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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Tribunale Rossano, continua lo sciopero della fame di Stasi e Mitidieri

Ecco la seconda lettera aperta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Tribunale Rossano, continua lo sciopero della fame di Stasi e Mitidieri

Ecco la seconda lettera aperta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:
È ormai iniziato l’ottavo giorno di sciopero della fame.
Inutile non ammettere che siamo provati, stanchi nel fisico e nel morale.
Il decreto farsa annunciato l’altro ieri dal Ministero ha confermato quello che diciamo da giorni con
tremenda amarezza: viviamo in un paese le cui istituzioni sono in pieno stato confusionale, distanti
dalle comunità e ignoranti rispetto alle conseguenze dei loro provvedimenti.
Il comunicato ha generato in tutti quanti noi, decine di persone che da settimane presidiano il
tribunale 24 ore su 24, disorientamento e perplessità. Le discussioni sul da farsi sono tante ed
estenuanti, spesso macchinose e caotiche, richiedono energie nervose e fisiche, ma non vogliamo
sottrarci: vogliamo essere tutti insieme a decidere come proseguire questa sacrosanta battaglia. I
medici anche ieri, nonostante abbiano già declinato pubblicamente ogni responsabilità rispetto alla
nostra scelta di continuare, hanno dimostrato vicinanza e professionalità, ci hanno letteralmente
inseguito di riunione in riunione ma non avevamo voglia e testa per interrompere tutto ed essere
visitati: ci siamo sottratti. Chiediamo scusa per questo in particolare al dott. Marino ed al dott.
Cassetti ai quali siamo enormemente grati.
Allo stesso tempo, continuiamo a sentire forte le cure e l’abbraccio della nostra comunità, della
tanta gente che passa in Tribunale solo per salutarci, abbracciarci, rincuorarci, piccoli gesti di fronte
ai quali riusciamo a non commuoverci con molta difficoltà. Le persone che stanno condividendo
con noi questa esperienza continuano a starci vicino, ad accompagnarci in ogni gesto ed a
sopportarci con pazienza.
Nonostante tutto siamo contenti, perché il sacrificio di due persone ha suscitato in migliaia di altri
cittadini di tutto il territorio un moto d’orgoglio, di fierezza e d’appartenenza, di rabbia e
consapevolezza, che è esattamente quello che volevamo. E per questo abbiamo ancora voglia di
lottare e di conquistare ciò che ci è stato scippato.
Ieri, di primo mattino, siamo partiti alla volta di Cosenza con un’autoambulanza per intervenire su
Rai1 e rilasciare un’intervista su Radio Rai: vogliamo che tutta l’Italia capisca che questo
comprensorio non è come gli altri, che non chiediamo eccezioni ma giustizia. Abbiamo fatto il
nostro meglio e speriamo di essere stati utili alle comunità.
Abbiamo chiesto da giorni, per lo stesso motivo, un incontro al Ministro Cancellieri ed abbiamo
intenzione di continuare la nostra forma di protesta forte ma pacifica fin quando non si degnerà di
ascoltarci.
Non sappiamo in verità quanto altro tempo reggeremo, avvertiamo giorno dopo giorno che il
nostro corpo si indebolisce, i nostri equilibri fisiologici e psichici si sconquassano ed allo stesso
tempo sentiamo gravare su di noi il peso enorme delle preoccupazioni di chi ci sta vicino.
Ma la cosa più importante per noi è aver lanciato il messaggio: questo territorio non starà più a
guardare mentre viene immiserito dalle istituzioni dello Stato. Da qui non si muove nulla.
Ing. Flavio Stasi, Avv. Mauro Mitidieri