“Una pagina così drammatica della storia calabrese, legata alle problematiche delle carenze infrastrutturali della regione, deve spingere, conservandone la memoria, a operare per la modernizzazione e la messa in sicurezza delle reti delle comunicazioni regionali”

Tragedia Fiumarella, approvata la mozione di Giordano (Idv)

“Una pagina così drammatica della storia calabrese, legata alle problematiche delle carenze infrastrutturali della regione, deve spingere, conservandone la memoria, a operare per la modernizzazione e la messa in sicurezza delle reti delle comunicazioni regionali”

Esprime soddisfazione il consigliere regionale di Idv Giuseppe Giordano per l’approvazione ieri della mozione con cui è stata ricordata in Aula “la tragedia della Fiumarella (Catanzaro), avvenuta mezzo secolo fa, nel lontano 23 dicembre 1961, allorquando si verificò il deragliamento di un vagone delle ferrovie Calabro-Lucane, oggi Ferrovie della Calabria, provocando 71 vittime e tanti feriti fra le popolazioni del Reventino e della Presila”.

Ad avviso di Giordano – che ha presentato la mozione, condivisa dal presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, assieme ai consiglieri Piero Amato, Mario Magno e Antonio Scalzo – “una pagina così drammatica della storia calabrese, legata alle problematiche delle carenze infrastrutturali della regione, deve spingere, conservandone la memoria, a operare per la modernizzazione e la messa in sicurezza delle reti delle comunicazioni regionali, oggi, purtroppo, dimenticate dal governo nazionale e dalla stessa Trenitalia, quest’ultima responsabile sempre più dell’abbandono delle tratte ferroviarie meridionali”.

“Con la mozione approvata dal Consiglio regionale – sottolinea ancora Giordano – si è voluto impegnare la Giunta regionale a porre in essere una serie di iniziative, attraverso l’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e alla Cultura , per ricordare nelle scuole calabresi una pagina drammatica della nostra storia recente affinché gli studenti calabresi conservino memoria del loro passato e delle sofferenze patite dal popolo calabrese; a rinnovare l’impegno per la salvaguardia e il potenziamento di una azienda, quale quella delle Ferrovie della Calabria, che svolge strategicamente una funzione sociale imprescindibile per il collegamento tra centri urbani ed entroterra, tenuto conto, peraltro, della politica riguardante il trasporto regionale messa in atto da Trenitalia, sempre più penalizzante per la Calabria”.