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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 MARZO 2024

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Uil, la nomina a Rettore di Polimeni ci fa guardare al futuro con meno disillusione In questo momento così difficile e delicato per la nostra regione alla neo rettrice dell’Università “La Sapienza” vanno un augurio per l’incarico ricevuto, la sincera vicinanza per il gravoso impegno che sarà chiamata ad assumersi

Uil, la nomina a Rettore di Polimeni ci fa guardare al futuro con meno disillusione In questo momento così difficile e delicato per la nostra regione alla neo rettrice dell’Università “La Sapienza” vanno un augurio per l’incarico ricevuto, la  sincera vicinanza per il gravoso impegno che sarà chiamata ad assumersi

In una fase in cui è ancora assai difficile ottenere la parità retributiva, di mansioni e di accesso alle cariche elettive e di guida istituzionale, la notizia della nomina di Antonella Polimeni alla guida dell’Università “La Sapienza” è una notizia che ci rinfranca e ci fa guardare al futuro con meno disillusione.
Il fatto, poi, che la stimata professoressa di Odotontostomatologia, chiamata alla guida della più importante casa della cultura nazionale dopo settecento anni di guida al maschile, abbia natali reggini ci riempie d’orgoglio. Sentimento questo rinfrancato dal fatto che Antonella Polimeni riceve il testimone da un altro luminare universitario di origini calabresi: il professore Eugenio Gaudio che, in questi anni, ha guidato con lungimiranza una delle fucine più importanti della classe dirigente italiana del presente e del futuro.
La sua capacità di fare sintesi fra le varie anime accademiche, di progettare il futuro delle giovani generazioni ragionando insieme a loro, senza steccati pregiudiziali, è la plastica dimostrazione del valore umano e professionale della neo Rettrice.
In questo momento così difficile e delicato per la nostra regione alla neo rettrice dell’Università “La Sapienza” vanno un augurio per l’incarico ricevuto, la sincera vicinanza per il gravoso impegno che sarà chiamata ad assumersi nei prossimi anni e il convinto invito a non dimenticare la Calabria, la sua terra, stretta fra un’emergenza Coronavirus spietata dal punto di vista economico e sociale e l’incapacità della sua classe dirigente di reagire al virus e trovare soluzioni concrete alle sue pesanti ricadute, ma di adoperarsi dal suo nuovo ed eccellente osservatorio, per quanto di sua competenza, per il bene di quella che è la sua regione.