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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Trattativa sul risarcimento del danno ambientale da ferriti: se ne discuterà venerdì in Consiglio

Trattativa sul risarcimento del danno ambientale da ferriti: se ne discuterà venerdì in Consiglio

La richiesta avanzata dai gruppi consiliari del centrodestra di Cassano all’Jonio

Trattativa sul risarcimento del danno ambientale da ferriti: se ne discuterà venerdì in Consiglio

La richiesta avanzata dai gruppi consiliari del centrodestra di Cassano all’Jonio

 

 

Delle ferriti di zinco e dei criteri e modalità si discuterà in consiglio comunale, per avviare un confronto sui criteri e le modalità sulle quali si fonda la trattativa stragiudiziale che il Comune sta portando avanti con l’Eni.

A chiedere ed ottenere l’inserimento, al riguardo, di uno specifico punto all’ordine del giorno dei lavori della seduta di venerdì 21 settembre, i gruppi consiliari di centrodestra. «La richiesta di ancorare ad una preventiva perizia tecnica l’esatta quantificazione dei danni ambientali patiti dal Comune – argomentano i capigruppo del centrodestra – è stata seccamente respinta dal sindaco, che s’è però ben guardato dall’indicare alla pubblica opinione almeno le direttrici lungo le quali si sta intessendo l’intesa con l’Eni. Tale modo di procedere non è condivisibile: la città, che ha patito sulla sua pelle la permanenza sul territorio di migliaia di tonnellate di ferriti, ha diritto a scelte trasparenti e motivate». Proseguono i gruppi di centrodestra: «Ci auguriamo che questo invito alla chiarezza, avanzato in maniera pacata e senza alcuno spirito polemico, venga fatto proprio anche da quanti, all’interno del centrosinistra e del tessuto associativo locale, si sono sempre battuti, e dicono di battersi ancora, per la tutela dei diritti dei cittadini. Del resto, siamo certi che dal confronto possano emergere spunti e idee utili anche all’amministrazione comunale». Concludono i capigruppo del centrodestra: «Per quanto ci riguarda, anche in consiglio proporremo il ricorso a criteri di valutazione oggettivi e trasparenti, per ancorare quanto più possibile l’eventuale transazione a dati certi. Sollecitiamo inoltre l’Eni a voler essa pure accedere a tale soluzione, idonea a scongiurare l’insorgere di ogni eventuale polemica o contrasto con le popolazioni interessate e, soprattutto, a riconoscere loro un risarcimento effettivamente congruo e giusto».