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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Taurianova, tra Lazzaro e Siclari una lite senza fine Il consigliere di maggioranza cerca di mettere acqua sul fuoco, ma dobbiamo credere alle sue parole?

Taurianova, tra Lazzaro e Siclari una lite senza fine Il consigliere di maggioranza cerca di mettere acqua sul fuoco, ma dobbiamo credere alle sue parole?
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de Il Segugio

Cerchiamo di capire quali sono le ragioni della presunta rottura tra i due consiglieri dì maggioranza. Impresa Calabria è un movimento civico locale nato da Fausto Siclari e Giuseppe Laganà, che sulla carta sono i rappresentanti, regolarmente registrati al tribunale civile di Palmi e alla Prefettura di Reggio Calabria, dunque formalmente Siclari e Laganà sono i legittimi rappresentanti del movimento.

Pertanto diventa complicato per Mallamaci e compagni espellere Siclari e Laganà dal movimento senza il loro consenso. Alle ultime elezioni amministrative di Taurianova si è aggiunto al duo Siclari-Laganà, il sindacalista Filippo Lazzaro ed insieme hanno costituito la lista elettorale, conquistando due scranni all’interno del civico consesso.

Cosa è successo durante la campagna elettorale tra Siclari e Lazzaro? I ben informati dicono che non c’è nulla di politico nella rottura. Ed allora cosa ha provocato l’interruzione dei rapporti personali?

Cerchiamo di ricostruire i fatti per avere un quadro più chiaro. La scossa politica tra i due l’avrebbe data Angela Crea, prima dei non eletti nell’ultima consultazione elettorale. La stessa sperava in un accordo elettorale con Siclari. Sembrerebbe che la figlia dell’ex presidente del Consiglio comunale taurianovese pensi che l’attuale presidente Siclari non abbia ricambiato a Taurianova i voti che gli sono stati dati nella frazione di Amato. Mentre Siclari pare asserisca il contrario. Ma in tutto ciò cosa c’entra Lazzaro? La mancata elezione o il ripescaggio in Consiglio comunale di Crea avrebbe influito nel ragionamento politico di Lazzaro?

Ed allora tutto si sposta sulla famosa riunione tra Mallamaci e i candidati della lista Impresa Calabria, per indicare i nomi da proporre a Scionti per la formazione della giunta comunale di un anno fa. È vero che i candidati hanno indicato all’unanimità Siclari alla carica di presidente del Consiglio comunale a tempo, ma poi lo stesso, dopo le dimissioni da presidente, avrebbe dovuto assumere la carica di assessore per favorire l’ingresso in consiglio della Crea. In ogni caso si tratta di una proposta di Impresa Calabria ma non di un accordo effettivo con l’intera coalizione.

Ed allora questa rottura politica da dove deriva? Visto che la stragrande maggioranza ha indicato Siclari a presidente e successivamente ad assessore?

Diventa complicato intervenire in una diatriba politica senza capire le ragioni. Perché al di là delle precisazioni del consigliere di maggioranza Lazzaro al nostro articolo, l’unica cosa che si intuisce nella sua missiva è l’invito elegante a Siclari a mettersi da parte! Una crisi politica si risolve se c’è la politica. Ci siamo sforzati di capire il senso della lettera di Filippo Lazzaro, ma non siamo riusciti a cavarne nulladi più, se non che l’astio con Siclari in effetti esiste e come.

Ed allora se come dice lui non c’è nessun problema all’interno della maggioranza di Scionti e di Impresa Calabria, perché questa fibrillazione costante?

Da quello che si sente nei corridoi di palazzo, la rottura per Siclari è politica, in quanto l’entrata della Morabito avrebbe cambiato gli equilibri all’interno del gruppo. La strategia di Impresa Calabria era avere 2 assessori (per intenderci il quinto assessore con l’esclusione di uno dei 4 attuali). Per Siclari era più che sufficiente la riconferma della presidenza del Consiglio più il quinto assessore. A questo punto il presidente del consiglio avrebbe rotto con la Morabito e Lazzaro.

Quest’ultimo sostiene che non c’è nessun problema nella compagine di Scionti (ma guarda caso qualche giorno addietro comunica nella chat Whatsapp della maggioranza la determinazione di votare secondo coscienza ed abbandona il gruppo stesso), che non è veritiero l’azzeramento della giunta, che non c’è nessun problema riguardo le modifiche allo statuto coinvolgendo la minoranza, nessun problema con il presidente del Consiglio (al di là dell’invito elegante a lasciare il posto), che a suo avviso non costituisce affatto una gatta da pelare per il sindaco.

Dunque prendiamo atto che secondo il consigliere Lazzaro all’interno della maggioranza i problemi non esistano e tanto meno all’interno del movimento Impresa Calabria. Il consiglio che possiamo dare al sindaco Scionti è di convocare una riunione con la maggioranza e si faccia firmare un documento dove gli venga riconfermata la fiducia al governo della città, secondo la volontà popolare. Ovviamente sperando che alla riunione siano tutti presenti!
Per far capire ai nostri lettori e ai cittadini, alleghiamo la lettera inviata da Siclari a Domenico
Mallamaci, ai capigruppo della maggioranza e al sindaco Scionti.

Buona lettura!

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