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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Tordo sostiene l’associazione Vincenzino Filippelli Il maestro dona un’icona della Vergine Achiropita per aiutare i bambini oncoematologici

Tordo sostiene l’associazione Vincenzino Filippelli Il maestro dona un’icona della Vergine Achiropita per aiutare i bambini oncoematologici
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CROSIA (CS) – Un’opera dell’orafo Tordo per contribuire alla raccolta fondi per curare i bambini Oncoematologici. L’emblematica icona dell’Achiropita, legata da sempre a eventi miracolosi che la tradizione tramanda, incisa su lastra d’argento, con la particolare e raffinata tecnica dello sbalzo a mano, è stata donata alla Vincenzino Filippelli onlus, nel corso del tradizionale evento sociale dell’Epifania, organizzato dalla stessa associazione di volontariato che offre assistenza alle famiglie dei bambini affetti da queste gravi patologie nel lungo percorso della malattia.

Il giovane orafo, da sempre aderisce con entusiasmo a questo evento di beneficenza che quest’anno si è tenuto in una delle sale del Ristorante Pascià, in contrada Cutura a Rossano, e che ha destinato parte del ricavato della serata all’acquisto di una culla termica da donare al reparto di Pediatria dell’ospedale di Corigliano.

La mia vicinanza ed il mio sostegno a questa associazione – dichiara Domenico Tordo – derivano dalla grande stima che nutro verso i fondatori di questo progetto, oltre che dalla consapevolezza del reale impegno della Presidente Elisabetta Verrina e dai soci volontari. La Vincenzino Filippelli onlus è una realtà che contribuisce fattivamente ad aiutare chi soffre. Basti pensare – continua il maestro orafo – a quanto sia importante il sostegno morale nei confronti di genitori che si trovano ad affrontare un dramma così devastante, oltre che l’appoggio ed il supporto logistico che viene fornito nei lunghi periodi di degenza ospedaliera ai quali si è costretti per fronteggiare la malattia, essendo, purtroppo, noi calabresi, carenti di strutture Sanitarie adeguate. Per questo, l’associazione si sta adoperando per contribuire anche a migliorare la qualità dell’accoglienza e dei servizi del reparto di Oncoematologia dell’ospedale di Rossano e del reparto di pediatria dell’ospedale di Corigliano, al quale sarà donata una culla termica acquistata con parte del ricavato della tombolata di quest’anno. Da parte mia, intendo esprimere un sentito ringraziamento e la mia viva approvazione per la grande opera sociale messa in campo dall’associazione, e dai suoi membri, ai quali rinnovo il mio intento di continuare, nel mio piccolo, a garantire sostegno. La scelta di donare un’opera raffigurante la Vergine Achiropita – conclude Tordo – non è casuale. Al contrario, è dettata da quel concetto di tradizione che narra la sacra odigitria legata ad una serie di eventi miracolosi e che racchiude in quell’abbraccio materno, il più grande gesto d’amore e di protezione di cui ha bisogno un bambino gravemente malato.

Nei primi sei anni di vita l’Associazione ha aiutato tante famiglie del territorio che sono state costrette a spostarsi in strutture ospedaliere del centro e del nord Italia. La Vincenzino Filippelli onlus, inoltre, si sta adoperando per migliorare la qualità dell’accoglienza e dei servizi del reparto di Oncoematologia dell’ospedale di Rossano e del reparto di Pediatria dell’ospedale di Corigliano. Per portare avanti la propria missione, si finanzia con le donazioni che riceve da privati cittadini, dalla scelta del 5permille che molti amici dell’associazione sottoscrivono al momento della dichiarazione dei redditi e da quanto raccolto con gli eventi sociali, tra i quali proprio la tombolata di beneficenza. Quest’ultima, ormai appuntamento consolidato, in effetti rappresenta un momento di festa dell’associazione in cui centinaia di persone ogni anno partecipano con piacere ed entusiasmo, per divertirsi nel segno della solidarietà. Parte del ricavato della serata di quest’anno sarà destinato all’acquisto di una culla termica da donare al reparto di pediatria dell’ospedale di Corigliano, che ha un punto nascita di circa 1300 unità annue e spesso i neonati, a causa di complicazioni, devono raggiungere il centro di neonatologia di Cosenza dotato, tra l’altro, di incubatrici vetuste.