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TAURIANOVA (RC), SABATO 21 SETTEMBRE 2024

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Tutto esiste! Va solo cercato nel posto giusto Il nostro "Coach per amico" Domenico Versace da una favola per bambini ci aiuta a comprendere come realizzare i nostri sogni ed essere felici

Tutto esiste! Va solo cercato nel posto giusto Il nostro "Coach per amico" Domenico Versace da una favola per bambini ci aiuta a comprendere come realizzare i nostri sogni ed essere felici
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Ogni tanto mi chiedo se ho mai lasciato andare i miei ricordi di bambino, per dedicarmi interamente alla mia vita di adulto. Il fatto è, che ogni discorso che faccio oggi o ogni pensiero che mi passa per la testa, mi rimanda all’età della mia infanzia spensierata della quale ho ricordi nitidi, completi di colori, suoni, voci, odori e quant’altro. Insomma…mi basta accennare a qualunque reminescenza e mi ci ritrovo subito immerso dentro, come se la stessi rivivendo ancora, con la differenza che stavolta conosco già “il finale” di quegl’episodi. La sensazione che provo è consapevolezza allo stato puro ed è fantastica. Adesso mi spiego meglio ma credo che mi abbiate compreso bene, visto che spesso ho scritto di parabole o metafore o di spaccati di vita mia personale dove da semplici barzellette o da racconti bucolici, ne ho tratto successivamente grandi insegnamenti e messaggi illuminanti. Mi rendo conto oggi più che mai del grande metodo esoterico usato dalle generazioni passate, per tramandare ai posteri, nei secoli anzi nei millenni, gli insegnamenti, i valori e princìpi sempre utili ed attuali allora come adesso.

Il ricordo che è riaffiorato alla mia mente, stavolta risale ad un brano del libro di lettura della mia terza Elementare. Ultimamente questo dialogo tra personaggi in maschera sta girando frequentemente nella mia testa forse perché fra qualche giorno è Carnevale e questo pezzo è appunto una scenetta tra le più famose mascherine della tradizione italiana, che si fanno gli scherzi tra di loro. I miei coetanei che stanno leggendo questo che io sto scrivendo, si ricorderanno sicuramente che a scuola avevamo il Sussidiario e il Libro di Lettura, vero? Quanti ricordi… Adesso molte cose nel sistema scolastico sono state “ammodernate” e agli scolari di oggi, sono stati forniti nuovi metodi di studio. Ma torniamo al nostro brano per non perdere il filo.
Durante una consulenza privata ad una persona, che tra le situazioni lavorative e personali da riorganizzare, mi ha confidato che vorrebbe anche trovare la sua “Anima Gemella” spiegandomi come e dove la sta cercando, ho trovato opportuno raccontare appunto questo episodio che ha visto coinvolti Brighella, Arlecchino e Pulcinella. Ho riproposto lo stesso racconto al mio ultimo workshop fatto qualche giorno fa ed ho reputato opportuno riproporlo durante la discussione di un nuovo progetto aziendale, in quanto in esso ho trovato tante analogie.

In pratica, questo teatrino si apre con Brighella che si fa ritrovare inginocchiato sul pavimento dai suoi amici, Arlecchino e Pulcinella. Ovviamente questi gli chiedono cosa stesse facendo e lui risponde che stava cercando uno zecchino d’oro che aveva perduto, promettendo che se lo avessero aiutato a trovare, avrebbe offerto loro da bere. Immaginate se gli amici non si siano prontamente prodigati nelle ricerche! Comunque…dopo aver passato al setaccio l’intera stanza, dello zecchino d’oro neanche l’ombra. Ovviamente i primi dubbi si presentarono e quindi le domande:
– Brighella, ma… è proprio uno zecchino d’oro quello che hai perso? Certo, rispose lui, cercate ancora, vi prego. Lo dobbiamo trovare per forza! E mentre continuavano le ricerche senza esito…
– Ma… ti è caduto proprio qui? Chiese Arlecchino.
E Brighella rispose:
– Veramente mi è caduto mentre venivo da Bologna a Milano!
Pulcinella a quel punto, alzandosi dal pavimento spazientito urlò:
– E allora perché lo cerchi qui e fai perdere anche a noi il nostro tempo?
E Brighella ridacchiando risponde…
– Perché mi fa fatica rifare di nuovo tutta quella strada… e poi qui c’è più luce!

La scenetta continuava poi con altre burle, zuffe e manganellate, tipiche di quei costumi e quei copioni, nel rispetto delle tradizioni, che sempre più stanno cedendo il posto alle nuove figure, alle nuove tendenze e ai nuovi personaggi che ogni tanto mi chiedo che cosa centrino con il Carnevale ma comunque… questo è un altro discorso. Rimaniamo sul nostro tema, anche perché adesso mi tocca spiegare il nesso che io ci ho trovato in questo racconto che da bambino mi ha fatto tanto ridere e adesso da “grande” mi ha fatto molto ragionare.

Molte volte, rispondendo alle persone o riflettendo da solo sul perché questo o quel progetto o situazione non riesce a prendere forma o non raggiunge il risultato programmato, asserisco che il motivo è insito nel nostro modo errato di operare e non in quello degli altri di carpire. Praticamente cerchiamo di fare fronte alle situazioni nuove che si creano, mantenendo sempre lo stesso atteggiamento e lo stesso metodo, che fino ad ora non ha prodotto risultati degni di nota o se mai ne ha ottenuti, sono stati destinati quasi sempre a non durare nel tempo.
In un certo senso pretendiamo che le cose che tanto desideriamo, si materializzino lì dove stiamo più comodi noi anche se sappiamo molto bene che sarebbe razionalmente impossibile che questo possa accadere. In parole povere… continuiamo imperterriti a non voler prendere atto che stiamo solo sperando che un “miracolo” accada e stavolta tocchi proprio a noi.

Diverse volte io mi sono visto tenere comportamenti simili alle mascherine della scenetta e per questo che noto quando anche gli altri si comportano alla stessa maniera.
Mi rendo conto che diventiamo i “Brighella” della situazione quando cerchiamo le soluzioni ai nostri problemi lì dove già sappiamo che soluzioni non ce ne sono. Lo imitiamo anche quando andiamo a chiedere collaborazione per i nostri progetti a persone che a priori dimostrano di essere le meno adatte. Lo impersoniamo quando cerchiamo di coinvolgere i nostri amici nelle nostre iniziative ma è il momento di capire che lo facciamo principalmente perché vogliamo molto spesso solo la loro approvazione; poi perchè li conosciamo e siamo spinti da un senso di solidarietà e propensione a favorire le persone amiche se da questo ne possono trarre una buona opportunità ma spesso questa decisione che non si rivela la giusta mossa. Molti rapporti si sono infatti incrinati per meccaniche che s’innescano quando questi, subiscono variazioni sulla loro originale natura.
Siamo ancora come Brighella quando cerchiamo l’Anima Gemella tra i “vicini di casa” perchè forse è più facile portare avanti un rapporto a “km zero” piuttosto che uno a distanza ma…non sempre quella che abbiamo trovato è l’anima gemella ma qualcuna che si sta cercando di farla assomigliare il più possibile. Insomma…assumiamo le sue sembianze tutte le volte che pretendiamo di veder fiorire le condizioni più favorevoli per raggiungere il nostro obbiettivo, nel posto che ci viene più comodo, pur sapendo che non coincide quasi mai con “il posto giusto”. Pensateci….

Io sono convinto che esiste questa dimensione che chiamo “il posto giusto” per ogni cosa; ed esistono le condizioni ideali affinchè ogni situazione si sviluppi. A mio modo di vedere c’è anche il periodo giusto per ogni relazione. Per spiegare meglio cosa intendo, mi viene in mente l’episodio dell’imprenditore che aveva intuito che con la vendita del ghiaccio avrebbe potuto fare grandi volumi di affari visto che la materia prima, cioè l’acqua, era di facile approvvigionamento e un congelatore lo avrebbe comprato ad un prezzo ragionevole. Ha fatto solo un piccolo errore superficiale: ha avviato la sua attività al polo nord in modo da poter evitare anche la spesa del freezer. C’è bisogno che vi dica come è andata a finire? Oppure quel signore che voleva raccogliere con le proprie mani i funghi per il suo risotto, ma pretendeva di farlo mentre passeggiava su una meravigliosa spiaggia bianca con le amache legate ai fusti delle palme. Va bene che non bisogna porre mai limiti alla Provvidenza Divina ma cerchiamo di facilitare i compiti anche a Lei. E’ nel nostro interesse farlo!

Io lo so che molti di voi, dopo che avrete letto tutto questo che ho scritto, persevererete nelle abitudini dettate dai vostri schemi mentali. Pazienza! Ho scritto ancora una volta di un argomento che avevo bisogno di ripassare io. Oggi più che mai devo in prima persona ristudiare questa lezione, visto che ancora ci casco nell’illusione di veder realizzare il mio sogno nel cassetto rimanendo comodamente “a casa” e so che è impossibile! Oppure magari ancora nutro la speranza di ottenere l’approvazione di tutte le persone vicine: nulla di più sbagliato. Per non parlare dell’aspettativa di una possibile collaborazione da parte dei miei amici più cari ai quali posso solo volergli un bene da pazzi per il loro affetto ma senza pretesa alcuna.

Molti sono stati i sogni che sono rimasti nei cassetti chiusi, grazie a questi approcci sbagliati. Gli amici sono solo amici e questo non è poco! Ma l’errore che commettiamo ognuno è il riporre delle aspettative su di loro. Le relazioni, si rovinano immancabilmente al sorgere delle aspettative ma di questo ne parleremo in un altro momento. Adesso rimaniamo fedeli al tema scelto, menzionando i numerosi venditori che hanno subito bruciato la loro carriera e i loro prodotti solo perché hanno incominciato a proporli alla cerchia ristretta delle loro conoscenze che per motivi diversi non è stata interessata o non ne ha avuto bisogno, e li ha indotti ad arrendersi all’idea che ciò che proponevano, “non piace a nessuno”. Si, si usa questa espressione. Non piace a nessuno!!
Presentiamo la nostra idea o il nostro progetto a quelle cinque o dieci persone che ci sono più vicine e se non riusciamo ad avere il loro benestare, accantoniamo velocemente il tutto dicendo che non piace a nessuno. Ma ci avete mai pensato alla percentuale bassissima di ottenerla questa approvazione? Bene! Vi garantisco che è ancora più bassa di quanto pensiate. Se voi avete una grande idea e la volte bruciare subito, condividetela con i vostri “amici” o con le persone che vi stanno più a cuore. Ci penseranno loro a farlo per voi. Non perché siano cattivi o quant’altro ma solo perché se voi andrete a fare qualcosa di nuovo, di diverso, questa potrebbe portarvi lontana da loro, potreste “abbandonarli” e inconsciamente, a nessuno piace essere abbandonato.

La storia del mondo è piena di personaggi che ad un certo punto si sono isolati con il proprio progetto ed sono usciti fuori solo dopo averlo concretizzato. E poi questa storia del: “non piace a nessuno” va demolita! Il Pianeta Terra è abitato da quasi sette miliardi di persone e non da quei cinque o dieci o venti che vediamo con più frequenza. Quindi se una cosa è stata inventata, è perché da qualche parte nel Mondo a qualcuno serve. Va solo individuato, ed ai giorni nostri, con tutti i mezzi che abbiamo è ancora più facile trovare la giusta utenza.
Sono state scritte migliaia di biografie di persone che non si sono mai date per sconfitte perché credevano nel loro sogno, nelle loro idee. Persone ispirate che hanno bussato centinaia, migliaia di porte, incassando risposte negative, fino a quando hanno trovato finalmente l’ultima che gli ha detto “si”. Era quest’ultima la persona giusta o la condizione giusta o la relazione giusta che, ha assecondato, avallato, accordato, approvato, reso possibile il sogno e ripagato da tutta la fatica fatta.

In poche parole, non cerchiamo di ritrovare i nostri zecchini d’oro lì dove sappiamo che non ci sono caduti e che comunque siamo consapevoli che non li troveremo mai. Non mettiamoci a cercarli come Brighella nella “stanza” più vicina e più illuminata perché si fa meno fatica! Se lo stiamo facendo è perchè forse ci siamo arresi prima del tempo o non siamo motivati abbastanza! O può darsi che ci siamo adagiati troppo ed ormai ci siamo atrofizzati!

Sapete cosa penso? Menomale che ho sempre tenuto con me i miei ricordi. Con questo non intendo che io sia rimasto intrappolato nel mio passato, anzi… Sono stati utili allora perché mi hanno dato tutto ciò che ho potuto trarre, in base alla mia consapevolezza di ragazzino di quegli anni e riaffiorano adesso con gli ulteriori significati che hanno sempre portato con se e che solo oggi posso apprezzare e comprendere, visto il mio nuovo livello di coscienza, di esperienza e di maturità.

Oggi so che tutto esiste e si trova dove è giusto che sia. Lo cerco lì! Magari all’apparenza può sembrare più faticoso ma so che la mia fatica sarà ripagata!

Vi ringrazio
Althea
Comunicazioni & Pubbliche Relazioni
Domenico Versace