranno sintetizzare chiari e comprensibili messaggi diretti ai giovani per scoraggiarli dal giocare e scommettere somme di denaro che, sicuramente, potrebbero essere meglio utilizzate. Si vuole organizzare una azione di prevenzione diretta a favorire una vera e propria “educazione al gioco” per evitare che lo Stato si ritrovi in una posizione schizofrenica: da un lato favorisce lotti, lotterie e scommesse varie, dall’altro è costretto a soccorrere tutti quelli che diventano vittime di questo vizio.
L’impegno del gruppo di lavoro, costituito dalle classi 5° A A.F.M. – 5° B e 5° -C S.I.A., coordinato dai Docenti di Diritto proff. Clelia Bruzzì e Antonio Orlando, sarà adesso quello di trasformare la proposta in un disegno di legge, accompagnato da una relazione, che dovrà essere presentata in Senato per partecipare alla selezione finale.
Il bando di concorso, infatti prevede che, all’esito della discussione telematica che si svolgerà su una apposita piattaforma del sito del Senato, la Commissione mista Senato – MIUR procederà alla selezione finale delle cinque scuole che saranno invitate a trascorrere le giornate di formazione a Palazzo Madama e ad illustrare in Aula il loro disegno di legge. L’augurio è che l’Istituto “Gemelli Careri” possa proseguire il cammino intrapreso e portare nelle Aule del Senato la propria proposta.


 

Relazione sul Disegno di Legge riguardante:
“Norme ed interventi diretti a prevenire e contrastare la diffusione del gioco d’azzardo tra i minori”

Onorevoli senatori,
il disegno di legge che proponiamo ha come obiettivo la predisposizione di apposite misure d’intervento dirette a contenere e limitare la diffusione del gioco d’azzardo tra i minori. La proposta muove dalla considerazione che il gioco d’azzardo non diverte e provoca seri danni al portafogli. Si può senz’altro definire “la tassa del cretino” o, nella migliore delle ipotesi, una tassa occulta pagata dalle classi più povere. Non è un gioco poichè non consente la socializzazione, non genera una sana competizione, non permette l’allenamento costante alla logica e tende ad annullare la stima degli altri e l’autostima. Punta esclusivamente sui soldi, promettendo guadagni facili e sicuri. Le norme che abbiamo elaborato hanno lo scopo prima di tutto di informare e poi di scoraggiare, ed in alcuni casi, vietare, la pubblicità di qualunque genere e la diffusione, anche sulla rete, di questi giochi. Il nostro intento è quello di rivolgere chiari e comprensibili messaggi, indirizzati ai giovani, per convincerli a desistere dal giocare e scommettere inutilmente somme di denaro, che possono essere usate altrimenti traendone maggiori benefici.
Questa azione deve essere accompagnata da un’attività di prevenzione, che non può che essere affidata alla Scuola e alle altre Agenzie Educative, diretta a favorire una vera e propria “Educazione al gioco” per evitare che lo Stato si venga a trovare in una posizione schizofrenica: da un lato favorisce lotti, lotterie e scommesse varie, dall’altro è costretto a soccorrere coloro che diventano vittime di questo “vizio”.
Sono molti i minorenni che giocano ed il loro numero è destinato, purtroppo, a crescere parallelamente all’ampliamento dell’offerta ed alla moltiplicazione delle occasioni e dei centri di gioco. E’ facile riscontrare come non vengano esercitati controlli accurati nelle sale da gioco e neppure nei locali dove si vendono “gratta e vinci”, si fanno delle scommesse oppure sono presenti slot machine. I gestori preferiscono chiudere un occhio e fare finta di non vedere i minori intenti a giocare o pronti a scommettere..
Le notizie di cronaca confermano, anche a livello locale, la forte presenza di centri per le scommesse, spesso non autorizzati, (v. sequestro sala BetuniQ a Polistena, 7 febbraio 2015) o la presenza di bische clandestine (Tropea, 16 gennaio 2015). Sul piano nazionale va rilevato che la stampa, anche quotidiana, da qualche tempo, dedica una certa attenzione a questo problema e alcune inchieste giornalistiche denunciano la prossima introduzione di 250mila nuove “videolottery” (vlt) e documentano come il 55% dei giocatori d’azzardo sia, in pratica, nullatenente.
Bisogna prendere atto che gli italiani ogni anno trascorrono quasi mezzo milione di ore davanti alle slot/vlt e sui casinò online. Ogni secondo vengono acquistati 3.472 gratta e vinci, ogni minuto vengono giocati 32.243 euro alle slot, ogni giorno si puntano 70 milioni di euro sul bingo, ogni anno 2,2 miliardi di euro sulle estrazioni del lotto (dati riportati nel saggio ‘’Fate il loro gioco’’ di Andrea Turco, Ragusa, ottobre 2014). Secondo un calcolo statistico c’è più probabilità di essere colpiti da un fulmine che vincere al superenalotto! Ma più giochi e più lo stato guadagna.
Il gettito complessivo per lo Stato relativo ai giochi è di 13.7 miliardi di euro per il 2011, di 12.9 miliardi per il 2012 e ben 6.5 miliardi già per il primo semestre del 2013. L’Italia si colloca al quarto posto nella classifica mondiale dei paesi dove si gioca di più, preceduta solo dal Giappone, dalla Cina e dagli Stati Uniti. E’ necessario operare un contrasto per cercare di limitare la diffusione del gioco tra i minori, per questo occorre introdurre specifiche norme nell’ambito della informazione, della prevenzione, della pubblicità, del controllo, della repressione dell’azzardo unitamente alla previsione di adeguate sanzioni. Nello specifico proponiamo degli appositi interventi per:
1. Videosorveglianza: per quanto sia già prevista dal D.Lgs 30 giugno 2003 n° 196, si propone l’installazione di videocamere nei locali in cui sono presenti slot machine e vlt, nei centri scommessa e nelle sale da gioco, per individuare eventuali giocatori minori. I file di controllo devono essere conservati almeno per un anno.
2. Pubblicità: le informazioni devono essere chiare e non ingannevoli né in contrasto con le moderne conoscenze scientifiche in materia; esse devono essere offerte con tempi e strumenti che consentano di comprendere i rischi connessi alla dipendenza dal gioco. Dato che la pratica continua dell’azzardo può creare dipendenza, non deve essere effettuata nessun tipo di pubblicità inerente al gioco d’azzardo, allo stesso modo del divieto di pubblicità dei tabacchi, delle armi e del materiale pornografico. Per quanto riguarda i canali televisivi dedicati esclusivamente al gioco d’azzardo, si propone la loro completa eliminazione.
3. Competenza regolamentare in materia di distanze dai luoghi sensibili (es. ospedali, scuole, centri anziani, ecc.) e di orari di apertura affidata ai comuni. La distanza minima dovrebbe essere di almeno 500 m. da un luogo sensibile all’altro, tenendo conto della situazione urbanistica dei singoli comuni e degli strumenti di pianificazione quali PRG (Piano regolatore generale) e PUT (Piano urbanistico territoriale). Sarebbe auspicabile, come indicazione di massima, un orario che vada dalle ore 11:00 alle ore 22:00.
4. I controlli devono essere affidati ad un nucleo specializzato, di nuova istituzione, denominato “NIGA” – Nucleo Investigativo sul Gioco d’Azzardo – formato da personale selezionato proveniente dai tre Corpi: Guardia di Finanza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato, affiancati da esperti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
5. La sanzione che risulta più efficace, in caso di presenza di minori nelle sale da gioco, è la sospensione dell’autorizzazione per un periodo massimo di sei mesi, oltre all’applicazione di una sanzione pecuniaria da € 1.000,00 a € 3.000,00.
6. Il gioco dei ”gratta e vinci”, che si è rapidamente diffuso, è, a nostro avviso, un gioco pericoloso perché di facile comprensione e spinge verso l’automatismo. Si propone di riservare la vendita esclusivamente ai generi di monopolio, impedendone la vendita nelle edicole, nei supermercati e negli uffici postali.
7. Per favorire la riduzione delle slot e vlt devono essere riconosciuti incentivi ai locali che espongono il logo ‘’ NO SLOT’’. Agli esercenti che non detengono slot e vlt viene riconosciuta una riduzione sull’IRAP dell’1%, nonchè la riduzione della IUC, sulla base di una deliberazione del consiglio comunale, in misura compresa tra l’1% ed il 3% dell’importo dovuto.
8. Al fine di incrementare l’attività di informazione e prevenzione, può essere opportuno tenere nelle scuole, con cadenza periodica, magari mensile, degli incontri con personale specializzato in materia (SERT, professionisti, esperti).
9. Costituzione di un’Autorità autonoma in campo sanitario, all’interno delle strutture del Ministero della salute, che abbia lo stesso potere del monopolio fiscale. Tale organismo si rende necessario dal momento che l’attività dello Stato in questo campo è concentrata quasi esclusivamente al conseguimento di un lucro piuttosto che garantire quella funzione di aiuto, di sostegno e di cura di cui hanno bisogno i soggetti dipendenti dal gioco d’azzardo.
10. Per favorire ed incentivare l’azione di prevenzione da parte degli enti locali, si propone che una percentuale, non inferiore all’1% del gettito complessivo del gioco d’azzardo, venga trasferita ai comuni per istituire centri sociali e di aggregazione per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo tra i minori.

Locandina gemelli careri