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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Taurianova, si rinnova la festa del rione Zaccheria Convivialità e allegria nell'appuntamento annuale

Taurianova, si rinnova la festa del rione Zaccheria Convivialità e allegria nell'appuntamento annuale
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Anche quest’anno il tradizionale appuntamento estivo della Festa rionale della Zaccheria, ha avuto il suo successo. Si è conclusa con le migliori aspettative, grazie al sacrificio di pochi (rispetto allo scorso anno), che con orgoglio hanno voluto fortemente che questa festa si facesse a tutti i costi. Chi è assente ha sempre colpe, a prescindere. La presenza è solidarietà, e soprattutto vicinanza e “supporto”.

È stata una bellissima festa rionale, colma di sorrisi e spensieratezza, fatta di altrettanta bella gente, semplice e con la caratteristica fondamentale dell’umiltà, così come prevedono i canoni morali della parola “umiltà”. Una festa aperta a tutti, senza distinzione di classe e senza alcuna condizione economica per accedere al menù. Chi aveva i soldi (per la misera offerta), assaggiava il menù e chi non ce l’aveva, mangiava lo stesso (com’è sempre stato per tradizione).

Il “lucro” alla Zaccheria non esiste, “siamo tutti una famiglia”, e speriamo che sarà nuovamente così il prossimo anno con altre novità già messe in cantiere.

Nonostante tutto, è uscito un piacevole ritrovo fatto di allegria e spensieratezza. Per quanto riguarda il numero delle persone, se si dovesse usare la stessa “unità di misura” delle manifestazioni taurianovesi, era di oltre ventimila presenze (ma in realtà qualche centinaio). Tra questi, alcune presenze istituzionali tra assessori e consiglieri comunali, uno tra tutti perché al ramo, Raffaele Loprete, e che hanno trascorso piacevolmente alcune ore con gli organizzatori principali come Pietro Carbone, Francesco Prochilo, Antonio Prestileo, i fratelli Antonio e Rocco Rizzo e altri.

È stata una festa “Sreet Zaccheria” senza contributi e finanziamenti, aperta a tutti, sia agli “élite” che a quelli come noi, comuni mortali. Tutti erano i benvenuti compresi gli “aristocratici in ceralacca”. La festa è stata ripresa anche da Graziano Tomarchio e la sua troupe, così come pure da Giovanni Tomarchio.

Ognuno con la propria parte, è stato l’ingrediente fondamentale per la buona riuscita della festa, cuoco compreso. Il prossimo anno si spera sarà più di ricca di contenuti e di novità all’insegna del divertimento e della bellezza nello stare assieme. E sempre nella speranza che il numero dei “supporti” all’organizzazione aumenti per avere la possibilità di convivere in serenità e allegria.

(GL)

Ps. Un sincero ringraziamento va fatto anche a chi non è venuto, tra persone e istituzioni, perché vista la loro assenza ha consentito a bere di più e gioire con abbondanza, assaggiando il cibo. E poi, infine, essere di Zaccheria vuol dire semplicità, coesione, solidale amicizia con condizioni di inclusività e non divisioni da asilo nido. Si spera che tutti insieme, si è tanti se si vuole, possiamo essere più tolleranti e pazienti per trascorrere il prossimo anno, un altro momento di felicità.