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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Tribunale Rossano: lettera aperta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Stasi e Mitidieri: “Siamo al sesto giorno di sciopero della fame totale. Non abbandoni il nostro territorio, la Riforma va corretta”

Tribunale Rossano: lettera aperta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Stasi e Mitidieri: “Siamo al sesto giorno di sciopero della fame totale. Non abbandoni il nostro territorio, la Riforma va corretta”

 

Riceviamo e pubblichiamo:
Ill.mo Presidente della Repubblica,
nel corso della Sua permanenza al Quirinale Lei non si è dimostrato un uomo ed un’istituzione
insensibile ai moti d’animo della brava gente del nostro paese.
Sappiamo allo stesso tempo come Lei, per ragioni quasi certamente condivisibili, sia uno strenuo
difensore della riforma della geografia giudiziaria, che prevede la chiusura di numerosi Palazzi di
Giustizia.
Non può sfuggire ad un uomo con un alto senso dello Stato come Lei che questa riforma, così
come attualmente è configurata, avrà delle conseguenze inaccettabili per uno Stato Civile come
quello che Lei rappresenta e come quello a cui noi intendiamo contribuire anche col nostro
sacrificio.
Questa mattina ha avuto inizio il sesto giorno di sciopero della fame totale per sensibilizzare le
istituzioni competenti alla correzione della chiusura del Tribunale di Rossano (CS), nei primi tre
giorni abbiamo assunto esclusivamente acqua mentre da circa 72 ore i medici ci hanno imposto
l’assunzione di soluzioni con presenza di glucosio per i tassi glicemici giunti a livelli critici. Siamo
ormai da 24 ore a rischio ricovero ma non abbiamo intenzione porre termine al nostro sacrificio
poiché ancora non abbiamo trovato nelle alte istituzioni dello Stato segnali che dimostrino la
comprensione di ciò che stiamo manifestando.
Ill.mo Presidente, noi non chiediamo da parte Vostra alcun occhio di riguardo, alcuna eccezione,
alcuno strappo alle regola. La proclamata chiusura di questo Palazzo di Giustizia è stata una
eccezione, una straordinaria eccezione in negativo, una formidabile ingiustificata penalizzazione,
una scelta, permetteteci, del tutto irrazionale. Una eccezione straordinaria in negativo figlia di quei
“particolarismi politici” che con impetuosa determinazione Voi stesso avete denunciato in questa
fase, allorquando al tentativo di recupero sacrosanto da parte di alcuni Palazzi di Giustizia
ingiustamente penalizzati si affianca, permetteteci, lo squallore delle trattative ad personam
dettate da interessi distanti anni luce dagli interessi delle comunità dell’intero paese, trattative che
vengono condotte sulle teste e pesano sulle spalle di quelle stesse comunità.
Siamo convinti di questo perché quello di Rossano è un tribunale vivo, vissuto, necessario, vitale
per l’intero territorio, con una quantità di procedimenti reali, attestati dalle stesse istituzioni della
Repubblica, rilevante e significativa, non un edificio sperduto e vuoto dove vengono riversati
denari pubblici e salvaguardati interessi corporativi, come ce ne sono stati e come ne sono stati
salvati grazie a ridicoli cavilli burocratici.
Siamo convinti perché il tessuto infrastrutturale di questo territorio è probabilmente oltre la soglia
della civiltà: per raggiungerla con un treno in Quirinale, illustre Presidente, noi dovremmo fare tre
cambi e viaggiare almeno tre ore, in alternativa esiste l’estenuante gincana della Salerno – Reggio
Calabria; muoversi all’interno di questo territorio è praticamente impossibile: si pensi che per
raggiungere la località del Tribunale accorpante da Rossano il tempo minimo di percorrenza (con
condizioni di traffico e atmosferiche ottimali) è di circa un’ora, mentre le altre località del territorio
distano più di due ore. Siamo convinti perché questo è un territorio, nostro malgrado, infestato dall’organizzazione
criminale più potente del pianeta, la quale influenza la vita economica, sociale e politica come
ampiamente dimostrato dalle inchieste giudiziarie come dai provvedimenti che gli alti Ministeri
della Repubblica hanno intrapreso in questi anni.
Con rabbia ed amarezza stiamo rilevando che le alte istituzioni di questo Paese ignorano o non
conoscono questo stato imbarazzante di cose, determinando di fatto l’abbandono doloso da parte
dello Stato nei confronti di decine e decine di migliaia di cittadini, determinando dolosamente il
degrado e la depressione sociale in cui la ‘ndrangheta ed il malaffare sguazzano impetuosamente.
Per questo stiamo cercando, attraverso il nostro sacrificio, attraverso il pericolo per la nostra stessa
salute, di sensibilizzare quanti, nostro malgrado, fino a questo momento non hanno avuto l’abilità
di compiere il proprio Dovere istituzionale e sociale dando ascolto alle ragioni delle comunità,
magari prestando la loro attenzione a ciechi particolarismi ed ad artificiosi equilibri politici.
Il Tribunale di Rossano non può essere accorpato da nessun punto di vista: è necessario che resti
attivo nel pieno delle sue funzionalità.
Siamo convinti di trovare in Lei la sensibilità ed il senso dello Stato necessari per comprendere con
esattezza le nostre ragioni e ciò che significa il nostro sacrificio, ci aspettiamo che lo Stato che Lei
rappresenta non abbandoni le nostre comunità.
Ing. Flavio Stasi, Avv. Mauro Mitidieri